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Uno
scorcio di corte Michiel de la Comedia. |
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Alla Maddalena.
La famiglia Michiel aveva numerose proprietà in questa zona, dalla
Maddalena ai Santi Apostoli, con i suoi palazzi padronali (palazzo Michiel
dalle Colonne e palazzo Michiel del Brusà), ma anche con fondi che dava
in affitto.
Si accede a questa corte attraverso un sotopòrtego (che a dire il
vero si chiama solamente «Sotopòrtego Michiel») che la collega
alla calle dell'Ogio (dell'olio).
E' interessante notare come l'angolo di destra del sotopòrtego sia
irrobustito da una pietra angolare evidentemente di recupero da un
chissà quale precedente utilizzo.
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Una
pietra di recupero per irrobustire uno spigolo del "sotopòrtego"
Michiel. |
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Appare difficile pensare che quel concavo circolare sia il risultato
della scalpellatura di uno stemma: chissà quale altra funzione aveva in
origine quel blocco di granito.
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Tutto un lato della corte è
dominato dalla facciata laterale di palazzo Molin Querini la cui
ricostruzione risale al XVII secolo.
Questo ramo della famiglia Molin, detto anche del Molin d'oro, si
stabilì qui verso la metà del Quattrocento e, per la vicinanza del
palazzo al tragheto de la Maddalena, venne poi chiamato Molin al
tragheto. Da questa famiglia uscì Giovanni Molin (1705-1773),
cardinale e vescovo di Brescia.
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La
facciata laterale di palazzo Molin Querini che si affaccia
sulla corte Michiel de la Comedia. |
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Purtroppo questa bella
denominazione di «Corte Michiel de la Comedia» è destinata a
sparire, secondo il "Nuovo Stradario del Centro Storico
Veneziano" del Comune di Venezia (2012) che la vorrebbe sostituire
con corte de l'Ogio, sbagliando: l'esistente vicina corte dell'Ogio
infatti trae origine da un magazzino dell'olio del quale sussiste ancora
la struttura e che niente ha a che fare con quest'altra corte (se non la
vicinanza). |