Alberto Parrella ha scritto: Mi e' stato detto che la principale incongruenza e' nel trasporto " Condor " che , in quella data non era piu' attivo
Il "Syndicato Condor" era una compagnia aerea brasiliana, ma di proprietà tedesca, che eserciva una fitta rete di collegamenti aerei in Sud America, in concorrenza con le linee di proprietà americana. Dopo lo scoppio della guerra, incominciò per questa compagnia un lento declino dovuto alla mancanza di ricambi per gli aerei, tutti di costruzione tedesca, e alla diffidenza verso una compagnia di fatto straniera. Il Brasile, su pressione degli USA, cominciò quindi ad estromettere il più possibile i tedeschi dal controllo del "Syndicato Condor", che in agosto 1941 cambiò nome diventando "Servicios Aereos Condor". Il controllo della compagnia passò completamente ai brasiliani nel 1942 e il 16 gennaio 1943 la compagnia assunse il nome di "Servicios Aereos Cruzeiro do Sul", riequpaggiandosi con aerei americani.
La connessione tra la rete Condor e i collegamenti transatlantici avveniva a Recife, punto di arrivo della traversata lungo la rotta dell'Atlantico del sud: la Lufthansa interruppe il servizio transatlantico a settembre 1939, immediatamente dopo l'inizio della guerra, che venne ripreso dalla LATI solo a dicembre dello stesso anno. A sua volta il servizio LATI cessò il 19 dicembre 1941, dopo la dichiarazione di guerra agli USA. Il collegamento aereo tra Europa e Americhe continuò a quel punto principalmente con i voli dei Clipper della Pan American tra New York e Lisbona e la posta dei paesi neutrali continuò a muoversi per tale via.
Veniamo quindi alla tua lettera. Essendo indirizzata ad un paese neutrale avrebbe potuto aver avuto corso via Lisbona ma alla dimostrabilità, e alla plausibilità, di questa possibilità ostano due punti: la mancanza di censure alleate, cosa praticamente impossibile per corrispondenza proveniente da un paese nemico; la presenza del tutto incongrua del bollo rosso che veniva apposto sulla corrispondenza transatlantica trasportata dalla Lufthansa, e quindi dismesso da quasi cinque anni: insomma, secondo me, l'artefice del tutto ha voluto strafare e ha esagerato. Ti faccio poi notare che la lettera non ha indicazione del mittente: l'artefice aveva dimenticato che la corrispondenza per l'estero in quel periodo andava consegnata a mano agli uffici postali esibendo un documento d'identità, i cui estremi venivano annotati sulla lettera. E il fatto che il destinatario avesse indirizzo presso l'ambasciata italiana non trasforma automaticamente la lettera in un corriere diplomatico, esentandola da certi obblighi.
Michele