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Colonne
e pilastrini sorreggono il "sotopòrtego" Frizièr. |
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La
famiglia Frizièr, o Frizieri, era originaria di Chioggia e fu
probabilmente ai tempi della guerra contro i genovesi (1378-1381) che si
trasferì a Venezia. Un
Marco Frizièr, figlio di Gasparo, che abitava a San Geremia, nel 1514
notificò di possedere, oltre a vari altri beni, anche dodici case «...in
Chastello per mezo [di fronte - N.d.R.] s. Domenego».
Effettivamente, quasi di fronte all'ingresso di questa calle, esisteva la
chiesa di San Domenico che venne demolita nel 1806 per far spazio ai
giardini di Castello (si trovava, all'incirca, dove oggi è l'ingresso ai
giardini dalla via Garibaldi).
Leggiamo anche che i Frizièr «...erano mercadanti de bona condition,
et per le guerre vennero habitar a Venetia, et fecero molte fabriche, et
logorno el corpo de S. Magno nel suo altar in s. Hieremia [S. Geremia
- N.d.R.], el qual S. Magno habitava in una delle sue case in detta
contrà...», ma qui l'antica cronaca fa un po' di confusione: infatti
se ammettiamo che la figura di San Magno sia effettivamente esistita (un
commento al "Martyrologium Romanum" la definisce come «...un
tessuto di luoghi comuni...»), il Santo Vescovo sarebbe vissuto tra
l'ultimo quarto del VI secolo ed il 670 circa, circa novantenne. Appare
assai difficile quindi che possa aver abitato in una delle case della
famiglia Frizièr a S. Geremia, chiesa che venne fondata solamente nell'XI
secolo.
Piuttosto i resti di San Magno vennero traslati in questa chiesa (secondo
la tradizione) il 6 ottobre 1206 dal Doge Pietro Ziani (del doge si conosce solo
la data della morte, 13 marzo 1229).
Ci sembra quindi azzardato voler collegare in questo modo la famiglia
Frizièr al Santo.
La famiglia Frizièr anticamente possedeva a Rialto una bottega nella Drapperia
(diventata poi ruga dei Orèsi e Parangòn) che innalzava l'insegna
dell'Albero d'Oro.
Il suo stemma rappresentava una torre, sormontata appunto da un albero, ed
ai lati due draghi: stemma che si può vedere sulla facciata di una casa
accanto al sotopòrtego che conduce al campiello Frizièr.
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Lo
stemma Frizièr con le iniziali «M» e «F». |
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Su questo stemma sono visibili le iniziali «M» e «F»
(Marco Frizièr?).
Nel 1575 venne nominato Cancellier Grando della Repubblica un Francesco
Frizier, che una cronaca che illustra le vite dei Cancellieri Grandi cita
con le parole «Nel Sestier di Castello vi è una corte che si
chiama Friziera, o da ca' Frizier, dove è probabile che fosse la paterna
sua casa». Ma il Tassini osserva che questo Francesco Frizièr
potesse appartenere ad un'altra famiglia con lo stesso cognome, in quanto
lo stemma sarebbe differente.
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