Òstreghe (calle, fondamenta, sotopòrtego, ponte delle)

|Torna all'indice della home page| |Torna all'indice "... et cetera"|
 
Torna all'indice alfabetico dei luoghi
  
 
La fondamenta delle Òstreghe.
A San Moisè.
A San Moisè, ma anche a Santa Maria del Giglio: nel senso che il rio de l'Albero, che fa da confine tra le due contrade, divide anche la calle delle Òstreghe della quale, così, troviamo un segmento da una parte ed uno dall'altra del rio; un ponte, il ponte delle Òstreghe, scavalcando il rio, unisce le due parti.
  
Gli stemmi dei tre Provveditori che hanno fatto costruire il ponte delle Òstreghe.
  
Sulla chiave di volta del ponte sono scolpiti i tre stemmi dei Provveditori sotto i quali venne costruito il ponte, tra i quali riusciamo a distinguere quello della famiglia Dolfin.
L'origine del nome deve probabilmente imputarsi ad un luogo dove si vendevano ostriche.
Sul lato della fondamenta l'impresario Giovanni Gallo fece costruire nel 1815 un'arena teatrale che restò in funzione fino al 1820 per essere poi demolita nel 1823.
 
Il "sotopòrtego" delle Òstreghe.
  
Con esclusione dei tre stemmi scolpiti sul ponte, gli altri manufatti "decorativi" sono moderni e di nessun pregio: li segnaliamo solo per dovere di completezza.
All'interno del sotopòrtego sono stati collocati alcuni manufatti in terracotta.
  
     
Sopra e sotto le modestissime opere in terracotta fissate all'interno del "sotopòrtego" delle Òstreghe.
     
   
   
 
Il "sotopòrtego" delle Òstreghe visto dall'interno.
Curiosi sono anche i due moderni rilievi visibili sul rio: su un edificio una moderna interpretazione del Leone marciano in moleca che regge un libro sul quale sono incise le lettere «F» e «T»; su un altro fabbricato, occupato dall'albergo Bel Sito, si può notare un moderno stemma, sormontato da una corona di nobile cimata da cinque perle, contenuto in una cornice rettangolare dentellata: nello scudo una stella codata ascendente affiancata da due uguali teste barbute.
   
Un moderno leone con le iniziali «F» e «T» sul libro. Uno stemma con due curiose teste barbute ed una cometa.
   
Dalla fondamenta è visibile anche un artifizio realizzato sperimentalmente dall'ing. Eugenio Miozzi (1889-1979) il quale, dopo aver lavorato in Libia e per il Genio Civile in varie province, nel 1931 fu a capo della Direzione Lavori e Servizi Pubblici del Comune di Venezia.
Per quest'ultimo progettò e realizzò moltissime opere: ci limitiamo a ricordare solo il ponte automobilistico che collega Venezia alla Terraferma, il Piazzale Roma con l'autorimessa Sant'Andrea (chiamata poi Garage Comunale), il Rio Novo e due ponti sul Canal Grande (dell'Accademia e degli Scalzi). 
  Da sempre è stata riposta cura nella pulizia dei rii interni della città (ad essere sinceri, oggi molto meno) per evitare il progressivo accumulo di melma che potrebbe portare quasi ad un interramento degli stessi.
Il modo tradizionale per procedere è quello di mettere all'asciutto tratti del canale per quindi passare alla pulizia del fondale.
La parte da prosciugare viene delimitata da degli sbarramenti e successivamente con delle pompe si provvede allo svuotamento dall'acqua.
Queste dighe provvisorie possono essere realizzate con dei casseri di legno, riempiti di materiale solido, oppure piantando delle palancole metalliche.
   
Chiusura di un rio all'incrocio con un altro per permetterne lo svuotamento e la successiva pulizia (1955).
   
L'ing. Miozzi nel 1935 ideò un sistema permanente consistente in gargami con due scanalature verticali fissati alle estremità dei rii in modo che velocemente, all'occorrenza, si potevano prosciugare facendovi scorrere nelle scanalature delle paratoie metalliche e quindi svuotarli.
I gargami furono realizzati su pochi rii (come quelli di San Luca e de le Veste) ed anche in questo: è visibile infatti la coppia i gargami in prossimità del ponticello privato in ferro, uno sul lato della fondamenta, l'altro sul lato opposto.
  
Uno dei due gargami del rio de l'Albero visto dalla fondamenta delle Òstreghe con la bassa marea (a sinistra) e con la marea normale (a destra).
  
Torna all'indice alfabetico dei luoghi
 
|Torna all'indice della home page| |Torna all'indice "... et cetera"|

 
 
Disclaimer & Copyright
Pagina aggiornata il 11 aprile 2019