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A San Leonardo.
Prende questo nome una breve fondamenta ai piedi del ponte de le Guglie.
Se la pescarìa principale (luogo dove si vendeva, e si vende, pesce)
è sempre stata, almeno dal 1332, a Rialto, non dobbiamo dimenticare che
erano numerosi i luoghi dove si faceva commercio al minuto di pesce.
I compravendi pesce, ovvero i pescivendoli, erano piuttosto
numerosi: al cadere della Repubblica se ne contavano 158. I requisiti per
poter svolgere questa attività erano di essere pescatori di San Nicolò e
di Poveglia, di aver svolto l'attività di pescatore per almeno vent'anni
e di aver compiuto i cinquant'anni di età; si trattava di dare un
beneficio a quelle persone che avevano svolto quel mestiere faticoso per
tanto tempo e che ora, per l'età, non potevano più farlo.
Il santo protettore dei compravendi pesce era San Nicolò.
Oggi (2015) su questa fondamenta non si svolge più il mercato del pesce,
essendo adibita soprattutto allo scarico delle merci dalle barche da
trasporto. Tuttavia sul tratto iniziale della fondamenta di Cannaergio,
che costituisce la naturale prosecuzione di questa, stazionano
quotidianamente alcuni banchi per la vendita del pesce.
Lo scoperto alle spalle della fondamenta, oggi usato come ristorante
all'aperto, una volta ospitava uno dei non frequenti campi di bocce che
esistevano a Venezia.
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La
Pescarìa de Cannaregio. |
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