Come impostare una collezione da esposizione?

Sezione generale dove confrontarsi, progettare e discutere sulle collezioni da expo
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Paolo72
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Come impostare una collezione da esposizione?

Messaggio da Paolo72 »

Ciao a tutti. Sono Paolo e scrivo da Imperia.
Colleziono Italia Repubblica nuovo (dal 1955 ad oggi) e usato (dal 1946 ad oggi), Regno Unito nuovo (Regno di Elisabetta II) ed infine Storia Postale (carte, colori, tipi, varietà, usi postali) del 15 cent. e del 30 cent. Lombardo-Veneto prima emissione.
Relativamente a quest'ultima collezione di Storia Postale vorrei si da subito impostare una presentazione da esposizione. Ho letto i regolamenti generale e particolare di storia postale della Federazione. Permangono alcuni dubbi:
1) Il formato dei fogli da esposizione deve essere necessariamente A4 (con qualche mm di tolleranza) oppure si possono usare, per esempio, fogli di formato più grande come i Trento della Marini, cosa che faccio abitualmente per montare nei classificatori a 22 anelli la collezione del Regno Unito stampando con stampante A3 e poi applicando le taschine trasparenti della Zeus, preventivamente tagliate di misura, con questi risultati:

http://s176.photobucket.com/albums/w171 ... nt=UK1.jpg
UK1.jpg

http://s176.photobucket.com/albums/w171 ... nt=UK2.jpg
UK2.jpg

http://s176.photobucket.com/albums/w171 ... nt=UK3.jpg
UK3.jpg

http://s176.photobucket.com/albums/w171 ... nt=UK4.jpg
UK4.jpg

http://s176.photobucket.com/albums/w171 ... nt=UK5.jpg
UK5.jpg


2) Occorre o è soltanto consigliabile usare, oltre all'italiano, la lingua inglese nelle didascalie?
3) Da quanti fogli è composta una collezione da esposizione?
4) Come fare "praticamente" per iniziare l'iter espositivo quando ho assemblato una collezione completa?
Grazie a tutti anticipatamente per le risposte CIAO
PAOLO
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cirneco giuseppe
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da cirneco giuseppe »

Ciao Paolo,
ne abbiamo parlato nel Forum.
Se fai una ricerca dovresti trovare qualcosa.
Ma intanto vedo di darti qualche risposta facile e veloce.
1) Il formato dei fogli da esposizione deve essere necessariamente A4

Gli espositori misurano 1m x 1m ed i fogli debbono stare in questo spazio senza sovrapporsi.
Non è necessario che siano tutti o in parte A4, l'importante è che stiano nell'espositore senza sovrapporsi.
Un nostro amico ha addirittura usato un foglione da 1 mq su cui mostrare la collezione, altri hanno usato tutti fogli A5.
Io per la mia collezione Un Quadro (12 fogli) ho usato 10 A4 ed un A5.
quadro.jpg

2) Occorre o è soltanto consigliabile usare, oltre all'italiano, la lingua inglese nelle didascalie?

Per le esposizioni nazionali non è importante che le didascalie siano non in italiano, ma è meglio che siano in italiano, per le esposizioni internazionali è obbligatorio che siano in una fra queste lingue: inglese, francese, tedesco.
3) Da quanti fogli è composta una collezione da esposizione?

Minimo 12 per le Un Quadro.
Minimo 60 e massimo 120 per le altre.
4) Come fare "praticamente" per iniziare l'iter espositivo quando ho assemblato una collezione completa?

Ci si iscrive ad un Circolo Filatelico e si concorre con esso iscrivendosi ad una Esposizione Cadetti. Se si realizza un certo punteggio minimo si è ammessi in Finale Cadetti. Dopodichè, realizzando un'altro punteggio minimo, si è ammessi a chiedere di poter partecipare ad una Nazionale ed infine, sempre che si sia realizzato un punteggio minimo richiesto, si può chiedere e sperare di partecipare ad una internazionale.

Questo a grandi linee.

