E' reato introdurre nei confini
dello Stato, acquistare, detenere o mettere in circolazione francobolli
contraffatti, anche non in corso, ma che hanno avuto corso legale,
emessi sia dallo Stato italiano che da Stati esteri.
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Questa
falsificazione del francobollo prioritario da € 0,62 recante il
millesimo 2002 venne prodotta probabilmente nel 2002-2003, quando la
tariffa per un invio normalizzato di primo porto per l'interno con il
servizio prioritario era fissata in € 0,62. Dal primo gennaio 2004 tale
tariffa venne diminuita a € 0,60, comportando l'emissione di un
francobollo di questo importo. |
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Prioritario € 0,62.
Sassone n. 2596
Unificato n. 2633
Cei n. 2636
Bolaffi (numerazione 2002) n. 2724
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Falso.
Sassone n. --
Unificato n. --
Cei n. --
Bolaffi (numerazione 2002) n. -- |
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Lettera
per l'interno di primo porto (fino a 20 grammi) spedita da Padova per
Vicenza il 2 luglio 2004 utilizzando una falsificazione del
francobollo da € 0,62. (Da
"L'Informazione del Collezionista" n. 43 di gennaio-febbraio
2005) |
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Questo francobollo di posta
prioritaria venne emesso il 2 gennaio 2002 con il valore espresso
esclusivamente nella nuova valuta (l'Euro) che era stata introdotta il 1°
gennaio di quell'anno.
All'epoca dell'emissione il francobollo assolveva alla tariffa di un invio
per posta prioritaria di primo porto per l'interno.
Questo francobollo venne stampato su carta autoadesiva combinando
inizialmente tre differenti metodi di stampa consentiti dalla stessa
macchina, la Gallus
R200: la tecnica serigrafica, quella tipografica ed infine quella
flessografica.
I francobolli vennero prodotti inizialmente in fogli di 28 pezzi ed anche in carnet
contenenti 4 valori. La carta autoadesiva era patinata, bianca, non fluorescente
e l'adesivo era protetto da un supporto siliconato. I francobolli,
accoppiati alla rispettiva etichetta blu reflex con la scritta in negativo «postaprioritaria/Priority
Mail», erano separati sul foglio siliconato. I francobolli con
l'etichetta erano fustellati ed una fustellatura separava l'etichetta dal
francobollo. Una volta staccati il francobollo e l'etichetta, la
fustellatura ondulata voleva imitare una dentellatura di passo 11.
Un'altra fustellatura lineare a tratteggio (a "percé en lignes") interessava il supporto
siliconato e consentiva, al momento della vendita, di staccare l'accoppiata
francobollo/etichetta mantenendola con la protezione siliconata.
Non si è in grado di dire approssimativamente quando apparve la
falsificazione
di questo francobollo.
A quanto ci risulta esiste sicuramente usato a Padova il 2 luglio 2004 su
una busta diretta a Vicenza, quando però (sembra) il falsario sarebbe già
stato arrestato nel napoletano. Attorno a quegli anni ne venne recuperato
dai Carabinieri anche un certo quantitativo abbandonato in un fossato presso
Praglia (PD).
Una delle maggiori difficoltà che dovettero affrontare i falsari fu quella
di imitare la vernice interferenziale, una vernice di sicurezza la cui
produzione è piuttosto complessa e quindi anche molto costosa. Questa
vernice si presenta trasparente, praticamente incolore, e consente di vedere la stampa sottostante. Diventa visibile osservata sotto una
particolare angolatura ed allora si presenta con riflessi intensi che
possono variare dall'oro all'argento, ma anche di altri colori, secondo la
sua composizione.
Nei francobolli di posta prioritaria la vernice interferenziale venne
applicata a forma di disco circolare sopra il sigillo centrale contenente la
«P» e dà una risposta dorata alla luce (quando osservata con la
giusta angolazione). |
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Francobollo
originale: il disco di vernice interferenziale di sicurezza sopra il
sigillo con la «P». |
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Imitazione:
manca la vernice interferenziale di sicurezza sopra il sigillo centrale. |
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Una
prima differenza che si può subito notare, anche ad occhio nudo, è la
mancanza della stampa della vernice interferenziale sulle imitazioni.
I falsari, non disponendo di questa particolarissima vernice, cercarono di
ovviare all'inconveniente stampando l'oro della cornice anche sotto il
nero del sigillo con la «P».
Già a luce radente si intravede qualche tenue luccichio dovuto alla
stampa dell'oro, come mostrato nell'immagine qui sopra. Poi, con un
piccolo ingrandimento (sotto), si nota come il colore oro della cornice sia stato
stampato retinato anche al centro. |
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Francobollo
originale: particolare della vernice interferenziale sopra il sigillo. E'
evidente che la vernice interferenziale è cosa assolutamente
diversa dalla vernice dorata usata per la cornice. |
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Imitazione:
particolare del sigillo. Manca la vernice interferenziale di sicurezza. Si
notano sotto il nero del sigillo alcuni tratti di vernice dorata (la stessa
della cornice) per cercare di imitare quella interferenziale. |
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Un
altro elemento che consente di riconoscere velocemente questa imitazione
è dato dalla "dentellatura". Si usa impropriamente il termine
dentellatura, in quanto la vera dentellatura è il risultato della
separazione dei francobolli lungo la linea di perforazione. In questo caso
i francobolli non erano stati perforati in quanto erano stampati singolarmente
sul foglio che riceveva la fustellatura per permettere il distacco della
carta adesiva eccedente. In questo modo l'accoppiata francobollo/etichetta blu di posta prioritaria non aveva carta attorno ma erano
aderenti al foglio protettivo siliconato. Questa fustellatura ondulata, ad
imitazione di una dentellatura di passo 11, era poi presente anche tra
francobollo ed etichetta per permetterne la separazione al fine di un più
adeguato posizionamento di quest'ultima sulla busta.
