Sbiaca (calle, ponte della)

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  Al Malcanton.
Questa calle prende il nome da una bottega di biacca (in dialetto sbiaca) che risulta esistente nel 1713: «...sbiacaria propria di Zuane Martinelli, tenuta per uso di negozio di sbiaca».
   
 
   
  La biacca ebbe un grande uso in tutta Europa tra i pittori fino a poco prima della metà dell'Ottocento, quando cominciò ad essere soppiantata dal bianco di zinco: fino ad allora era stato il bianco più usato in pittura; Tiziano Vecellio (1480/5-1576) usò esclusivamente, con molta abilità, questo bianco.
A Venezia erano numerosi i negozi e le fabbriche di biacca. Per secoli Venezia ne fu la maggiore produttrice in Europa, assieme all'Olanda: la sua biacca era tanto famosa da fare sì che questo colore fosse noto anche come bianco veneziano, o bianco di Venezia.
L'area dove si trova questa calle è stata fortemente modificata dai pesanti interventi urbanistici intervenuti a partire dal terzo decennio del XX secolo, anche con lo scavo del rio Novo che ha sventrato questa parte della città.
Così all'originaria calle della sbiaca, si è aggiunto un ponte della sbiaca che unisce, sul rio Novo, questa calle con la calle dei Ragusei.
  
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Pagina aggiornata il 2 novembre 2014