L'uomo nell'arte

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acqua48
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da acqua48 »

Intanto un caro saluto a Franco Moscadelli con il quale ci siamo sentiti telefonicamente nei giorni scorsi.
Sull'ultimo numero di Cronaca Filatelica, Franco Carraro, nel commentare l'andamento del mercato, per quanto riguarda le specializzazioni, si è soffermato sul "coso" da 900 lire. Nello articolo spiega perchè lo ha chiamato progetto e chiarisce anche che non si tratta di un saggio. Per chi non avesse letto l'articolo, ne riporto, qui di seguito, uno stralcio.
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Ludwig
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Ludwig »

franco moscadelli ha scritto:....
Ho degli amici al poligrafico con cui ho lavorato insieme per delle edizioni, è possibile che prossimamente vada a trovarli.


:oo: Se accettano "intrusi", sono pronto a seguirti :-))
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cirneco giuseppe
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da cirneco giuseppe »

Ludwig ha scritto:
franco moscadelli ha scritto:....
Ho degli amici al poligrafico con cui ho lavorato insieme per delle edizioni, è possibile che prossimamente vada a trovarli.


:oo: Se accettano "intrusi", sono pronto a seguirti :-))



...e magari portatevi un 900 lire, così gli possono dare un'occhiata dal vivo

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Franco Moscadelli
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Franco Moscadelli »

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Sì, caro Leonardo l'ho letto anch'io. Hai scritto Franco Carraro ma naturalmente intendevi Gianni ! :OOO:

Pino, se la cosa è fattibile sono disposto certamente ad organizzare una GITA di gruppo. ;-)

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Giovanni Piccione
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Giovanni Piccione »

acqua48 ha scritto:Intanto un caro saluto a Franco Moscadelli con il quale ci siamo sentiti telefonicamente nei giorni scorsi.
Sull'ultimo numero di Cronaca Filatelica, Franco Carraro, nel commentare l'andamento del mercato, per quanto riguarda le specializzazioni, si è soffermato sul "coso" da 900 lire. Nello articolo spiega perchè lo ha chiamato progetto e chiarisce anche che non si tratta di un saggio. Per chi non avesse letto l'articolo, ne riporto, qui di seguito, uno stralcio.
Ciao:
Leonardo


Questo signore si ostina sulla base delle sole sue chiacchiere ad accreditare la paternità di questo coso al Poligrafico, e nonostante le clamorose smentite da parte dello stesso.
Da quello che scrive pare che la prova che questi cosi vengano dal Poligrafico sia data dalle perforazioni alle quali "il Poligrafico ricorre quando si tratta di distruggere tirature o parte di esse".
Se questa è la prova certa alla quale questo signore ricorre lasciatemi dire che la trovo estremamente non labile ma addirittura patetica.
Non ho a portata di mano la mia perforatrice altrimenti sapete quanti demonetizzati vi fare all'istante?
Che poi basi la "sua" affermazione che sti cosi siano stati prodotti dal Poligrafico in oltre 1.000 esemplari, escludendo quindi il saggio, è sempre una grande balla se l'unico riferimento certo sono sempre i mitici fori.
Bella la domanda del giornalista che chiede:"E' per questo che avete ristampato a distanza di un anno lo specializzato?", cosa sulla quale effettivamente una riflessione è d'obbligo.
Carina la risposta del signore, ma sulla veridicità di questa affermazione non posso ovviamente entrare nel merito.
L'unica cosa che posso rilevare è che è davvero curiosa questa coincidenza e vista la stima che accordo a chi l'ha fatta non posso che nutrire dei sospetti, si tratta di una affare da oltre 300.000 euro, mica noccioline.
Non potendo ricorrere invocando l'applicazione della legge Giovanardi cercherò di sentire dei legali al fine di potere trovare un appiglio per far si che a sta vicenda si possa scrivere la parola fine. Non so se è ipotizzabile, ma vedrò con chi di competenza, se in questo caso ci possano essere gli estremi di un tentativo di truffa a danno dei collezionisti.
A me sta storia non va assolutamente giù.
Non riesco ad accettarlo e non l'accetterò.
Teniamo alta l'attenzione e non smettiamo di parlarne, se la facciamo cadere nell'oblio faremo il gioco di chi su queste porcherie ci specula facendo solo del danno alla filatelia.
"SE IO DO UNA MONETA A TE E TU DAI UNA MONETA A ME, ALLA FINE AVREMO UNA MONETA CIASCUNO; MA SE IO DO UN'IDEA A TE E TU DAI UN'IDEA A ME, ALLA FINE AVREMO CIASCUNO DUE IDEE" Proverbio cinese
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Giovanni Piccione
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Giovanni Piccione »

