Arnaldi (ramo)

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Il ramo Arnaldi che termina affacciandosi sul rio del Malcantòn.
Ai Tolentini.
Questa breve calle, un ramo della salizàda San Pantalòn, prende il nome dalla famiglia Arnaldi che qui possedeva il seicentesco palazzo che la fiancheggia su di un lato.
La famiglia Arnaldi era originaria di Vicenza: di essa abbiamo notizie almeno fin dal 1240, quando un Guidolino Arnaldi venne fatto uccidere con la solita crudeltà da Ezzelino da Romano.
   
La facciata d'acqua di palazzo Arnaldi sul rio del Malcantòn.
  
Gli Arnaldi facevano parte del Consiglio dei Nobili di Vicenza dal 1541; Papa Gregorio XV (1554-1623), con breve del 15 giugno 1623, investì la famiglia, in persona di Fabio Arnaldi, del titolo di Conte Palatino e del Sacro Palazzo Lateranense.
Il titolo venne poi riconosciuto dalla Repubblica di Venezia nel 1729 e, alla caduta della Repubblica, ormai sotto la dominazione austriaca, venne riconosciuto il titolo comitale con le Sovrane Risoluzioni del 1° marzo 1820 e del 13 aprile 1829.
    
Dal ramo Arnaldi sono ben visibili le coppie di grandi finestre che danno luce alle scale interne del palazzo.
   
La facciata di terra di palazzo Arnaldi, sulla "salizàda" San Pantalòn.
  
 
Una delle due porte di terra di palazzo Arnaldi vista dal sotopòrtego di calle del Bezzo.
Un ramo di questa famiglia, nella persona di un certo Vincenzo Arnaldi, avendo contribuito con i soliti centomila ducati a sostenere la Repubblica di Venezia nella guerra di Morea contro l'impero Ottomano, ottenne l'accesso al patriziato per sé ed i propri discendenti, in infinito, per la sua fedeltà, entrando nel Maggior Consiglio nel 1686.
    
Gli Arnaldi presenti in Maggior Consiglio verso la fine del Settecento.
   
Nella supplica presentata per ottenere il patriziato, Vincenzo dichiarava che alcuni dei suoi antenati erano stati impiegati dai veneziani come condottieri: così lo zio Vincenzo, Cavaliere di Malta, ed il proprio nipote Alessandro, che si era distinto nel combattere i Turchi in Ungheria.
   
Quello che resta di un capitello devozionale mariano nel ramo Arnaldi.
   
Sull'angolo di ramo Arnaldi con la salizàda San Pantalòn è possibile vedere un capitello in pietra d'Istria con un altorilievo mariano, anticamente protetto da un cancelletto ormai divelto del quale sono rimasti visibili i gangheri.
Nel ramo Arnaldi si può osservare un curioso finestrino di una casa privata, quasi uno spioncino, che permette di controllare un eventuale visitatore.
   
Un curioso finestrino su un muro di ramo Arnaldi.
  
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Pagina aggiornata il 19 marzo 2020