Ciao: Ciao:
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..... pino .....Immagine
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1

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E' saggio sognare ma da stolti illudersi.

cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
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Andrea61
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Andrea61 »

Paolo72 ha scritto:Ciao a tutti. Sono Paolo e scrivo da Imperia.
Colleziono Italia Repubblica nuovo (dal 1955 ad oggi) e usato (dal 1946 ad oggi), Regno Unito nuovo (Regno di Elisabetta II) ed infine Storia Postale (carte, colori, tipi, varietà, usi postali) del 15 cent. e del 30 cent. Lombardo-Veneto prima emissione.

Le specializzazioni colorate in rosso non sono storia postale

Relativamente a quest'ultima collezione di Storia Postale vorrei si da subito impostare una presentazione da esposizione. Ho letto i regolamenti generale e particolare di storia postale della Federazione. Permangono alcuni dubbi:

1) Il formato dei fogli da esposizione deve essere necessariamente A4

No, si hanno dei quadri di 1 mq a disposizione che possono essere riempiti come meglio si crede. La soluzione più comunemente adottata e quella dei 12 fogli A4, ma non è una scelta obbligata.



2) Occorre o è soltanto consigliabile usare, oltre all'italiano, la lingua inglese nelle didascalie?

Nelle esposizioni in Italia è meglio usare l'italiano. Nelle esposizioni internazionali bisogna usare una delle lingue ufficiali della FIP (inglese e francese di sicuro). In ogni caso MAI fare la didascalia doppia bilingue, occupa troppo spazio.


3) Da quanti fogli è composta una collezione da esposizione?

Da 6 a 10 quadri quelle in Italia (da 72 a 120 fogli A4)


4) Come fare "praticamente" per iniziare l'iter espositivo quando ho assemblato una collezione completa?

Bisogna appartenere ad una società federata, fare domanda e... sperare di essere ammessi!
Andrea

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Andrea61
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Andrea61 »

Anticipato da Pino, ma...... non credo sia necessrio partecipare al campionato cadetti. Si può chiedere di partecipare ad un'Esposizione di Qualificazione anche se si è del tutto esordienti (credo)
Andrea

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torinesearoma
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da torinesearoma »

Andrea61 ha scritto:Anticipato da Pino, ma...... non credo sia necessrio partecipare al campionato cadetti. Si può chiedere di partecipare ad un'Esposizione di Qualificazione anche se si è del tutto esordienti (credo)


Si ci sono due strade
- la partecipazione al Campionato Cadetti il che prevede di iscriversi ad una delle semifinali e, se alla semifinali si ottiene il punteggio minimo previsto (75 punti se non si è in una squadra, ma se si fa parte della una squadra di un circolo la soglia è più bassa, 60 punti) si passa alla Finale. Se in finale Cadetti si ottengono 75 punti o più, si ottiene il lasciapassare per esporre in una Esposizione Nazionale
- la partecipazione ad una Esposizione di Qualificazione (EQ); se si ottengono 75 punti si ottiene il lasciapassare per esporre in una Esposizione Nazionale.
In entrambi i casi è necessario essere socio di un circolo aderente alla Federazione fra le Società Filateliche, come ti è già stato detto.

Per ora all'orizzonte non ci sono ancora né la prossima edizione del Campionato Cadetti né nuove EQ, perché il 2009 sarà all'insegna della Esposizione Internazionale Italia 2009. Non appena verranno programmati saranno comunicati sul sito della federazione www.fsfi.it e su Qui Filatelia.

Prima di pensare di esporre a concorso, è opportuno però vedere molte altre collezioni e sentire il parere di qualche collezionista più esperto e/o giurato, in modo da avere un primo parere per esordire al meglio.
Per quanto riguarda l'argomento della tua raccolta, tu scrivi
Storia Postale (carte, colori, tipi, varietà, usi postali) del 15 cent. e del 30 cent. Lombardo-Veneto prima emissione.

In realtà solo l'ultimo punto "Usi postali" è propriamente Storia Postale, gli altri aspetto riguardano una collezione di "Filatelia tradizionale", che è un'altra classe espositiva.

In bocca al lupo per la tua avventura espositiva.
Ciao: Ciao:
Paolo
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Paolo72
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Paolo72 »

Giuseppe, Andrea e torinesearoma VI RINGRAZIO MOLTISSIMO. :clap: :clap: :clap: Siete stati chiarissimi e gentilissimi. Soltanto una cosa ancora. Secondo voi un piano della collezione di questo stampo rientra nel campo della Storia Postale o della Filatelia Tradizionale?

