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Calle
Pezzana, a San Polo. |
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A San Polo.
Questa calle anticamente si chiamava Turlona, da una famiglia di mercanti
di lana, originaria di Bergamo, che risulta essere vissuta qui nel XVI
secolo.
Assunse questo nome sicuramente dopo il 1758.
Un Lorenzo Pezzana del fu «Z. B.» (presumibilmente Zuane
Battista, ovvero Giovannni Battista) il 26 febbraio 1724 more veneto
(corrispondente al nostro 1725) acquistò una «...casa in due soleri
in contrà de S. Polo da Antonio Ventura q. Iseppo».
Dalla descrizione della contrada di San Polo fatta nel 1740, risulta che
la casa era situata in questa calle.
Lorenzo Pezzana, appartenente ad una famiglia di mercanti di libri, possedeva altre case a Venezia, a San Basso, a San Moisè,
a San Silvestro ed a San Felice ed anche alcuni terreni a Mestre.
Nato nel 1679, dal suo matrimonio con Catterina Chechel era nato nel 1723
un figlio, Francesco, che si sarebbe sposato con Elisabetta Leblond,
figlia del console di Francia. Da questo matrimonio nacque il nipote
Lorenzo Pezzana. Questi, nel 1758, fece domanda per essere approvato come
cittadino originario.
In questa occasione, interrogati dall'Avogaria i testimoni perché dessero
informazioni e notizie circa la
famiglia Pezzana, questi dichiararono che da molto tempo i Pezzana
possedevano ed abitavano una casa in Calle Turlona, a San Polo (dunque,
nel 1758 questa calle si chiamava ancora Turlona), che commerciavano in
libri e stampe e che, per incroci di parentele, erano legati alla famiglia
patrizia Baglioni ed ai Businello che diedero alcuni cancellieri alla
Repubblica di Venezia.
Vincenzo Coronelli (1650-1718) nei suoi "Viaggi" cita i Pezzana
come commercianti in libri: «I Mercanti più cospicui, da' quali si
potrà provedere di Libri, sono i Baglioni, Combi, e Lanou, Pezzana, e l'Herz».
Non a caso, a fianco di Calle Pezzana si trovava lo Stabilimento Tipografico
Enciclopedico di Girolamo Tasso.
In calle Pezzana, al numero civico 2165, c'è il palazzo Sanudo con
affaccio sul rio di Ca' Bernardo. |