Un annullo postale per lottare contro gli occupanti

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Giuseppe Ghetti
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Un annullo postale per lottare contro gli occupanti

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

Voglio mostrare quattro annulli postali che furono usati presso gli uffici di quattro città del Paese ceco e della Slovacchia il 30 Settembre 1968, a poco più di un mese da quando l’invasione delle truppe sovietiche e del Patto di Varsavia aveva posto fine all’esperienza della Primavera di Praga.
Il testo è molto semplice: “Svoboda – Dubček – Černík – Smrkovský / Jsme s Svámi”, cioè “Svoboda – Dubček – Černík – Smrkovský / Siamo con voi”. Li metto tutti e quattro per mostrare come gli annulli siano stati usati ai quattro angoli del Paese.
Brno:
2.jpg

Ostrava:
3.jpg

Bratislava:
5.jpg

Banská Bystrica:
4.jpg

I quattro nomi si trovano entro il contorno di una foglia di tiglio, l’albero nazionale della gente ceca e slovacca, le cui fronde facevano parte dello stemma statale di allora come ora fanno parte dello stemma della Repubblica Ceca. La possiamo vedere, fra i moltissimi esempi, in questo francobollo ordinario del 1945, di identico soggetto di una sequenza del Protettorato:
7.JPG

Anche nella serie, del 1918, detta Hradčany (i primi francobolli d Cecoslovacchia), possiamo scorgere le foglie di questa pianta fra i motivi ornamentali della cornice:
8.JPG

Tornando agli annulli, ricordo chi erano queste persone. Il generale Ludvík Svoboda, vecchio militare (fra l’altro aveva comandato il corpo d’armata cecoslovacco formatosi in URSS durante la seconda guerra mondiale) al momento dell’invasione sovietica ricopriva la carica di presidente della Repubblica. Alexander Dubček era il segretario del Partito comunista cecoslovacco. Oldřich Černík era il capo del governo e Josef Smrkovský presiedeva l’Assemblea Nazionale. Si trattava dunque delle prime quattro cariche dello Stato. I Sovietici li avevano deportati a Mosca subito dopo l’intervento militare ma non avevano avuto il coraggio di “toglierli di mezzo” e quindi continuarono, chi per più tempo, chi per meno, a rimanere ai loro posti, pur senza alcun potere.
Sotto il naso degli occupanti fu impresso un numero difficilmente calcolabile di queste stampigliature, attraverso le quali, o meglio anche attraverso le quali, il Popolo cecoslovacco volle esprimere la sua fiducia ed il suo amore per i suoi dirigenti. Quelli stessi che l’avevano fatto sognare durante i pochi mesi della Primavera del 1968. Il sogno si era infranto, ma con questo annullo postale la Nazione voleva dire a quegli uomini: “Non siete soli e vi portiamo nel cuore!” I contorni della foglia ai miei occhi evocano proprio un cuore, quello che non si intimoriva dei carri armati e delle armi dell’invasore.
Per chi non lo avesse riconosciuto, sui francobolli annullati in questo particolare modo vediamo il volto del Presidente Ludvík Svoboda. Svoboda, fra l'altro, significa Libertà, in lingua ceca.
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Giuseppe Ghetti - Via Sgarzeria 30 - 41121 Modena - Francobolli di Cecoslovacchia ed area.
Cerco sempre francobolli di Austria e Ungheria usati in Cecoslovacchia prima del 1918, nei quali la località d'uso sia chiaramente individuabile.
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Giuseppe Ghetti
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Re: Un annullo per lottare

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

Devo dire che gli annulli (non timbri, proprio annulli) con la dicitura “Svoboda – Dubček – Černík – Smrkovský / Jsme s Svámi” mi suggestionano. Ne ho raccolti - con una certa facilità - parecchi altri. Fino ad ora ne ho con i nomi di undici città della Boemia, della Moravia e della Slovacchia. Notare che la scritta diviene, in lingua slovacca "Sme s vami", dallo stesso significato. Non so se altre località li abbiano avuti in uso, ma continuerò a cercare:
primav.JPG

Le domande che mi sono fatto sono state due. Per prima cosa mi sono domandato se gli annulli siano stati un vero ed efficace mezzo per protestare contro gli occupanti, cioè se siano comparsi su corrispondenza "reale" o se siano stati solo un'iniziativa ristretta al mondo dei filatelisti. Il secondo quesito verteva su per quanto tempo gli occupanti li abbiano tollerati, prima di provvedere alla loro eliminazione.
Alla prima domanda hanno risposto alcune buste e cartoline che, almeno apparentemente, hanno viaggiato per posta, come questa busta che dovrebbe aver contenuto stampati ("tiskopis"):
ScGiu 025.jpg

