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L'ingresso
di quella che era la Calle del Marzèr è completamente mimetizzano
dal portone di legno. |
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A San Polo.
Invano cercherete questo luogo che prende il nome marzèr (merciaio)
da una vicina merceria che esisteva ancora a fine Ottocento.
La calle infatti è stata privatizzata molti anni fa.
Tuttavia la troviamo ancora aperta in una mappa del 1821 dove la calle del
Marzèr collega campo San Polo al «Riello [piccolo rio] dell'Erbe».
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La
calle del Marzèr nella mappa di Giovanni Battista Paganuzzi
del 1821. |
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Si scorge, se così possiamo dire, chiusa da una portone di legno tra la
farmacia "alla Colonna e Mezza" e la sede di un ufficio postale.
Se l'ufficio postale in origine si trovava ai Frari e venne trasferito
qui dopo la ricostruzione dell'attuale edificio che era stato distrutto da
una bomba durante la notte tra il 26 ed il 27 febbraio 1918, più antica
invece è la presenza della farmacia.
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Sullo
stipite della farmacia è visibile l'insegna della "Colonna e
Mezza". |
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Infatti
essa risale al XVI secolo, allorché alla spezieria si volle dare
l'insegna "alle Due Colonne".
Gli spezieri (che avevano a che fare con spezie e droghe in genere) nel XIV
secolo si divisero tra spezieri de grosso e spezieri de fin:
alla prima categoria appartenevano droghieri, raffinatori di zucchero,
fabbricatori di confetti e preparatori di olio di mandorle, alla seconda
categoria quelli che oggi chiamiamo farmacisti, che si avvalevano di
spezie e droghe per i loro rimedi.
Gli spezieri de fin erano numerosissimi e le spezierie avevano (e
hanno) le insegne più fantasiose: alla Testa d'Oro, al Cedro Imperiale,
alla Vecchia, allo Struzzo, ai Due Ombrelli, ai Due San Marchi, alle Due
Colonne....
Quando questa spezieria nel 1586 volle darsi l'insegna alle Due Colonne,
il Collegio degli Speziali, organo che era stato concesso dal Consiglio di
Dieci per vigilare sulle farmacie, si accorse che già esisteva una
spezieria alle Due Colonne, ai Miracoli.
Venne così negata quell'insegna ed allo spezier di San Polo non rimase
altro che mutare il nome in "alla Colonna e Mezza".
Storie un po' romanzate raccontano che il magistrato inviasse addirittura
un fante a San Polo per tagliare a metà, con un colpo di spada, una delle
due colonne dell'insegna!
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