Caotorta (calle)

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Calle Caotorta, verso lo sbocco sulla fondamenta de la Sensa: sono visibili, protetti da pesanti inferriate, i finestroni che danno luce alle scale di palazzo Arrigoni.
A Sant'Alvise.
Questa calle si apre tra i palazzi Loredan ed Arrigoni: di quest'ultimo fiancheggia le grandi finestre che, protette da robuste inferriate, danno luce ad una delle due scale che conducono al piano nobile di questo palazzo.
Deve il suo nome alla famiglia Caotorta: secondo il genealogista Jacopo Zabarella il Giovane (1599-1679) questa famiglia troverebbe origine addirittura in Antifone, figlio di Pilemene, re degli Eneti, giunto in Italia assieme ad Antenore dopo la caduta di Troia.
Questi sarebbe approdato sull'isola di Olivolo (Castello) dove diede origine alla famiglia detta Stivacali, o Samacali, che più tardi trasformò il suo nome in Capotorto, Cavotorta, da cui poi Caotorta.
Al di là di queste fantasiose genealogie, troviamo questa famiglia sin dagli inizi della storia di Venezia: furono tribuni e fecero costruire una chiesa dedicata ai santi Sergio e Bacco che dipendeva dai Patriarchi di Grado.
Un ramo di questa famiglia abitava in questa calle, dove aveva delle proprietà.
Oggi l'area si mostra alquanto diversa, a seguito di abbattimenti e trasformazioni di edilizia popolare.
   
Una porta murata, poi parzialmente riaperta, in calle Caotorta (che qui appare più come una corte): reti stese ad asciugare sul muro.
  
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Pagina aggiornata il 10 giugno 2020