"IL 15 CENTESIMI E IL 30 CENTESIMI DELLA PRIMA EMISSIONE"

1 - IL REGNO LOMBARDO-VENETO
1.1 - Note storiche
1.2 - Carta del Regno Lombardo-Veneto

2 - I VALORI DELLA PRIMA EMISSIONE DEL 1850-1857
2.1 - Caratteristiche generali della prima emissione
2.2 - Tariffe postali dal 1850 al 1858

3 - IL VALORE DA 15 CENTESIMI CARTA A MANO
3.1 - Caratteristiche del 15 centesimi tipo I, tipo II e tipo III
3.2 - Usi postali del 15 centesimi carta a mano tipo I
3.3 - Usi postali del 15 centesimi carta a mano tipo II
3.4 - Usi postali del 15 centesimi carta a mano tipo III

4 - IL VALORE DA 30 CENTESIMI CARTA A MANO
4.1 - Caratteristiche del 30 centesimi tipo I e tipo II
4.2 - Gli usi postali del 30 centesimi carta a mano tipo I
4.3 - Gli usi postali del 30 centesimi carta a mano tipo II

5 - IL VALORE DA 15 CENTESIMI CARTA A COSTE VERTICALI
5.1 - Caratteristiche del 15 centesimi tipo I e tipo II
5.2 - Gli usi postali del 15 centesimi carta a coste verticali tipo I
5.3 - Gli usi postali del 15 centesimi carta a coste verticali tipo II

6 - IL VALORE DA 30 CENTESIMI CARTA A COSTE VERTICALI
6.1 - Caratteristiche del 30 centesimi tipo I
6.2 - Gli usi postali del 30 centesimi carta a coste verticali

7 - IL VALORE DA 15 CENTESIMI CARTA A MACCHINA
7.1 - Caratteristiche del 15 centesimi tipo III
7.2 - Gli usi postali del 15 centesimi carta a macchina

8 - IL VALORE DA 30 CENTESIMI CARTA A MACCHINA
8.1 - Caratteristiche del 30 centesimi tipo II
8.2 - Gli usi postali del 30 centesimi carta a macchina

Grazie ancora a tutti voi. PAOLO Ciao: Ciao: Ciao:
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Andrea61
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Andrea61 »

Paolo, ti faccio una domanda:

ci sono differenze tra gli usi postali del 15 centesimi carta a mano e del 15 centesimi carta a macchina?

La risposta è evidentemente no: è palese che gli usi sono medesimi.

Allora dal punto di vista storico-postale, che senso ha separare gli uni dagli altri se non c'è differenza?

Inoltre tutto quanto è caratteristica tecnica di un francobollo NON fa parte della storia postale, ma è territorio della filatelia tradizionale. Quindi va benissimo, in una collezione tradizionale, distinguere tra i sottotipi dei francobolli usati in un'affrancatura (anzi, direi che è un obbligo) ma è assolutamente da evitare in una collezione storico-postale dove invece bisogna sottolineare tariffe, instradamenti e normative postali.

Io qualche anno fa esponevo una collezione di storia postale sugli usi della Definitiva del 1863 e mai in tutta la collezione ho distinto--nelle descrizioni dei pezzi--tra le tirature di Londra e quelle di Torino. Perfino, non ho mai indicato a quale sottotipo appartenessero i ferri di cavallo su busta che avevo.

Analogamente, in una collezione tradizionale (e l'impianto della tua è assolutamente tradizionale) va benissimo inserire francobolli su busta, ma a quel punto non è tanto producente indicare tariffe o altri dettagli di valenza storico-postale.

E', diciamo, una scelta di campo: o ti poni come obiettivo quello di illustrare il catalogo, e allora fai vedere le nuances, le filigrane, i cliches difettosi e quant'altro, oppure ti poni l'obiettivo di far vedere a cosa i francobolli servivano e come venivano usati nell'organizzazione del servizio postale, ma a quel punto le loro caratteristiche tecniche divengono irrilevanti.

