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La
corte de le Scale ai Frari. |
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Ai Frari.
Giuseppe Tassini (1827-1899) scriveva che questi luoghi prendono il nome da «...alcune
scale semiscoperte, che alcuni anni fa ancora esistevano, e che mettevano
in misere casucce».
Può darsi che Tassini si ricordasse di un numero maggiore di scale,
perché due scale esistono ancora oggi in questa corte; oppure le due
scale che oggi vediamo senza copertura una volta fossero
parzialmente coperte.
In questa corte nel XV secolo abitava una Franceschina, moglie di un
Giovanni, merciaio.
La donna ritornava a casa nella notte della vigilia della festa di Santa
Lucia quando sul ponte di San Pantalon venne aggredita da tre giovinastri:
si trattava di un Cristoforo, merciaio originario di Arbe che abitava a
San Pantalon, di Giovanni Magno, figlio di Marco, barbiere di Sant'Aponal
e di un Francesco, figlio di Pietro, calderaio.
La donna riuscì ad evitare la violenza mentre i tre aggressori il 14
gennaio 1418 furono condannati alla frusta ed alla prigione. Venne
condannato a tre mesi di prigione anche un Cristoforo scaletèr
(venditore di biscotti e dolci) che aveva complottato ed organizzato
l'aggressione.
Sopra il sotopòrtego che immette nella corte de le Scale è
murato uno stemma della famiglia Bernardo (XV secolo).
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Lo
stemma Bernardo sopra il "sotopòrtego" che immette
alla corte de le Scale. |
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