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A San Marco.
La stretta calle si imbocca dalla calle dei Fabbri, a fianco del
trecentesco palazzo Rota. Da questa si diparte un ramo che conduce ad una
corte privata: corte Stupenda. Il nome deriva probabilmente da qualche
famiglia Stupendo che vi dimorava (il cognome è conosciuto esistente a
Venezia già alla metà del XVII secolo).
Per quanto riguarda l'origine del toponimo "fumo", esso deriva dalla
presenza di una fabbrica di nerofumo, componente un tempo assai usato per
inchiostri e colori.
Nei necrologi del Magistrato alla Sanità relativi alla parrocchia di San
Geminiano, alla quale una volta erano sottoposti questi luoghi, si legge
che l'8 dicembre 1550 morì una «...D.a Jacoma dal fumo».
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Sopra
il cancello che immette dal ramo del Fumo alla corte Stupenda
(oggi privatizzata) c'è questo bell'occhio decorativo. |
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