Doną o del Spezičr (calle)

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Palazzo Doną: la facciata sul rio di Sant'Agostin.
A San Stin.
Questa calle prende nome tanto da un palazzo, quanto da una spezieria che un tempo esisteva qui.
Il palazzo Doną, che si affaccia sul rio di Sant'Agostin, č una costruzione rinascimentale caratterizzata dalle polifore centrali e da un grande stemma di famiglia sormontato dal corno ducale a memoria dei tre dogi che poteva vantare.
  
Lo stemma di palazzo Doną sulla facciata.
  
La calle Doną o del Spezičr.
Uno di questi, Leonardo Doną (1536-1612) "delle Rose" (per lo stemma che comprende tre rose), abitņ in questo palazzo e fu doge dal 1606 fino alla sua morte avvenuta il 16 luglio 1612.
Nel 1610, il 24 marzo, fu posta la prima pietra di un nuovo palazzo alle Fondamente Nove, voluto soprattutto da Leonardo, ma avversato dal fratello Nicolņ.
Leonardo morģ prima di vedere compiuto il nuovo palazzo, che comunque venne completato alla meglio, come oggi si puņ vedere, ancora oggi proprietą di quella famiglia.
Il palazzo Doną di questa calle invece venne acquistato nel 1818 da Angelo Sasso che lo fece restaurare.
Passato di proprietą al Comune di Venezia, attualmente ospita la suola elementare intitolata a Bernardo Canal, uno dei martiri di Belfiore.
   
Una maniglia del portone di palazzo Doną.
    
 
Due stemmi della famiglia Lin in calle Doną o del Spezičr.
Sul lato opposto della calle c'č l'ingresso da terra al palazzo Molin.
Nella corte d'ingresso, dove una volta doveva esistere una scala esterna, sono visibili alcune lastre che un tempo contenevano negli incavi sagomati del piombo per formare disegni e decorazioni.
   
Lastre poggiate sui lati della corte d'ingresso a palazzo Molin.
  
Il palazzo Molin che noi vediamo oggi č il risultato della ristrutturazione/rifacimento di un edificio gią esistente in epoca bizantina che venne operata nel 1806 dal senatore Girolamo Ascanio Molin "del Molin d'oro" (1738-1813) e che rimescola diversi stili, il veneto-bizantino, il gotico, il rinascimentale ed addirittura un primo barocco: sulla facciata sono collocati due scudi, uno con lo stemma della famiglia Molin (la ruota di un molino), l'altro contenente la sigla «G.A.M.», iniziali di Girolamo Ascanio Molin.
 
La farmacia "Ai due San Marchi" ricomposta al terzo piano del Museo di Ca' Rezzonico.
Alla sua morte il palazzo venne venduto alla famiglia francese Lebreton, poi, mantenendo delle abitazioni private, vi vennero aperti degli uffici ed attualmente č di proprietą della Regione Veneto che vi ha sede con uffici relativi alla sanitą.
Per quanto riguarda l'altra denominazione "o del Spezičr", questa deriva da un'antica spezieria (farmacia) che si trovava all'inizio della calle che innalzava l'insegna "Ai due San Marchi".
Sappiamo che nel 1679 il proprietario era un certo Orazio Moscatello, che era anche priore del Collegio degli Spezieri.
Verso la metą del Settecento la proprietą era passata a Bernardo Saletti che forniva di spezie e farmaci i frati del vicino convento di Santa Maria Gloriosa dei Frari.
Il Saletti rinnovņ completamente l'arredamento della spezieria con eleganti mobili di radica di noce.
Nel 1908 la vedova dell'ultimo proprietario, Anna Mazzoni Costa, vendette tutto il mobilio all'antiquario parigino, di origine tedesca, Raoul Heilbronner (morto nel 1941) attivo in rue du Vieux-Colombier da prima del 1887, che riforniva molti importanti collezionisti del suo tempo.
  
Catalogo d'asta della sesta vendita delle collezioni di Raoul Heilbronner del 1922.
  
Il portare i mobili in Francia si rivelņ un'impresa complicata, anche per delle difficoltą legate alle origini tedesche dell'antiquario, il quale cosģ , su suggerimento dello scultore veneziano Antonio Dal Zotto (1841-1918), preferģ piuttosto donare il mobilio al Comune di Venezia: oggi i tre ambienti dell'antica spezieria ricostruiti con gli arredi originali si possono ammirare al terzo piano del Museo del Settecento Veneziano a Ca' Rezzonico, mentre dove sorgeva la chiesa di San Stin esiste una moderna farmacia che perpetua l'insegna "Ai due San Marchi".
Nella calle troviamo scolpiti su altrettanti pilastri due scudi con lo stemma della ricca famiglia Lin: indicavano la proprietą dello stabile..
  
La farmacia "Ai due San Marchi" ricomposta al terzo piano del Museo di Ca' Rezzonico.
  
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Pagina aggiornata il 13 luglio 2021