franco moscadelli ha scritto:Pino, se la cosa è fattibile sono disposto certamente ad organizzare una GITA di gruppo. ;-)

Tenetemi informato che magari ci faccio un salto anch'io insieme a voi.
Ciao:
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cirneco giuseppe
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da cirneco giuseppe »

Da quello che scrive pare che la prova che questi cosi vengano dal Poligrafico sia data dalle perforazioni alle quali "il Poligrafico ricorre quando si tratta di distruggere tirature o parte di esse".


Giovanni, sai bene che non è solo questa la motivazione, ma anche questa.

Questo signore si ostina sulla base delle sole sue chiacchiere ad accreditare la paternità di questo coso al Poligrafico, e nonostante le clamorose smentite da parte dello stesso.


veramente nella lettera di risposta a me non sembra di leggere clamorose smentite ma solo una cosa tipo "non lo so ma se mi portate un originale faremo accertamenti".
Comunque, come ho scritto tempo fa, ognuno resterà convinto delle proprie affermazioni
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torinesearoma
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da torinesearoma »

Non ci sono prove documentali sull'origine di questo "progetto di francobollo", ma qualcuno considera che (per una serie di ragioni) sicuramente venga dal Poligrafico, al di là delle smentite.

Ma, Pino, di fronte a (come minimo) l'incertezza della cosa, non pensi che il cataloghista avrebbe fatto meglio magari a citarlo nell'edizione dell'anno prossimo (cioè non anticipando apposta l'uscita dello Specializzato), ma senza indicare una quotazione?
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Perfin
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cirneco giuseppe
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da cirneco giuseppe »

torinesearoma ha scritto:Non ci sono prove documentali sull'origine di questo "progetto di francobollo", ma qualcuno considera che (per una serie di ragioni) sicuramente venga dal Poligrafico, al di là delle smentite.

Ma, Pino, di fronte a (come minimo) l'incertezza della cosa, non pensi che il cataloghista avrebbe fatto meglio magari a citarlo nell'edizione dell'anno prossimo (cioè non anticipando apposta l'uscita dello Specializzato), ma senza indicare una quotazione?


Sicuramente l'indicarne un valore di catalogo è stata una mossa sbagliata (anche secondo me), perchè in questo modo hanno messo in evidenza la parte commerciale e non l'eventuale parte filatelica.
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eurialo&niso

Re: Uomo nell'arte

Messaggio da eurialo&niso »

Ciao,

permettetemi poche parole.
Da tempo, di fatto due forme di rotocalcografia sono impiegate per fare i cilindri di stampa.

Fotocalcografia. Il disegno è moltiplicato mediante la fotografia: Attraverso il processo che gli inglesi chiamano "step and repeat camera" il master negativo è proiettato su un "cilindro" fotografico.
Il cilindro di stampa è solo una copertura o rivestimento di un vero e proprio cilindro, montato in macchina col carro-ponte.
Tralascio vari passaggi, una gelatina (siliconata) viene colata, una volta secca, si bagna col clorulo ferrico che incide l'immagine. La gelatina ritarda l'azione dell'acido in base al suo spessore etcc.....
Se voi guardaste il cilindro pronto per la stampa, vedreste il foglio completo inciso, la lucidità del cilindro e una zona opaca intermedia, trattata sempre con l'acido e destinata a non essere stampata (bordo di foglio).

