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La
facciata del palazzo noto come "Loredan
dell'Ambasciatore". |
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Alla Toletta.
Questo ramo, che è una breve calle laterale di calle dei Cerchieri, conduce al giardino interno di palazzo Loredan che prospetta con la sua
bella facciata gotica del XV secolo sul Canal Grande.
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Il
ramo de l'Ambasciatore, vicino alla Toletta. |
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Il piano nobile è caratterizzato da una loggia chiusa da una quadrifora
che ricorda il Palazzo Ducale e la Ca' d'Oro. In precedenza era di
proprietà della famiglia Barbarigo: infatti sulla facciata due paggi
reggono lo scudo di quella famiglia.
Nel Settecento vi risiedeva il generale Johann Matthias von der Sculenburg
(1661-1747), mecenate e collezionista d'arte, oltre che militare.
Dopo che il proprietario Francesco Loredan (1685-1762) venne eletto Doge
di Venezia (nel 1752), il palazzo a partire dal 1754 cominciò ad essere
abitato dall'Ambasciatore austriaco Filippo Orsini Rosenberg (1698-1765).
In quell'anno il Doge Loredan propose a Vienna di affittare questo palazzo
ad uso dei suoi ambasciatori imperiali per la durata di 29 anni, con il
canone d'affitto da pagarsi tutto in anticipo e con le spese di restauro a
carico dell'ambasceria. Non sappiamo quale sia stata la risposta della
Corte di Vienna. Tuttavia il successore dell'Orsini Rosenberg, il conte
genovese Giacomo Durazzo (1717-1794) risiedette qui per vent'anni in
qualità di ambasciatore austriaco dal 27
settembre 1764 alla cessazione dell'incarico (successivamente volle
continuare ad abitare a Venezia fino alla sua morte).
Appare comunque evidente che il toponimo "dell'Ambasciatore" non
è antico, anche perché prima del 1754 gli ambasciatori austriaci
risiedevano in palazzo Correr, sulla riva de Biasio.
Sono prive di fondamento le notizie che questo palazzo sia stato sede
dell'ambasciatore di Spagna o che il Durazzo fosse ambasciatore di Genova.
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