Ca' Dolfin (ramo, sotopòrtego)

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Il "sotopòrtego" di Ca' Dolfin.
A San Polo.
Non esistendo qui attualmente un palazzo appartenente alla famiglia Dolfin, e non avendone immediata memoria, possiamo ipotizzare che un tempo vi potesse esistere una casa della famiglia Dolfin.
Oppure che un tempo il vicino palazzo Grimani o il vicino palazzo Cappello Layard fossero appartenuti alla famiglia Dolfin.
Oppure, ancora, che in precedenza qui sia esistita una proprietà della famiglia Dolfin.
La breve fondamenta, che prosegue dopo il ponte di ca' Grimani, porta all'ingresso di terra del palazzo Cappello Layard.
  
La facciata di palazzo Cappello Layard sul Canal Grande.
  
Questo era, con il suo affaccio sul Canal Grande alla confluenza con il rio di San Polo, famoso per gli affreschi di Paolo Veronese (1528-1588) e Giovanni Battista Zelotti (1526 circa- 1578), oggi non più presenti a seguito di un incendio che lo devastò. Oggi la sua facciata sul Canal Grande è molto semplice e lineare: l'unico abbellimento è una terrazza sulla destra sopra la porta d'acqua, sovrastata da una trifora.
La seconda denominazione ricorda che fu l'abitazione veneziana dell'ambasciatore inglese Henry Layard (1817-1884), archeologo scopritore dell'antica Ninive.
Qui conservava le proprie collezioni, compresa quella dei dipinti che, alla morte della vedova (1912), lady Layard (soprannominata a Venezia anche "la Regina d'Inghilterra"), entrò a far parte della National Gallery di Londra.
Il palazzo fu acquistato poi dall'avvocato e giurista Francesco Carnelutti (1879-1965).
Acquistato infine dall'Università di Ca' Foscari, attualmente è una sede universitaria distaccata di quell'Università (Scienze dell'antichità: letteratura, storia ed archeologia).
All'ingresso c'è una piccola corte privata con una vera da pozzo.
   
 
L'ingresso da terra  a palazzo Cappello Layard.
  
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Pagina aggiornata il 8 ottobre 2021