EME Electromechanical engraving. Non è usata la fotografia e l'immagine è stampata direttamente sul cilindro di stampa col controllo e correzioni di un computer.
Gli scarti o sfridi metallici di questa "tornitura" sono tolti e risucchiati da una pompa del vuoto.
Ho visto questa tecnica impiegata per la prima volta nel 1991 dalla Enschedè en Zonen, ditta olandese che stampa francobolli inglesi.
Francobolli piu' nitidi e particolareggiati.

In fine , concedetemi, il francobollo nasce come iniziativa di un privato e la sua stampa deve rimanere in mano ai privati.
Abbasso tuttii Poligrafici statali del mondo!

Ciao Stefano
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luciano garagnani
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da luciano garagnani »

Giovanni Piccione ha scritto:Da quello che scrive pare che la prova che questi cosi vengano dal Poligrafico sia data dalle perforazioni alle quali [i]"il Poligrafico ricorre quando si tratta di distruggere tirature o parte di esse"


Avevo accennato al problema dei fori ancora nel vecchio forum. La pratica di "forare" gli scarti di stampa non è certo la regola; questa non è quasi mai stata utililizzata in tempi recenti.

Tuttavia è un elemento in più da valutare. Se esistono altri scarti di stampa con i fori, basta misurare il diametro dei fori ed il passo per avere la prova se la macchina perforatrice è la stessa oppure no.
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Andrea61
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Andrea61 »

torinesearoma ha scritto:Ma, Pino, di fronte a (come minimo) l'incertezza della cosa, non pensi che il cataloghista avrebbe fatto meglio magari a citarlo nell'edizione dell'anno prossimo (cioè non anticipando apposta l'uscita dello Specializzato), ma senza indicare una quotazione?


Se io fossi stato il cataloghista l'avrei catalogato con un trattino a posto del prezzo, e avrei fatto in modo che due di questi oggetti venissero inseriti in aste importanti di materiale di area italiana.

Dopodiché in un'edizione successiva del catalogo avrei inserito un prezzo basandomi sull'esito delle aste.

Forse sono un po' ingenuo, ma non è così che si è agito col n.11A dell'A.M.G. V.G.? (che sicuramente è molto più degno del nome di francobollo che non 'sto coso di cui stiamo discutendo qui)
Andrea

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torinesearoma
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da torinesearoma »

Andrea61 ha scritto:
torinesearoma ha scritto:Ma, Pino, di fronte a (come minimo) l'incertezza della cosa, non pensi che il cataloghista avrebbe fatto meglio magari a citarlo nell'edizione dell'anno prossimo (cioè non anticipando apposta l'uscita dello Specializzato), ma senza indicare una quotazione?


Se io fossi stato il cataloghista l'avrei catalogato con un trattino a posto del prezzo, e avrei fatto in modo che due di questi oggetti venissero inseriti in aste importanti di materiale di area italiana.

Dopodiché in un'edizione successiva del catalogo avrei inserito un prezzo basandomi sull'esito delle aste.


Concordo, infatti è proprio a questo approccio che alludevo ...
Paolo
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luciano garagnani
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da luciano garagnani »

Andrea61 ha scritto:Se io fossi stato il cataloghista l'avrei catalogato con un trattino a posto del prezzo, e avrei fatto in modo che due di questi oggetti venissero inseriti in aste importanti di materiale di area italiana.


A mio parere il 900 L. dovrebbe essere destinato PER SEMPRE ad non avere una quotazione sul catalogo ma soltanto un trattino. Questo per la provenienza "non ufficiale" dell'oggetto. Lo stesso destino che dovrebbero avere (non sò se è così) il K2, il G7, il foglietto del 1000 L. Aerea San Marino.
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Stefano T
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Stefano T »

Ciao: Luciano

Per il K2 dovrebbe essere così anche sul Sassone Spec. 2008: un trattino nella valutazione. Così come (cosa che avevo già detto io alcune pagine fa :-)) ) si doveva fare per correttezza anche con il 900 l.

