Cambi di frazionario

Stiamo cercando di raccogliere e censire tutti gli annulli binumerali che riusciremo a trovare. E' gradita la partecipazione di tutti. Se ce la facciamo realizzeremo qualcosa che ancora non è stato fatto in maniera globale e il nostro impegno potrà essere di pubblica utilità per tutti i collezionisti.

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somalafis
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Cambi di frazionario

Messaggio da somalafis »

In genere se un comune non cambia provincia il suo frazionario testimoniato dagli annulli che noi cerchiamo coincide con il frazionario indicato sul sito delle Poste. Oggi, misteriosamente, sono incappato in ben 4 uffici che, pur non avendo cambiato provincia ne' la lettera iniziale del nome, presentano sui timbri un frazionario diverso da quello attualmente loro assegnato sul sito delle Poste. Si tratta:
-di due uffici della provincia di Caserta:
1) S. ANGELO D'ALIFE 16-144 sui vecchi annulli e 16-113 oggi sul sito delle Poste
2) PIEDIMONTE D'ALIFE (oggi PIEDIMONTE MATESE) che sui vecchi annulli reca il frazionario 16-107 mentre oggi ha il frazionario 16-78
-di un ufficio in provincia di Sondrio:
3) CIVO che sugli annullli e' identificato come 61-67 mentre oggi gli e' assegnato il frazionario 61-55A
-di un ufficio in provincia di Bologna:
4) PONTE DI VERZUNO 11-158 sugli annulli e oggi invece identificato come 11-162
Qualcuno sa avanzare una spiegazione?
Riccardo Bodo
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marcadabollo

Re: Cambi di frazionario nella stessa provincia: chissà perc

Messaggio da marcadabollo »

Gli uffici della provincia di Caserta dal 1927 al 1946 hanno tutti fatto parte di altre province: nel 1927, quando la provincia di Caserta fu soppressa, abbandonarono i loro numerali originali e ne assunsero uno nuovo, a seconda di dove erano capitati (Frosinone, Napoli, Campobasso, Benevento). Quando la provincia di Caserta fu ripristinata nel 1946, non tutti i comuni originari vi rientrarono (quelli passati al Lazio e al Molise sono rimasti nelle rispettive regioni) quindi l'elenco alfabetico fu diverso da quello originale e la numerazione di conseguenza non fu più coincidente con quella precedente.
Per i due in provincia di Sondrio e di Bologna penso invece che si tratti di vicende legate ai singoli uffici: forse soppressi ad un certo punto della loro esistenza, con il riutilizzo del numero per qualche nuovo ufficio, alla riapertura hanno usato nuovi numeri. Quello numerato 61-55A mi fa pensare che sia uno di quegli uffici a limitata autonomia, dipendenti da altri più importanti (chi è il 61-55?). Su "L'annullo", il notiziario dell'ANCAI, di sicuro hanno scritto qualcosa, ma non ho gli indici di questa rivista e cercare notizie sarebbe molto lungo.
Michele
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somalafis
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Re: Cambi di frazionario nella stessa provincia: chissà perc

Messaggio da somalafis »

Grazie Michele per la risposta.
Per i due uffici di Caserta avevo pensato anch'io alle traversie ''amministrative'' di questa provincia ma mi aveva spiazzato il ritrovamento contemporaneo di ulteriori due uffici con frazionario cambiato in altre due province: evidentemente, pero', frutto di una semplice coincidenza.

Devo dire che questo ''giochino'' delle ricerca dei frazionari e' comunque molto divertente sotto vari aspetti:
-scopro continuamente paesi di cui non sospettavo l'esistenza (anche per territori che credevo di conoscere bene) e con nomi talvolta davvero affascinanti, con una grande proliferazione di omonimie;
-cercando di localizzarli correttamente si scoprono tante storie: cambi di denominazione, passaggi ad altre province e regioni, strane etimologie...
-mi impressiona poi la capillarita' che nel tempo ha avuto la rete degli uffici postali con sportelli aperti persino in minuscole frazioncine;
-e infine mi colpisce il grande numero di timbri annullatori diversi di cui anche piccoli uffici disponevano: una miniera inesauribile....
Riccardo Bodo
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paolo
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Re: Cambi di frazionario nella stessa provincia: chissà perc

Messaggio da paolo »

Prima della 2° Guerra Mondiale i numeri frazionari identificativi di un ufficio venivano spesso riutilizzati al momento che questo veniva chiuso (o cambiava di provincia), dopo, giustamente, sono rimasti inutilizzati ed ogni nuovo ufficio ha un nuovo numero... d'altra parte, per come è concepito il sistema di numerazione, ogni provincia ha a disposizione 999 numeri e, perciò, è piuttosto improbabile che vengano comunque esauriti... ....

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