Battocchio (calle, corte, sotopòrtego del)

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Il "sotopòrtego" che dalla fondamenta dei Tolentini immette alla calle ed alla corte del Battocchio. 
Ai Tolentini.
Più correttamente questi luoghi dovrebbero chiamarsi Batocchio, con una sola «t».
Queste strade una volta appartenevano alla parrocchia di Santa Croce, ed infatti è proprio tra le «Conditioni» del 1514 di questa parrocchia che leggiamo che vi abitava «...Zuane Batocchio drappier fo del m. Giacomo...».
I drappieri ( o setaiuoli) erano i commercianti (o fabbricanti) di tessuti di seta, spesso molto raffinati e preziosi.
 
Corte del Battocchio vista dalla calle omonima.
 
Si tratta forse dello stesso Zuane (Giovanni) Battocchio citato da Marin Sanudo (1466-1536) quando riferisce il seguente episodio: «In questo zorno [22 maggio 1515 - N.d.R.] a vesporo, a li Sora Consoli, hessendo in lite Zuan Batocchio Masser alla Camera d'imprestidi con uno suo cugnado, nominato Pietro Bonavita, et altercandosi di parole, el dito Piero dette di uno fuseto al prefato Zuan Batochio, e poi altre ferite, ita che statim morite. El qual Zuane Batochio era drapier richo, et tuto di casa del Sr.mo Principe nostro, qual lo fece Cap.o di le Preson. E lui messe dito suo cugnado e poi fu casso».
Giuseppe Tassini (1827-1899) ricorda che a Venezia sono esistite altre famiglie Battocchio, o Batochio.
Sulla facciata di una casa nella corte Battocchio è esposto un rilievo con una curiosa incorniciatura.
 
La curiosa cornice attorno a questo rilievo in corte del Battocchio. 
  
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Pagina aggiornata il 19 gennaio 2015