Alla Madonna dell'Orto.
Si tratta, come dimostra anche il moderno toponimo patriottico, di luoghi
novecenteschi, e precisamente creati negli anni Venti del XX secolo.
Ci troviamo nella parte settentrionale della città, delimitata dalla
laguna: zone in parte ancora incolte; e se Ludovico Ughi nella sua pianta
del 1729 vi disegna ordinati quanto improbabili giardini con aiole,
Bernardo e Gaetano Combatti nel 1848 impietosamente vi annotano qui «Terreno
per deposito di legname».
Aiole
bene ordinate nella pianta del 1729 di Ludovico Ughi.
Orti
e «Terreno per deposito di legname» nella pianta del 1848 di
Combatti.
Già alla fine dell'Ottocento il movimento solidaristico (che, ad esempio,
aveva visto la creazione delle Società Operaie di Mutuo Soccorso) per
mezzo del veneziano Luigi Luzzati (1841-1927) si concentrò sulla
problematica dell'abitazione: poter offrire a tutti case salubri ed
economiche.
Fu un'operazione che vide il Comune di Venezia, con l'appoggio della Cassa
di Risparmio, impegnato a costruire case di proprietà pubblica che venivano
assegnate a famiglie che ne avevano bisogno dietro il corrispettivo di un
affitto calmierato che andava ad alimentare un fondo capitale con il quale
si sarebbero potute costruire nuove abitazioni.
Questa esperienza pose le basi per la nascita nel 1914 degli Istituti
Autonomi per le Case Popolari.
La
lapide con cui l'Istituto Autonomo per le Case Popolari ricorda
la figura del sindaco Filippo Grimani.
Questo gruppo di case formò le strade che nel 1922 furono intitolate al
fiume Piave che aveva visto la decisiva battaglia conclusiva della seconda
Guerra Mondiale: erano state costruite anche sotto la spinta del conte
Filippo Grimani (1850-1921), per quasi 25 anni sindaco di Venezia e senatore
del Regno per tre legislature, come ricorda una lapide commemorativa
collocata all'ingresso della calle larga.