In Bacino Orseolo.
Sebbene questi luoghi abbiano visto agli inizi del Novecento profonde
trasformazioni urbanistiche ed edilizie, sono rimaste le tracce di questa
corte che, tramite una breve calle (chiamata in questo caso ramo) e due sotopòrteghi,
unisce la Frezzarìa alla fondamenta Orseolo.
Il
"sotopòrtego" del Spiròn d'oro dal lato
dell'omonima corte: in fondo il breve ramo e in fondo l'altro "sotopòrtego"
che unisce alla Frezzarìa.
La
vera da pozzo in corte del Spiròn d'oro.
Negli
antichi catasti, troviamo citato questo luogo come «...sotoportego e
corte del Spiron...», ove "spiròn" sta per sperone.
Nel Cinquecento esisteva infatti in Frezzarìa una bottega da spezièr
all'insegna dello "Sperone": sappiamo che nel 1582 «...Zaneta
Venier relita del q. clarissimo m. Renier Zancarol...» aveva
denunciato ai Savi alle Decime di possedere in Frezzarìa una bottega che
aveva dato in affitto ad un certo «...Zuan Franco di Bianchi spicier
[ovvero "speziere" - N. d. R.] al Spiron».
Probabilmente lo sperone dell'insegna di questa bottega era dorato, tanto
è vero che ottant'anni dopo, il 25 maggio 1661, un tale Domenego de Brolo
trascrisse a proprio favore la proprietà di una casa «...in contrà
di S. Moisè, in Frezzeria, in Corte del Spiron d'oro...» che aveva
acquistato da certo Piero Cigaloto.
Nella corte dello Spiròn d'oro è collocata una vera da pozzo che reca su
due facce il disegno di un'anfora, ad indicare la potabilità dell'acqua
che vi si poteva attingere, ed uno stemma (scalpellato in periodo
napoleonico) del provveditore che lo aveva istituito.
Due
mensole a testa di leone sotto una finestra neogotica in corte
del Spiròn d'oro.
Le due mensole a forma di testa di leone che si possono scorgere sotto una finestra in prossimità di uno degli
ingressi al sotopòrtego fanno parte del rifacimento ottocentesco
in stile neogotico di quello che una volta era palazzo Tron.
Una targa infissa sul lato dell'edificio opposto che prospetta sulla corte (altra
targa analoga si trova sulla facciata d'acqua) ricorda invece la
proprietà di quel fabbricato.
Una
targa indica la proprietà di uno stabile che prospetta sulla
corte del Spiròn d'oro.