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Una
vecchia fotografia della fondamenta delle Scuole, quando questa era
di pertinenza del complesso edilizio (da notare i due cancelli che
la chiudono). La foto è anteriore al periodo fascista: manca
infatti il fascio littorio che comparirà in seguito. |
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A San Samuele.
Questi toponimi sono di recente istituzione, risalendo alla fine
dell'Ottocento quando qui venne costruito un fabbricato ad uso scolastico
dopo che nel 1894 era stato demolito il vecchio Teatro
di San Samuele.
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Il
progetto relativo al piano terra del complesso delle scuole,
laddove sorgeva il Teatro di San Samuele. |
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Il complesso, inaugurato nel 1895 dal Sindaco Filippo Grimani (1850-1921) ospitava le scuole comunali maschili e femminili. Nel corso dei
lavori fu anche costruito un ponte sul rio del Duca in previsione del
traffico pedonale che si sarebbe generato all'inizio ed al termine delle
lezioni: gli ingressi (e le uscite) erano rigorosamente separati ed
avvenivano per i maschi in corte del Duca (a sinistra del disegno) e per le
femmine sulla fondamenta sul rio (in basso) e sulla corte della Vida (a
destra).
La scuola aveva undici aule per la sezione maschile e sette per quella
femminile, oltre naturalmente agli spazi per la ginnastica, la refezione,
gli uffici, la direzione ed i servizi tra i quali è da segnalare un
innovativo, per l'epoca, e costoso sistema di riscaldamento a vapore della
ditta Edoardo Lehmann di Milano che era stato impiegato con soddisfazione
in scuole milanesi e nell'Ospedale Civile di Venezia.
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L'altro
lato della fondamenta oggi, dove una volta c'era la sezione
maschile. |
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Anche i banchi, l'arredamento ed il materiale didattico erano quanto di
meglio si potesse trovare all'epoca.
Questa scuola, assieme alla Gasparo Gozzi, fu prescelta per rappresentare il
Comune di Venezia all'Esposizione di Parigi del 1900.
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All'imboccatura
del "sotopòrtego, lo stemma del Comune (a sinistra) ed un
fascio littorio malamente scalpellato (a destra). |
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Il piano terra dell'edificio è separato da un sotopòrtego che
consente la viabilità pedonale tra San Samuele e Santo Stefano/San Vidal e
che di fatto costituisce un ulteriore elemento di separazione fra i due
corpi scolastici, maschile e femminile.
Ai lati dell'ingresso al sotopòrtego sono collocate due moderne
pàtere, a sinistra quella con lo stemma del Comune (il leone in molèca),
a destra con il fascio littorio che, sebbene scalpellato dopo il ventennio
fascista, risulta ancora identificabile.
Nel 1935 la scuola, per decreto prefettizio, venne intitolata ad Angelo
Scarsellini (1823-1852), uno dei martiri di Belfiore.
Nel 1955 la scuola fu ampliata sopraelevandola di un piano.
Successivamente è divenuta Scuola Media Dante Alighieri e poi Istituto
Comprensivo Dante Alighieri. |