Ciao: Ciao: Ciao:
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Giovanni Piccione
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Giovanni Piccione »

Qui non cerchiamo di propinare verità assolute ma di stimolare la riflessione tramite il dialogo.
Nella lettera c'è scritto:
"Nulla è emerso sulla progettazione della presunta prova" e questo è un messaggio chiaro che ha una sola chiave di lettura... Non ne sappiamo nulla!!!.
Aggiunge:"... nessun artista attualmente in organico..." questo potrebbe lasciare uno spiraglio aperto al fatto che il presunto autore potrebbe non più lavorare li.
Aggiunge:"... al di la dell'impossibilità di effettuare una perizia tecnica su una fotocopia..." qui si legge potremmo cercare di vedere di che si tratta proprio per l'eventuale dubbio di cui sopra.
E conclude:" La invito a riflettere sul fatto che,[...], sarebbe non coerente [...] la scelta di un soggetto maschile per una serie dedicata alle Donne" e questo come a dire è proprio inverosimile che la si sia fatta noi.

E aggiungo provocatoriamente a questo punto...
E se, badate bene al se perchè sto ipotizzando, sto schifo di coso fosse stato realizzato effettivamente dentro il Poligrafico da uno o più impiegati "furbetti" che hanno trovato il modo di farlo uscire... se effettivamente fosse così, ma di questo coso non esiste alcuna prova documentale a livello di emissione... basta solo questo per farlo diventare una rarità filatelica?
Basta l'eventuale infedeltà di una o più persone al Poligrafico per creare le rarità filateliche?
Se è così allora chiudiamo baracca e burattini.
Se bastasse solo questo buttiamo via i raccoglitori e chiudiamo pure il forum perchè non si potrà parlare più di filatelia, che è ben altra cosa.
Questa non è una scoperta filatelica... è un affare da 300.000 euro... (Mio personale pensiero)
Guarda caso con l'avallo di un soggetto che pubblica il catalogo che lo legittima e che da circa due anni non fa più certificati peritali, chissà perchè?
Forse perchè troppo impegnato nello studio di questo coso?
Preferisco non aggiungere altro perchè la denuncia anzichè farla rischierei di prenderla. Pubblicamente non posso dire di più, anche perchè le persone che possono parlare per confermare si tirerebbero indietro.
Ad majora
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cirneco giuseppe
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da cirneco giuseppe »

Giovanni, hai praticamente ripetuto quello che ho scritto io:

veramente nella lettera di risposta a me non sembra di leggere clamorose smentite ma solo una cosa tipo "non lo so ma se mi portate un originale faremo accertamenti".


"Nulla è emerso sulla progettazione della presunta prova" e questo è un messaggio chiaro che ha una sola chiave di lettura... Non ne sappiamo nulla!!!.

appunto: non lo so

Aggiunge:"... al di la dell'impossibilità di effettuare una perizia tecnica su una fotocopia..." qui si legge potremmo cercare di vedere di che si tratta proprio per l'eventuale dubbio di cui sopra.

appunto: se mi portate un originale faremo accertamenti

Ed allora Giovanni, non ti sembra che abbiamo scritto le stesse cose?

E conclude:" La invito a riflettere sul fatto che,[...], sarebbe non coerente [...] la scelta di un soggetto maschile per una serie dedicata alle Donne" e questo come a dire è proprio inverosimile che la si sia fatta noi.


Ma quando ci si è accorti tutti che l'immagine è un uomo e non una donna?
Adesso o anni fa? E' evidente che solo adesso si è scoperto che è un uomo quello raffigurato, tanto che neanche Carraro o altri che conoscevano questo oggetto lo sapevano, perciò l'ultima frase della lettera lascia il tempo che trova senza dimostrare nulla.
Anzi, se dobbiamo credere a queste parole, come suggerisci tu, la chiave di lettura potrebbe diventare "proprio perchè ci siamo sbagliati a ritrarre un uomo invece che una donna, l'abbiamo distrutto".
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Giovanni Piccione »

Quando tu sottolinei che il Poligrafico non lo sa se l'emissione è sua è corretto...
E se non lo sa il Poligrafico lo dovrebbe sapere Carraro? Ne è forse diventato il Direttore e non ne sappiamo nulla?

