A San Marcuola.
Ancora nell'Ottocento e per buona parte del Novecento questi luoghi erano
chiamati Lombardo.
Ma si trattava di un'indicazione errata, perché già negli Estimi erano
chiaramente nominati «...del Liompardo».
Lo
stemma della famiglia Lionpardo nel campiello al numero civico
1954: lo stemma reca le iniziali «V. L[ionpardo]».
La presenza di una famiglia Lionpardo nella parrocchia dei Santi Ermagora e
Fortunato (vulgo San Marcuola) ci è confermata anche dai Necrologi
Sanitari, laddove leggiamo che il 7 marzo 1680 morì in questa parrocchia «...Antonio
fio de Franc. Lionpardo d'anni 5, da feb., mesi 3».
In questa calle abitava Giacomo Bressanin, di mestiere conzador, un
tipo iracondo che facilmente offendeva a parole e minacce coloro con i quali
si incontrava.
Capitello
con un'immagina mariana a mosaico.
Così, quando il 24 agosto 1762 era venuto da lui il padrone di casa per
chiedergli il pagamento dell'affitto e con l'aiuto dei vicini cercava di
cacciarlo, preso dall'ira colpì con un coltello, uccidendola, Maria Cittera,
una donna incinta, e ferì anche Michele Re che ne aveva preso le difese. Il
Bressanin fuggì da Venezia ed il 27 novembre fu colpito da sentenza di
bando.
L'abbellimento
moderno di una casa in calle Lionpardo all'altezza del numero
civico 1967 con un leone marciano contemporaneo.
In campiello Lionpardo si scorge, sopra la porta che reca il numero civico
1954, lo stemma della famiglia Lionpardo con le iniziali «V. L.»,
dove la «L» sta certamente per Lionpardo (la «V» invece un
nome di battesimo).
Con il restauro di un edificio in calle Lionpardo è stato collocato sulla
sua facciata un Leone di San Marco, opera recente di scarso pregio.
Presso la porta di un'abitazione privata al numero civico 1965 è collocato un piccolo capitello
devozionale con un'immagine mariana a mosaico.