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A Venezia alcuni luoghi prendono
questo nome.
Deriva dal fatto che esistevano delle case che erano di proprietà delle
Congregazioni del Clero.
A Venezia esistevano nove Congregazioni del Clero, che erano dette Chieresìe. I loro scopi principali erano quelli di dare un aiuto
materiale ai sacerdoti confratelli, una formazione per un maggiore decoro
e solennità alle funzioni ed il suffragio dei confratelli defunti ed i benefattori.
L'idea di creare queste congregazioni era stata originariamente del Santo
Doge Pietro Orseolo (928-987), quel doge che dopo soli due anni di dogado lo
lasciò nel 978 per ritirarsi nell'Abbazia di San Michele di Cuxa, nei
Pirenei, dove morì in odor di santità (venne beatificato nel 1027 e
canonizzato nel 1731).
Superato l'originario abbozzo che ne aveva fatto il Doge nel 977, la prima
Congregazione del Clero ad essere istituita fu quella di San Michele
Arcangelo nel 1117, la cui matricola venne poi riformata più volte fino
al 1670, quando era parroco ed arciprete della Congregazione il canonico
Francesco Pilotti.
A seguire sorsero nel 1145 le Congregazioni di Santa Maria Mater Domini,
di Santa Maria Formosa e dei Santi Ermagora e Fortunato (San Marcuola).
Delle Congregazioni di San Silvestro e di San Luca non conosciamo l'anno
di costituzione, che comunque avvenne tra il 1145 ed il 1192.
Il Doge Pietro Ziani (morto nel 1229) arricchì il patrimonio del Collegio
delle Congregazioni donando alcune case in contrada di San Geminiano; con
la stessa donazione beneficò anche la Congregazione di San Polo, che
evidentemente era già esistente.
Un figlio del Doge Ziani, Marco, con testamento del 5 giugno 1255 donò
delle case che possedeva a San Zuilian: nel testamento viene citata anche
la Congregazione di San Canzian (San Canciano) la cui istituzione venne
evidentemente prima di tale data.
L'ultima congregazione ad essere istituita fu quella di San Salvador, il
1° luglio 1291.
In questo modo le congregazioni giunsero al numero di nove, quasi a
simboleggiare i nove cori angelici della Chiesa trionfante.
Il Collegio che vi sovrintendeva nel 1872 si trasformò in Opera Pia Nove
Congregazioni del Clero di Venezia che oggi, essendone proprietaria,
gestisce un centinaio di immobili nel centro storico veneziano, ricevuti a
seguito delle donazioni che si sono succedute nei secoli.
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