Coralli e Bollani (calle)

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A Sant'Aponal.
Probabilmente questa calle prende il nome da una bottega che lavorava coralli, o che li vendeva.
Dai "Necrologi Sanitari" veniamo a sapere che il 5 dicembre 1630 morì in parrocchia di Sant'Aponal (S. Apollinare) una «...Ottavia dai Coralli».
Per quanto riguarda la seconda denominazione, questa deriva dalla famiglia Bollani che qui aveva delle proprietà. Infatti nel 1740 un Zuane Bollani ed un Zambatta Bollani notificarono di possedere una casa ed una bottega data in affitto agli eredi di Simon Bernardo. Le proprietà si trovavano in «...contrà di S. Aponal in Calle del Perdon»; la calle in questione infatti è una laterale di calle del Perdon dalla quale ha origine.
Edicola vuota sopra la porta d'ingresso a palazzo Bollani.
Sopra la porta d'ingresso del palazzo è visibile quello che rimane di un'edicola che conteneva una qualche immagine votiva: ora è vuota e resta solo una cornicetta in pietra d'Istria sagomata superiormente (XVII-XVIII secolo).
Il palazzo, al cui interno si trovano, tra l'altro, affreschi settecenteschi di Francesco Salvatore Fontebasso (1707-1769), ospitava dal 1906 gli uffici della "Società Nazionale di Patronato e M. S. per le giovani operaie" la cui presidente fu la contessa Cecilia Soranzo Zeno che diventerà poi una protagonista di spicco del fascismo femminile a Venezia.
Una sala, capace di cento posti, venne destinata a spettacoli teatrali a pagamento nei giorni in cui gli uffici erano chiusi: in pratica nei giorni festivi ed alle domeniche.
Un giovane Francesco "Cesco" Baseggio (1897-1971) vi recitò nel giugno 1914 sotto la direzione di Gianfranco Giachetti (1888-1936).
Durante il periodo fascista si svolgevano anche manifestazioni alle quali seguivano spesso recite per le donne lavoratrici.
L'attività del Teatro di Sant'Aponal, come ormai venne a chiamarsi, continuò anche nel secondo dopo guerra, portata avanti con disinteressato entusiasmo da Luigia "Gegia" Campagnol. Alla morte di questa, avvenuta quando ormai aveva superato gli ottant'anni, il teatro senza più la sua direzione fu costretto a chiudere per sempre tra il 1956 ed il1957.
   
 
Calle Coralli e Bollani dalla brutta pavimentazione a piastrelle bianche e rosse rifatta nel Novecento. 
  
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Pagina aggiornata il 14 febbraio 2017.