La busta reca poi, nell'annullo, anche la data del 4 Settembre 1968 (15 giorni dopo l'invasione), che è la prima data di uso che ho trovato, mentre la più tarda, per ora, è quella del 30 Settembre 1968 dell'immagine di sopra. Prima di dare una risposta alla seconda domanda, però, aspetterò ancora.
Bisogna anche dire che, almeno formalmente, esprimere appoggio agli esponenti della Primavera non poteva essere oggetto di censura, dato che i quattro personaggi non poterono essere rimossi immediatamente dai Sovietici dalle cariche che occupavano, per opposizione recisa di Svoboda e soprattutto perchè il popolo cecoslovacco, come un sol uomo, fece opposizione e resistenza passive all'occupante. Ma il messaggio politico era chiaro e non certo gradito ai Sovietici.
La solidarietà con i propri governanti trovò anche altri modi di espressione. I filatelisti slovacchi, nel preparare questa busta che commemora il 50° anniversario dell'insediarsi, a Skalica - Slovacchia, del governo provvisorio cecoslovacco, vollero raffigurarvi le immagini del presidente Svoboda e del segretario Dubček (Slovacco di nascita), assieme alla scritta "Crediamo in voi":
ScGiu 021a.JPG

La mia ricerca continua.
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Giuseppe Ghetti
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Re: Un annullo per lottare

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

Per risolvere il dubbio sul reale uso e significato dell'annullo oggetto di questo mio intervento, come in altre occasioni, mi sono rivolto a Peter Hoffmann, autore di un sito di studio ed informazioni di filaelia cecoslovacca. Peter vive in Svezia dove la sua famiglia trovò rifugio proprio dopo l'occupazione sovietica del 1968. Gli ho chiesto tutte le noizie che poteva avere sull'uso e la natura del "mio" annullo:
ScGiu 029.jpg

Il signor Hoffmann però non si interessa di filatelia moderna, i suoi interessi filatelici coprono il periodo 1918-1939. Tuttavia, dalla persona gentilissima che è, ha ospitato nelle pagine che gestisce nel web la mia richiesta di informazioni sull'annullo patriottico del quale mi occupo in queste righe. Il signor Janik, webmaster di due prestigiosi siti di filatelia dell'area cecoslovacca (Japhila e EXPONET), si è fatto vivo con alcune informazioni che non avevo e che offrono qualche chiarimento sul mio problema. Innanzi tutto egli conferma l'uso postale e su larga scala dell'annullo: aveva quindici anni nel 1968, ma ricorda benissimo i fatti. Poi racconta questa storia: la Primavera di Praga oltre a suscitare l'ostilità politica degli altri Paesi del patto di Varsavia, URSS in testa, portò anche all'isolamento economico della Cecoslovacchia. Pur facendo essa parte del Comecon - il mercato comune d'oltrecortina -, ad essa furono lesinati o rifiutati, in un momento di grave difficoltà economica, gli aiuti dei quali necessitava. Vi fu un vero e proprio tentativo, da parte dei Paesi "fratelli", di strangolamento economico-finanziario. Nè, d'altra parte, Dubček poteva aspettarsi che fosse il mondo occidentale a risolvergli il problema delle difficoltà economiche dello Stato. Fu allora messa in campo un'iniziativa popolare, una raccolta di fondi, a favore delle casse dello Stato, attuata sia privatamente che sui luoghi di lavoro. Fu creato un "Fondo per la Repubblica" al quale i beni raccolti furono convogliati. La raccolta, attuata su base esclusivamente e realmente volontaria, richiedeva conferimenti di denaro e metalli preziosi (oro). Vi furono anche offerte consistenti in collezioni di francobolli. Venne l'invasione, ma la raccolta proseguì: dopotutto i dirigenti del processo riformatore che ha il nome di Primavera erano rimasti - per il momento - al loro posto, dato che i Sovietici non avevano trovato nessuno che, tradendo la Nazione, fosse stato disposto a sostituirli.
Non solo la raccolta proseguì, ma, per propagandarla, fu messo in campo anche il "mio" annullo con l'affettuosa ed orgogliosa dicitura: "Svoboda – Dubček – Černík – Smrkovský / siamo con voi":
ScGiu 030.jpg

Dunque un annullo, in un certo modo pubblicitario. Ma soprattutto una manifestazione di libertà e di amore di Patria.
A conclusione della raccolta, nel 1969, i fondi accumulati ammontarono a circa duecentottanta milioni di Corone e ottantasei chilogrammi di oro. Cifra e quantità cospicue, sorattutto se si fa mente alla povertà generalizzata della Cecoslovacchia del tempo.
Mentre le strade di tutte le città ceche e slovacche pullulavano di soldati e di carri armati stranieri, i postini distribuivano buste e cartoline ove, talvolta, era impresso il segno della volontà di un popolo di rimanere fedele a se stesso.
Questi sono i link dei siti che ho nominato sopra:
Sito di peter Hoffmann
http://www.phstamps.com/
Siti sel signor Janik:
Japhila
http://www.japhila.cz/
EXPONET
http://www.japhila.cz/hof/
Auguri di buone vacanze a tutti gli amici del forum Ciao: Ciao:
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somalafis
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Re: Un annullo per lottare

Messaggio da somalafis »

Consiglio caldamente anch'io una visita accurata e ripetuta al sito EXPONET: mantenuto con contributi privati e patrocinio pubblico (iniziativa che sarebbe da copiare), offre l'esposizione virtuale di decine di collezioni di filatelia e storia postale di tantissimi paesi. Alcune incredibili per competenza e perche' affrontano settori totalmente esotici ed inesplorati. Molte collezioni sono corredate da testi in lingue molto diffuse (inglese, francese, tedesco) e le foto dei pezzi aiutano molto anche chi non e' poliglotta. Si possono anche fare donazioni per il mantenimento del sito......

Revised by Lucky Boldrini - May 2010
Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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