Non è accettabile, a mio parere, questa supposizione che tu fai
Anzi, se dobbiamo credere a queste parole, come suggerisci tu, la chiave di lettura potrebbe diventare "proprio perchè ci siamo sbagliati a ritrarre un uomo invece che una donna, l'abbiamo distrutto".

Potrebbe essere stato vero, ma se così fosse stato si sarebbero distrutti quelli ed emessi quelli col soggetto giusto, e poi non dimentichiamo che sto coso somiglia ad una Donna nell'arte, ma somiglia soltanto, perchè ha da essa molte differenze.

Mi dispiace non ci siano stati commenti a questa mia ipotesi.
E se, badate bene al se perchè sto ipotizzando, sto schifo di coso fosse stato realizzato effettivamente dentro il Poligrafico da uno o più impiegati "furbetti" che hanno trovato il modo di farlo uscire... se effettivamente fosse così, ma di questo coso non esiste alcuna prova documentale a livello di emissione... basta solo questo per farlo diventare una rarità filatelica?
Basta l'eventuale infedeltà di una o più persone al Poligrafico per creare le rarità filateliche?

E' forse un'ipotesi campata in aria?
A me in tutta sta storia scoccia che abbiamo un coso che non ha alcuna legittimazione ufficiale. Ha soltanto la legittimazione di Carraro!!!
Ma chi è questo signore per arrogarsi questo diritto senza prova alcuna?
E allora che facesse stampare anche i francobolli di Frizio, che sono anche dei bei progetti, e li inserisse nello specializzato, tanto a sto punto se gli si riconosce l'autorità di potere fare quello che vuole sarebbe stupido non farlo.

Ciao:
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da thiswas »

Premetto che partecipo alla discussione con un po' di timore, visto che in passato su questo tema ci sono stati toni molto accesi.
Tendenzialmente sono d'accordo con Giovanni e gli altri che ritengono che "l'uomo nell'arte" non sia un oggetto filatelico. Questo è il mio parere e per questo vale poco, ma tant'è.
Mi pare evidente anche il fine commerciale di tutta l'operazione, nonché il conflitto di interesse da parte di chi esamina, cataloga, quota, vende....etc. etc.
Quello su cui non sono tanto d'accordo è il considerare questa faccenda un attentato alla filatelia.
Ora, per spillare soldi ai collezionisti se ne inventano di tutti i colori e da più parti. C'è chi edita i fogli d'album, chi compila i cataloghi, chi emette decisamente troppo, chi falsifica, chi cancella, chi rigomma, chi slinguella, chi sovrastampa.... leggendo le straordinarie discussioni su questo forum ho avuto modo di constatare che se un francobollo vale più di una ventina d'euro bisogna stare attenti ai falsi.
Tutti i comportamenti che ho elencato sopra sono in parte deprecabili e in gran parte, a mio avviso, si dividono le responsabilità per il calo di popolarità della filatelia.
Ma "l'uomo nell'arte" non può avere questo potere. Si tratta di un oggetto destinato ad interessare pochi e facoltosi collezionisti. La gran parte dei filatelisti italiani non si interesserà al coso né si sognerà di comprarlo.
Concludo invitando tutti a mantenere più self control. Quindi :cin: :cin: :cin:

Ciao: Ciao:

PS: ma la scoperta che trattasi di uomo non è dovuta a questo forum?
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Ciao Italo.

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Giovanni Piccione
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Giovanni Piccione »

Ed infatti noi ci scagliamo contro falsificatori, rigommatori, venditori di schifezze et similia.
Per lo stesso motivo ci (mi) scaglio contro questa operazione commerciale malamente travestita da scoperta filatelica.

Io cerco di denunciare, di fare in modo che si faccia definitiva chiarezza, di fare capire a chi vuol fare il furbo che le "pecore" si sono organizzate e tra loro c'è un pecorone che bela forte, perchè i lupi la smettano di pensare che possono fare sempre e solo quello che vogliono.
Ciao:
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