Anzolo (calle de l')

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Lo sbocco di calle de l'Anzolo in campo de le Beccarie.
A Rialto.
Questa calle mette in comunicazione il campo de le Beccarie con il campiello San Mattio.
Il nome deriva da un'osteria che aveva per insegna un angelo (anzolo).
Questa osteria ospitava abitualmente numerosi mercanti turchi; alla fine venne chiusa, essendo diventata dimora stabile dei commercianti di questa nazione.
L'11 marzo 1621 la Repubblica di Venezia decise di destinare a dimora e a fondaco di commercio degli ottomani il palazzo sul Canal Grande che gią era stato del Duca di Ferrara.
 
La calle dell'Anzolo vista dal campiello San Mattio.
Pietre d'Istria rinforzano lo spigolo di una casa. 
 
Quel palazzo, che era stato di Giacomo Palmieri, poi della Repubblica per darlo come abitazione a Nicolņ V, Marchese di Ferrara, poi della famiglia Aldobrandini, dei Priuli e quindi dei Pesaro, č divenuto noto come fondaco dei Turchi, che ne ebbero il possesso fino al 1838, ben oltre la caduta della Repubblica.
Con l'allontanamento dei turchi dalla calle de l'Anzolo, Bartolomeo Vendramin e sua moglie Caterina Foscolo chiesero alla Repubblica di poter riaprire l'osteria all'Anzolo, cosģ come avevano prima che venisse data come abitazione agli ottomani.
Nello stesso decreto dell11 marzo 1621, che di fatto istituisce il fondaco dei Turchi sul Canal Grande, viene autorizzata la riapertura dell'osteria all'Anzolo con l'attivitą che aveva prima che fosse stata data come abitazione per i turchi: «...potendo li rappresentanti la ragion. q.m. N.U. Bortolomio Vendramin, sive della N.D. Cattarina Foscolo fu sua moglie, de ragion della quale era la casa proposta et accettata dalla Signoria nostra, a ritornare l'hosteria coll'insegna dell'Anzolo nella deta casa posta in S. Mattio di Rialto, et quella  far esercitar come per innanzi fosse data per habitation dei turchi, et conforme in tutto alla sua scrittura presentata alli 7 Savii, a cui si habbia relazione, nč sia impedito da Magistrati, Collegi, Consigli ecc. nč sospeso il far hosteria in deta casa con la insegna dell'Anzolo, siccome č giusto e conveniente».
Un angolo che compie la calle dell'Anzolo mostra un bel rinforzo fatto con pietre d'Istria sullo spigolo di un edificio.
  
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Pagina aggiornata il 17 novembre 2015