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La
fondamento del Dose. |
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A Santa Marina.
Aveva qui molti stabili, compreso quello in cui nacque, ancora esistente,
seppure ormai molto trasformato, Nicolò Marcello (1397-1474), che sarebbe
stato eletto il 13 agosto 1473, in età avanzata, 69° Doge della
Repubblica di Venezia.
Fu un uomo giusto e benefico, generoso con tutti, che raccolse le simpatie
generali.
Si occupò in prima persona dell'amministrazione finanziaria dello Stato: «Vogio
in nota ogni zorno quel che se scodeva [riscuoteva - N.d.R.] e che
se despensava senza decreto»: a lui da solo venne affidata dal Senato
la cura del danaro pubblico che amministrò con lealtà e saggezza.
In Senato era il primo ad arrivare e l'ultimo a partire, dopo aver
ascoltato tutti
Sotto il suo breve dogado venne coniata la mezza lira d'argento che prese
il suo nome: "marcello".
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Un
bel "testone", chiave di volta di un portone sulla
fondamenta del Dose. |
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Beneficò in vita molti e nel suo testamento non trascurò i poveri ai
quali lasciò gran parte dei suoi beni con una formale donazione.
Con testamento olografo, nominandola esecutrice testamentaria, lasciò
alla moglie Contarina Contarini parte del palazzo di Santa Marina.
Il monumento funebre nella chiesa di Santa Marina, dopo la soppressione di
quella chiesa, venne trasferito in quella dei S.S. Giovanni e Paolo.
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La
calle del Dose. |
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