Zucaro (calle, corte, sotopòrtego)

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 La corte del Zucàro vista dal rio di Malpaga.
A San Barnaba.
I veneziani furono dei grandi consumatori di zucchero (in dialetto "zucàro") che importavano dall'isola di Candia (oggidì Creta) dove tenevano piantagioni e fabbriche per la sua lavorazione.
Proprio da Candia deriva il nome dello zucchero "candito".
Ovviamente da Candia lo zucchero arrivava a Venezia per mare e sottostava ad un un dazio del 5% stabilito da una legge del 13 agosto 1334.
Non veniva solo spedito nelle varie città europee, ma grandi scorte si conservavano in magazzini della città, e proprio qui, in questa corte alla quale si accede attraverso un sotopòrtego (sottoportico), esisteva uno di tali depositi.
Ci lasciamo eccezionalmente abbandonare ad un affettuoso ricordo privato, quello di una persona che abitava, in prossimità del sotopòrtego, nella calle che conduce alla corte: professoressa di matematica e cronometrista di atletica leggera alle Olimpiadi di Roma del 1960.
  
La corte del Zucàro.
  
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Pagina aggiornata il 25 maggio 2020