Nell'imitazione questa fustellatura ha una ondulazione nettamente
differente: è meno profonda, quasi più piatta, gli angoli sono risolti
in maniera diversa dagli originali, dove invece l'angolo è simmetrico
rispetto ai lati adiacenti, ed il passo è più vicino a 10. |
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La
pseudo-dentellatura (fustellatura) di un francobollo originale:
l'ondulazione è più profonda e l'angolo risulta simmetrico. |
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La
fustellatura dell'imitazione: l'ondulazione è meno profonda, più
appiattita e l'angolo risulta di disegno asimmetrico. |
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I
falsari non furono in grado di utilizzare le varie tecniche di stampa
combinate tra loro come era avvenuto per i francobolli originali. Così si
dovettero accontentare di ricorrere alla più economica e semplice stampa
offset per produrre le falsificazioni, facilmente riconoscibile se
confrontata con gli originali. |
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E'
ben riconoscibile la stampa serigrafica in questo particolare del
francobollo originale. |
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Lo
stesso particolare come è stato stampato nell'imitazione: è
evidente la stampa diversa. |
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Qui
sotto mostriamo qualche altro dettaglio che mostra alcune differenze nella
stampa del francobollo originale (sempre a sinistra) dall'imitazione
(sempre a destra).
Vediamo il simbolo dell'Euro che, nell'originale, è stampato
tipograficamente. |
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Originale:
il simbolo dell'Euro mostra tutte le caratteristiche della stampa
tipografica. |
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Falso:
la stampa del simbolo dell'Euro appare piatta, caratteristica tipica
della stampa offset. |
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Ritroviamo
le stesse diverse caratteristiche di stampa anche nelle linee tratteggiate
in nero sulla cornice dorata del francobollo.
Il particolare si riferisce al tratteggio in alto a destra della cifra «2»
dell'indicazione del valore «€ 0,62». Mostra i primi due trattini
orizzontali e l'inizio di quello verticale che prosegue lungo la cornice
destra del francobollo.
Oltre alle differenti caratteristiche della stampa si può notare come i
piccoli rettangolini che formano la linea tratteggiata siano più sottili
e distanziati nella falsificazione e più grossi e ravvicinati nell'originale. |
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Originale:
caratteristiche tipiche della stampa tipografica; inoltre i trattini sono più
grossi e ravvicinati. |
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Falso:
mancano le caratteristiche tipiche della stampa tipografica; inoltre
i
trattini sono più sottili e distanziati. |
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Anche
nelle scritte "in ditta" sul bordo inferiore del francobollo («I.P.Z.S.
- ROMA - 2002») possiamo notare delle differenze.
Sotto è mostrato un dettaglio relativo al millesimo 2002: nell'originale
i caratteri sono più grossi, le cifre quasi si toccano; nell'imitazione i
caratteri sono più sottili, le cifre più distanziate e presentano
qualche diversità anche nel disegno.
Inutile aggiungere che si vedono subito anche le caratteristiche diverse
del metodo di stampa usato. |
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Originale:
caratteristiche tipiche della stampa tipografica; inoltre le cifre sono più grasse e
ravvicinate. |
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Falso:
caratteristiche tipiche della stampa offset; inoltre le cifre sono più sottili e
distanziate. |
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Naturalmente
è stata falsificata anche l'etichetta stampata in blu reflex con la
scritta in negativo «postaprioritaria/Priority Mail».
Qui presentiamo un dettaglio della lettera «r» di «postaprioritaria»
sulla prima riga.
Nell'originale si vede molto bene la stampa tipografica con
l'accumulo di inchiostro verso i bordi dell'area stampata. Inoltre i bordi
tra il blu ed il bianco (non stampato) sono ben netti. Nell'imitazione la
stampa è piatta ed i bordi sono frastagliati (caratteristiche tipiche
della stampa in offset). |
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Originale:
caratteristica tipica della stampa tipografica è l'accumulo di colore ai
bordi dell'area stampata. |
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Falso:
caratteristica tipica della stampa offset è il bordo frastagliato
dell'area stampata. |
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Le
falsificazioni furono stampate, come i francobolli originali, in fogli
completati della scritta marginale che appariva su una sottile fettuccia
di carta sul lato destro. |
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La
falsificazione venne stampata, come i francobolli originali, in fogli di
28 pezzi isolati accompagnati dall'etichetta blu con la scritta in
negativo bilingue «postaprioritaria/Priority
Mail»; sul lato destro del foglio una fettuccia di carta riportava la
scritta marginale stampata in blu «IL FOGLIO DI VENTOTTO FRANCOBOLLI VALE
€ 17,26».
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Lettera
di primo porto (fino a grammi 20) per l'Europa (Danimarca)
affrancata per € 0,65 utilizzando una falsificazione del
francobollo prioritario da € 0,62 accompagnata da un
francobollo (autentico) della serie "La donna
nell'arte" da € 0,03 per completare l'importo.
Nonostante la lettera sia realmente viaggiata con tale
affrancatura, si tratta di un invio di carattere
filatelico. |
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