A San Trovaso.
Questi luoghi prendono il nome dal palazzo che aveva sulla fondamenta la famiglia Bonlini, e che ancora
si può vedere al numero civico 1113.
La famiglia Bonlini aveva origini bresciane e si era arricchita col
commercio di zucchero e droghe. Il 12 settembre 1667, Costantino Bonlini
del fu Francesco, pagando 100.000 ducati, ottenne l'ammissione al
Maggior Consiglio, assieme ai fratelli Domenico e Giuseppe.
Domenico poi ebbe una relazione con una popolana già sposata dalla quale ebbe
dei figli. Quando la donna rimase vedova, Domenico lasciò la casa di
famiglia per stare con lei ed il 17 maggio 1685, pagando i soliti 100.000
ducati, ottenne l'ammissione alla nobiltà per i suoi figli.
Uno dei rami in cui si divise la famiglia continuò ad abitare in questo
palazzo fino agli ultimi anni della Repubblica di Venezia.
La
fondamenta Bonlini sul rio di Ognissanti a San Trovaso.
Stemma
quattrocentesco riscolpito.
In fondamenta Bonlini, in corrispondenza del numero civico 1111, tra
due finestre è visibile uno stemma originario del XV secolo la cui
impresa è stata riscolpita, forse nell'Ottocento o nel Novecento.
Segnaliamo ancora che, quando scriviamo, è ancora visibile la divertente
personalizzazione che è stata fatta ad un numero civico, ispirandosi
evidentemente alle pecorelle che si contano quando si cerca di prender
sonno!
I
divertenti numeri civici su un architrave di porta in fondamenta
Bonlini.
Infine in calle Bonlini, al civico 1115, è visibile inciso su uno stipite in pietra
d'Istria uno stemma ovale non identificato, forse del XVII secolo.