A Rialto.
Questa calle (con i due sotopòrteghi di accesso alle due estremità)
ospitava anticamente la magistratura dei Cinque Signori alla Pace,
chiamati anche Provveditori o Anziani alla Pace.
Scelti tra i patrizi, avevano il compito di vigilare e dirimere piccole
controversie o liti, comprese le risse, che non arrivavano però alle
offese corporali. Si potrebbe paragonare al ruolo che hanno oggi in Italia
i Giudici di Pace.
Era un incarico che, almeno negli ultimi tempi della Repubblica, era
onorifico, senza alcuna ingerenza in materia criminale, tanto è vero che
c'era il modo di dire: «Apelarse ai Cinque de la Pase» per
significare «Ricorrere a chi non ha potere di giudicare».
Pare che sia stato istituito in tempi molto antichi, si parla addirittura
attorno all'870 e si dice che fino al 1295 era in appannaggio agli
ecclesiastici.
La prima notizia della presenza di questa magistratura in questa calle
risale al 1341: «Stationes vero draporum aperiri debeant super Calli
posteriori, qui tenet ab ecclesia Sancti Joannis Confessoris usque ad
scalas V de Pace».
Ma nel 1566 non aveva più qui la sede; leggiamo infatti in una notifica
fatta da Giovanni Malipiero, figlio di Polo, «...in contrà de S.Zuane
de R.to, in calle, ove solevano star li signori cinque dalla pase, un poco
de aiere...» e più avanti veniamo a sapere che possedeva lì, assieme alla sorella e
a dei
cugini «...il luoco ove solevano ridursi gli mag.ci s.ri cinq. dalla
pace...» che aveva dato in affitto a «...Batt.a Cristoforo marc.te
da vin.»
Capitello
votivo dedicato alla Madonna dello scapolare in uno dei due "sotopòrteghi"
della calle dei Cinque.
Lo
stemma Salomon ripetuto due volte su un pilastro angolare (a sinistra il lato sul
"sotopòrtego" dei Cinque, a destra il lato sulla riva del
Vin).
Negli
ultimi tempi della Repubblica il magistrato della Pace aveva la propria
sede in un palazzo delle Beccarie di Rialto.
In uno dei due sotopòrteghi della calle (quello sul lato
settentrionale) è collocato un capitello votivo, del tipo a nicchia, in
pietra, illuminato, che dietro un cancelletto in ferro battuto conserva
un'immagine della Vergine dello scapolare dipinta su tavola, circondata da
nove stelle dipinte e reggente il Bambino (anch'esso con lo scapolare del
Carmine).
Nel sotopòrtego sul lato opposto della calle (quello meridionale),
su una colonna angolare, è scolpito lo stemma della famiglia Salomon. Lo
stemma è ripetuto anche sulla faccia della colonna sul lato della riva
del Vin.