Storto (ponte)

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Un ponte storto inciso da Jacopo de' Barbari nella sua "Veduta di Venezia a volo d'uccello" (1500): due passerelle oblique rispetto al rio si incontrano al centro del canale formando un angolo ottuso. 
A Venezia sono numerosi i ponti "storti" e poco meno di una decina i luoghi che portano questo nome.
 
 
Come è noto, Venezia è composta dall'unione di moltissime insule che avevano bisogno di essere collegate fra di loro.
Agli inizi ci si spostava da un'insula all'altra in barca. Non era concepito un modo diverso di spostarsi se non con la barca.
Con il successivo urbanizzarsi delle insule si cominciò a sentire l'esigenza di unificare gli insediamenti con delle zattere oppure con delle barche accostate, specie nei rii più stretti.
Più tardi si pensò di utilizzare delle passerelle di legno che presto diventarono permanenti, con dei pali conficcati in mezzo al canale. Poi si cominciarono a costruire dei veri e propri ponti in legno, a volte levatoi per consentire il passaggio delle imbarcazioni più grosse.
I primi ponti in pietra risalgono sicuramente alla seconda metà del XII secolo: furono il ponte della Canonica ed il ponte di San Provolo. Vennero fatti in pietra non per un motivo funzionale, ma solo per rendere più solenne la processione del Doge nel giorno di Pasqua quando, da San Marco, si portava alla chiesa di San Zaccaria.
Il ponte di Rialto rimase in legno fino a quando venne realizzato quello attuale in pietra, nel 1591.
Attualmente a Venezia ci sono, tra pubblici e privati, 417 ponti, compreso l'ultimo realizzato, il ponte della Costituzione (meglio noto con il nome dell'architetto spagnolo che lo progettò, Calatrava).
Ogni insula aveva la propria viabilità pedonale, il proprio tessuto urbanistico; cosicché quando si decideva di costruire un ponte per collegarla ad un'insula vicina, non sempre un affaccio, una rivetta, trovavano corrispondenza sull'altro lato del canale. Ecco quindi che a volte il ponte non veniva costruito ortogonalmente al rio sottostante, ma obliquo per raggiungere la riva opposta.
Per questo motivo, questi ponti obliqui, un po' di traverso sul canale, sono detti ponti storti.
  
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Pagina aggiornata il 17 gennaio 2015