Una assicurata fantasma

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L'indicazione manoscritta «assicurata € 1.000,00».
Dai "segni" ufficiali lasciati dalla posta, questa assicurata indirizzata a Venezia sembrerebbe non essere mai partita da Bolzano.
 
L'assicurata per il valore di € 1000,00 indirizzata a Venezia, spedita il 13 luglio 2011 dall'Ufficio Postale di Bolzano, piazza Fiera, succursale 9 .
 
Il verso dell'assicurata con i sigilli in ceralacca. Il timbro visibile è quello d'arrivo all'Ufficio Postale di Bolzano, via Resia, succursale 10, il 25 agosto 2011.
 
Apparentemente sarebbe transitata solo tra due succursali della posta di Bolzano senza aver mai lasciato il territorio altoatesino.
Ma le cose non sono andate così.
Andiamo con ordine.
L'assicurata, per il valore di € 1.000,00 come da indicazione in rosso, doveva avere un peso compreso tra 51 e 100 grammi: l'affrancatura corretta all'epoca doveva essere di € 14,75, come da annotazione a penna nell'angolo superiore destro.
 
L'indicazione della tariffa da assolvere: «14,75».
Il timbro datario di norma usato dallo sportello inesitate di Venezia presso la succursale 4.
 
In realtà venne probabilmente sottoaffrancata: i francobolli presenti raggiungono l'importo totale di € 12,95. Si potrebbe ipotizzare che esistessero in origine ulteriori francobolli per i mancanti € 1,80: tuttavia, se c'erano, non furono annullati perché non è visibile sull'involucro traccia di un timbro incompleto (tipico dell'impronta "passante" tra francobollo e superficie della busta).
Mercoledì 13 luglio 2011 l'assicurata venne spedita dalla succursale 9 di Bolzano Fiera che annullò i francobolli presenti sulla busta diretta a Venezia.
 
Il timbro annullatore dell'Ufficio Postale di Bolzano Fiera (succursale 9).
 
Come detto inizialmente, non ci sono bolli di Venezia che attestino il suo arrivo nella città lagunare.
Tuttavia l'annotazione a penna «SUCC. 4» fa pensare che dopo il primo tentativo di consegna al destinatario, non riuscito, il plico sia stato assegnato allo sportello inesitate presente presso la succursale 4 di Venezia (calle dell'Ascension) che lo prese in consegna lunedì 18 luglio 2011 (timbro a datario «18 LUG 2011»).
L'indirizzo venne cancellato a penna (qui è stato reso irriconoscibile lasciando in evidenza le tracce di cancellatura) e venne apposto due volte il timbro «AL MITTENTE PER COMPIUTA GIACENZA» con il datario «22 AGO 2011» (impresso debolmente sotto la parola «Venezia»).
L'addetto allo sportello inesitate identificò l'oggetto in giacenza come «AS 4» utilizzando un pennarello ad inchiostro rosso.
 
La sigla apposta con pennarello rosso.
 
L'uso del datario e dell'annotazione fatta con pennarello rosso era una prassi comune dell'ufficio inesitate di Venezia, come testimoniano questi due esempi, del 2009 e del 2011.
 
 
La prassi dell'ufficio inesitate di Venezia: segnare il pezzo con un pennarello rosso per agevolare la ricerca ed imprimere la data con un datario di gomma al momento dell'inizio del periodo di giacenza.
 
Tuttavia questa volta non venne lasciato al destinatario alcun avviso di giacenza (ed il destinatario non seppe dell'esistenza di una assicurata a suo nome giacente presso lo sportello inesitate della succursale 4.
C'è anche da aggiungere che l'addetto alla consegna della posta non appose alcuna indicazione manoscritta (del tipo «Assente», oppure «Lasciato avviso», con data e firma) come avrebbe dovuto fare.
Presumibilmente l'assicurata restò giacente a Venezia per il prescritto mese, poi lunedì 22 agosto 2011 l'addetto cancellò l'indirizzo del destinatario, appose il timbro «AL MITTENTE PER COMPIUTA GIACENZA» ed il datario «22 AGO 2011».
Il plico fece così il percorso inverso tornando a Bolzano il 25 agosto 2011, come da timbro dell'Ufficio Postale di Bolzano, via Resia, succursale 10, apposto al verso (assieme ad una data manoscritta).
E' da notare che il piego non tornò all'ufficio che aveva compiuto la spedizione, ma presso un differente ufficio di Bolzano che si tenne il plico.
Era ormai settembre quando il destinatario avvertì il mittente della mancata ricezione dell'assicurata.
Il mittente rintracciò sul sito web di Poste Italiane la propria spedizione scoprendo che l'oggetto si trovava a Bolzano, seppure in un Ufficio Postale diverso da quello di spedizione.
Chiedendo telefonicamente di poter rientrare in possesso dell'assicurata, si sentì rispondere che l'Ufficio Postale non poteva effettuare la riconsegna in quanto, per il valore assicurato, sarebbe stata necessaria una scorta di cui non disponeva!
Così fu il mittente a recuperare il plico all'Ufficio Postale ed il destinatario si recò da Venezia a Bolzano a ritirarlo!
 
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Pagina aggiornata il 19 novembre 2017.