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A Sant'Aponal.
Questa corte, ormai di fatto privatizzata (non sappiamo quanto
legittimamente), deve il suo nome ad una famiglia Bianchi, o di Bianchi,
che vi abitava tra il XVI ed il XVII secolo.
Abbiamo infatti notizia di un Pietro di Bianchi che il 30 aprile 1548
venne approvato come cittadino originario; suo figlio, G. Battista, lo fu
il 28 novembre 1584. Infine ad un Marco di Bianchi, figlio di
quest'ultimo, e nipote di Pietro, fu concesso lo status di cittadino
originario il 12 luglio 1601. Tutti erano nati nella parrocchia di Sant'Aponal
(S. Apollinare).
Anticamente i cittadini originari (cittadini de intus) erano quelli
che godevano di tutti i diritti di cittadinanza veneziana.
In quegli anni, questa famiglia Bianchi, o di Bianchi, possedeva una bottega di ferramenta
sul ponte di Rialto, all'insegna "della Madonna".
Nel 2006, nel corso di lavori di scavo per una fossa settica, qui è
venuta alla luce una fondazione bizantina con tre blocchi cilindrici
(rocchi) di colonna messi in verticale e soglia ribassata in marmo rosso
di Verona. |