Spero di essere stato chiaro............
Andrea

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torinesearoma
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da torinesearoma »

Nulla da aggiungere alla chiara spiegazione di Andrea!
Paolo
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ameis33
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da ameis33 »

Una cosa però non capisco.

Supponiamo che voglia fare una collezione che tratti vita morte e miracoli di una data emissione.
Mi piacerebbe mettere in collezione la genesi del francobollo, quindi bozzetti, saggi, ecc. il decreto di emissione. Quindi passerei ad analizzare il francobollo in tutte le sue varianti, tipi, sottotipi, ecc.
E fin qui siamo in filatelia tradizionale. Se il francobollo è stato oggetto di falsificazioni, anche queste mi parrebbe giusto inserirle, sia che siano state fatte per frodare le poste, sia che siano state fatte per frodare il collezionista, perchè tutto sommato, anche queste rientrano bene o male nell'ambito filatelico, magari senza dare particolare enfasi a quest'ultimo aspetto.
Poi mi piacerebbe illustrare gli usi postali del francobollo. Quindi tariffe postali, instradamenti e trattati nel periodo d'utilizzo della serie, visti alla luce della serie in oggetto ovviamente.

Una collezione del genere penso andrebbe esposta in filatelia tradizionale. Però la componente di storia postale che affiancherebbe questa collezione potrebbe essere significativa, specialmente se anzichè una singola serie si scelga di rappresentare un periodo più o meno lungo.

Come andrebbe impostata allora una collezione del genere? Posso capire che se è la storia postale che mi interessa allora è più che giusto non mettere in evidenza il francobollo. Il regolamento però mi sembra imponga una scelta abbastanza netta, o francobolli o storia postale, quando in realtà per il mio modo di vedere, le due cose sono due facce di una stessa medaglia, per cui starebbero benissimo in una collezione senza che necessariamente uno dei due aspetti debba prevalere sull'altro.
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Andrea61
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Andrea61 »

ameis33 ha scritto:Una collezione del genere penso andrebbe esposta in filatelia tradizionale. Però la componente di storia postale che affiancherebbe questa collezione potrebbe essere significativa, specialmente se anzichè una singola serie si scelga di rappresentare un periodo più o meno lungo.


La dicotomia filatelia tradizionale/storia postale è un'impostazione ab origine della filatelia che i regolamenti espositivi si limitano a rispecchiare.

I cataloghi specializzati di francobolli (prendi ad esempio il Sassone ASI) si limitano alle descrizioni tecniche ma non si curano degli aspetti storico-postali.

Invece esistono molti trattati storico-postali che non curano l'aspetto più propriamente filatelico.

E' vero che esistono tante e notevoli eccezioni di pubblicazioni in cui uno dei due aspetti non è del tutto assente (ad esempio il catalogo Vaccari o le pubblicazioni edite dalle Poste) ma sono ancora, per l'impostazione, minoritarie ed in controtendenza.

Bisogna tener presente anche il carattere conservatorista che caratterizza la filatelia: già il canone collezionistico storico-postale ha impiegato una trentina d'anni per farsi accettare a pieno titolo.
Andrea

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Giovanni Salvaderi
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Giovanni Salvaderi »

Ciao: posso fare una domanda a voi esperti, :OOO: allora la mia, ancora in altomare, che tratta il passaggio degli annulli, dai ducali ai sardo-italiani sulla IV in tutti gli Asi dal 59 al 63, come potrebbe essere considerata, visto che non credo che sia filatelia tradizionale, poichè non lavoro sulle tinte, anzi non le considero proprio se non in casi eccezionali, sè veramente rare, (su questo pregevole CB abbiamo il doppio cerchio a banderuola ducale etc.etc.) ma non è neanche storia postale credo, poichè non descrivo il singolo annullo nei suoi utilizzi nel tempo, bensì l'evoluzione tra uno e l'altro, mostrati su fb. o su frammento.
Penso che non me l'accetterebbero mai :cry: :cry: visti i rigidi criteri tra le classificazioni ove inserire tale esposizione, o sbaglio :mmm:
Eventualmente, secondo voi, dove andrebbe a finire :mmm: sarebbe difficile considerarla un'apertura, quindi pronta per essere una novità nei criteri d'esposizione, oppure, ora che ci penso sarebbe inserita in "marcofilia".
Mi manderebbero al diavolo :evil: (tanto la faccio lo stesso perchè m'intriga :-)) )
Ciao:
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Alex
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Alex »

Ciao Giovanni,
a mio avviso il tuo caso verrebbe fatto rientrare nella storia postale.
Successe anche a me con le targhette, quando esposi al campionato cadetti qualche anno fa.
Se non ricordo male un paragrafo del regolamento espositivo è dedicato alla marcofilia e dice che viene fatta rientrare nella storia postale.

