Cereria (calle de la)

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La "Cale della Ceraria" a San Giobbe nella mappa di Venezia di Lodovico Ughi del 1729.
A San Giobbe.
Quando l'area della punta di San Giobbe ancora non era stata urbanizzata, operazione che iniziò nel 1905 con la costruzione di abitazioni di edilizia popolare, accanto alle antiche chiovere si erano sovrapposte alcune attività di tipo industriale.
Una di queste era una cereria (fabbrica di cere e di candele).
La più antica notizia dell'esistenza di questa attività a San Giobbe risale al 1549, anno in cui sappiamo che qui abitava un certo «...Bortolo da Cataro dito dalle candelle...». Il soprannome è rivelatore di quale fosse la sua attività.
Il fatto che qui vicino esistessero due beccarìe (macelli), dimostra una sussidiarietà di questa attività che trovava la materia prima nel sego, quale scarto della lavorazione dei manzi e degli altri animali.
La cereria che sicuramente diede il nome a questa calle (non potendosi stabilire con certezza che fosse la medesima del citato Bortolo da Cataro) è quella che era posseduta nel XVIII secolo da Andrea Bortolotti.
Questa fabbrica era tanto famosa ed importante da essere stata onorata dalla visita dell'Imperatore d'Austria Francesco I (1768-1835) accompagnato dal fratello, Arciduca d'Austria e Vicerè del Lombardo Veneto Ranieri (1783-1853) il 6 marzo 1819.
Il Bortolotti volle ricordare questo avvenimento che lo ricopriva d'onore facendo affiggere una lapide commemorativa sul muro interno della cereria. Il testo era stato redatto dall'abate Angelo Dalmistro, illustre letterato e già prevosto di Montebelluna. In realtà l'abate aveva predisposto per l'epigrafe tre differenti testi, ma venne inciso sulla pietra quello più breve:
  «D. N. FRANCISCO IMP. P. F. A.
QVOD
CVM RAYNERIO, FRATE, GERMANO, PROREGE
ALIISQVE CAES. DOMVS
HAS · AEDES · VNA · CVM · OFFICINA · CERARIA
VI · KAL. MARTIAS INSPEXERIT PROBARIT
ANDREAS · BORTOLOTTVS · DEVOTVS P.»
 
La targa del Comune di Venezia che ricorda l'edificazione delle prime case popolari in calle de la Cereria. 
Le due iscrizioni non utilizzate sono arrivate comunque fino a noi, in quanto erano state date alle stampe.
 
La calle de la Cereria a San Giobbe.
 
Agli eredi del Bortolotti subentrò la ditta Ernst Machlig la quale però nel 1863 aveva già trasferito l'attività «...alla Mira, luogo di delizie sulla Brenta a 9 miglia all'O. di Venezia».
Successivamente l'area venne acquisita dalla Società Anonima Commerciale e Industriale Passuello e Provera che vi fece costruire un molino per le granaglie.
La società poi costruì un silos in cemento armato, ancora esistente, in un'area vicina. L'attività del molino cessò nell'immediato secondo dopoguerra.
Su una casa posta in calle de la Cereria, all'angolo con la calle dei Ciodi, il Comune di Venezia fece apporre una targa commemorativa a ricordo delle prime case popolari edificate sulle antiche chiovere.
«QVESTE CASE
IN CVI
SALVBRITA' ED ECONOMIA
SI VOLLERO CONGIVNTE
COMVNE E CASSA DI RISPARMIO
EDIFICARONO
1905»
  
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Pagina aggiornata il 8 giugno 2015