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Ramo
de le Campane a San Luca. |
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A San Luca.
Già nel 1379 troviamo registrato negli estimi un «...Vittore campaner...»
da San Luca; poi nel 1514 leggiamo che un «...Zuane Campanato...»
notificò di possedere in parrocchia di San Luca «...una casa cum una
bottega dove si lavora di campane».
I Campanato furono una famiglia di fonditori, e non solo di campane: infatti
Zuane Campanato fu il padre di un certo Pietro, altro fonditore di campane, ma
non solo: infatti a lui si devono praticamente tutte le fusioni ed abbellimenti
in bronzo che si trovano nella cappella Zen, nella basilica di San Marco,
compreso il sarcofago del cardinale Giovanni Battista Zeno (1439/40-1501).
Il figlio di Pietro, che che si chiamava Giovanni Battista, sposò una nipote di
un altro celebre scultore e medaglista, Vittore Gambello (1460?-1537?) ed ebbe
come figlia Marina, che sposò un Francesco Arzentini il quale
divenne erede dei beni dei Campanato.
Così troviamo nel 1582 che questo Francesco Arzentini aveva dato in affitto
nella parrocchia di San Luca a «...Francesco de Lazaro campaner [...] una
casa con il luoco dove si gettano le campane, e con la botega davanti di dete
campane».
Ora la corte è stata di fatto privatizzata ed è utilizzata per servire
all'Hotel Bonvecchiati.
Lo stesso ramo de le Campane è assolutamente anonimo, stretto fra costruzioni
novecentesche, sovrastato da una doppia galleria di servizio fra due corpi di fabbrica.
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Sopra
il ramo de le Campane, la galleria che collega due corpi di
fabbrica. |
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