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Corte
Borella, ai Santi Giovanni e Paolo. |
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Ai Santi Giovanni e Paolo.
Seppure facente parte della parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo, la cui
chiesa si trova nel sestiere di Castello, ci troviamo in quello di
Cannaregio.
Questa corte prende il nome da un Francesco Borella, mercante, che vi
abitava nel 1661 in una casa di proprietà della N.D. Paolina Basadonna.
Una volta questa corte apparteneva alla parrocchia di Santa Marina, che
faceva capo all'omonima chiesa soppressa con decreto del 18 ottobre 1810:
adibita addirittura ad osteria, la chiesa venne demolita nel 1820.
In questa corte vide la luce nel 1703 il Pio Luogo delle Penitenti: già
nel 1357 un certo Bartolomeo Verde aveva ottenuto il permesso dal Maggior
Consiglio di istituire un ricovero per le peccatrici penitenti che
tuttavia ebbe breve durata.
Ma si dovette attendere appunto il 1703 per veder realizzato in questa
corte il primo ricovero per prostitute che volevano redimersi.
L'iniziativa fu del Patriarca Giovanni Badoer (1649-1714) confortato
dall'apporto caritatevole di Elisabetta Rossi e Rinaldo Bellini.
Ben presto (20 novembre 1705), grazie all'aumento delle disponibilità, la
sede dell'ospizio venne spostata a Cannaregio sull'omonima fondamenta dove
nel 1730, su progetto di Giorgio Massari (1687-1766), si iniziò la
realizzazione di una nuova sede, attualmente convertita in un centro di
servizi per anziani non autosufficienti.
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Corte
Borella, ai Santi Giovanni e Paolo. |
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