Tieni conto che il mio è il parere di un inesperto, quindi prendilo con le pinze.

Ciao: Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

STAFF

Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.

Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
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Giovanni Salvaderi
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Giovanni Salvaderi »

Grazie Alex,, è già molto ciò che mi dici :abb:
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Paolo72
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Paolo72 »

Grazie Andrea. Le tue delucidazioni sono state ancora una volta puntuali e precise. Ho capito perfettamente gli aspetti che le collezioni di filatelia tradizionale/di storia postale devono sviluppare (e quelli che non è necessario che sviluppino). Farò tesoro delle tue indicazioni e rifletterò un po' sul da farsi. Grazie ancora. Mi sei stato veramente di aiuto in questa fase iniziale. PAOLO ;-)
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torinesearoma
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da torinesearoma »

Giovanni Salvaderi ha scritto:Ciao: posso fare una domanda a voi esperti, :OOO: allora la mia, ancora in altomare, che tratta il passaggio degli annulli, dai ducali ai sardo-italiani sulla IV in tutti gli Asi dal 59 al 63, come potrebbe essere considerata, visto che non credo che sia filatelia tradizionale, poichè non lavoro sulle tinte, anzi non le considero proprio se non in casi eccezionali, sè veramente rare, (su questo pregevole CB abbiamo il doppio cerchio a banderuola ducale etc.etc.) ma non è neanche storia postale credo, poichè non descrivo il singolo annullo nei suoi utilizzi nel tempo, bensì l'evoluzione tra uno e l'altro, mostrati su fb. o su frammento.
Penso che non me l'accetterebbero mai :cry: :cry: visti i rigidi criteri tra le classificazioni ove inserire tale esposizione, o sbaglio :mmm:
Eventualmente, secondo voi, dove andrebbe a finire :mmm: sarebbe difficile considerarla un'apertura, quindi pronta per essere una novità nei criteri d'esposizione, oppure, ora che ci penso sarebbe inserita in "marcofilia".
Mi manderebbero al diavolo :evil: (tanto la faccio lo stesso perchè m'intriga :-)) )
Ciao:


La tua collezione è di grande interesse ma non è certo una novità come impostazione, né rischia nulla rispetto ai criteri di suddivisione delle classi.
Una collezione di annulli fa parte della marcofilia che da gran tempo è pienamente accettata in Storia Postale, come è ben chiaro nel regolamento di valutazione che è pubblico e puoi trovare sul sito http://www.fsfi.itnel capitolo Esposizioni.
Paolo
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Marco4x4 »

torinesearoma ha scritto:La tua collezione è di grande interesse ma non è certo una novità come impostazione


Ciao Paolo,

questa tua affermazione mi incuriosisce, perché a volte ho riflettuto sulla cosa e mi sono chiesto in cosa potrebbe consistere la novità di impostazione al giorno d'oggi.

Forse manco di fantasia, ma sarei davvero interessato ad avere qualche esempio recente di novità.

Grazie

Ciao:
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Giovanni Salvaderi
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Re: Come impostare collezione da esposizione?

Messaggio da Giovanni Salvaderi »

torinesearoma ha scritto:
La tua collezione è di grande interesse ma non è certo una novità come impostazione, né rischia nulla rispetto ai criteri di suddivisione delle classi.
Una collezione di annulli fa parte della marcofilia che da gran tempo è pienamente accettata in Storia Postale, come è ben chiaro nel regolamento di valutazione che è pubblico e puoi trovare sul sito http://www.fsfi.itnel capitolo Esposizioni.



Grazie Paolo, l'impresa è ardua ma vado avanti :-))
Ciao:

p.s. bella domanda Marco

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in aggiornamento :-))
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