Sant'Antonio (ponte di)

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L'effigie attualmente posta sul ponte di Sant'Antonio.
Alla Maddalena.
Il ponte di Sant'Antonio unisce il rio terà de la Maddalena alla salizzada Santa Fosca, scavalcando il rio de la Maddalena.
 
Il ponte di Sant'Antonio sul rio de la Maddalena. 
 
E' così chiamato per la presenza di un capitello votivo dedicato al Santo di Padova contenente una pala di Filippo Bianchi, pittore attivo a Venezia nel XVII secolo (se ne hanno notizie dal 1653 al 1659 circa).
Così Marco Boschini (1613-1678) lo ricorda: «Sopra il Ponte di S. Fosca [oggi si chiama di Sant'Antonio - N.d.R.] che s'invia alla Maddalena, vi è un capitello con Maria in aria e il Bambino, et in basso li santi Francesco, Antonio di Padova, e Domenico, opera delle meglio di Filippo Bianchi».
Questo ponte ha origini antiche, trovandosi raffigurato già nel 1500 nella veduta di Venezia "a volo d'uccello" di Jacopo de' Barbari.
 
Il ponte di Sant'Antonio sopra il rio de la Maddalena nella veduta di Jacopo de' Barbari (1500). 
 
Nel 1860 venne rifabbricato in ghisa ed in quell'occasione venne costruito un nuovo capitello di dimensioni più piccole, sempre dedicato a Sant'Antonio: la pala del Bianchi venne sostituita da un quadro di dimensioni ridotte e, secondo voci popolari, l'opera seicentesca sarebbe finita in una casa privata.
Il ponte che vediamo oggi è quello che venne ricostruito in pietra nel 1909.
Anche il quadro che aveva sostituito quello del Bianchi sparì in tempi recenti e venne rimpiazzato dalla pietà popolare da un modesto bassorilievo seriale.
  
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Pagina aggiornata il 27 marzo 2015