Sabbiòn (calle, corte, sotopòrtego)

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La calle del Sabbiòn, a San Salvadòr.
A San Salvadòr.
Questi luoghi prendono il nome da una rivendita, o da un deposito, di sabbia che c'era una volta.
Abbiamo notizia di un certo «...Nicolò dal Sabion...» che il 26 gennaio 1554 more veneto (corrispondente al nostro 1555)  con i suoi fratelli intestò una casa ed una bottega che esisteva qui, a San Salvadòr, a sua madre Adriana, come pagamento dotale.
I sabbioneri (venditori, ma anche trasportatori, di sabbia) avevano come santo patrono S. Andrea e la loro Scuola (o confraternita) si riuniva per devozione nella chiesa di S. Giovanni in Bragora. La loro Scuola venne soppressa nel 1773.
   
Simbolo mercantile in calle del Sabbiòn.
 
I sabbioneri non trasportavano solamente sabbia per i lavori edilizi , ma anche la zavorra per le navi.
Su uno dei due pilastri angolari che conducono a questa calle, quello di sinistra, sul lato che interessa la calle, è visibile un simbolo mercantile costituito da due sigle «Z B» e «P B», una croce di Lorena ed una stella: lo stesso simbolo è ripetuto sul lato del pilastro che prospetta la calle degli Stagneri o della Fava; l'altro pilastro angolare (a destra) reca invece uno stemma della famiglia Lin (sempre rivolto verso la calle degli Stagneri o della Fava).
  
La corte del Sabbiòn, a San Salvadòr: a sinistra il "sotopòrtego".
  
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Pagina aggiornata il 8 giugno 2020