ricevo in data odierna, e volentieri pubblico, il parere del dott.clemente fedele circa la discussione innescata dalla recensione di franco filanci di "FILATELICA 2008" pubblicata su "storie di posta"
" I numerosi interventi hanno come sciolto la mia pigrizia elettronica e con il tramite tecnico di Francesco m'inserisco in qualità di iscritto al Forum e come curatore di “Storie di Poste”. Presidiando entrambi i fronti posso testimoniare che la rivista e l'Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale manifestano verso il nostro Forum ammirazione e stima, espressi in tempi non sospetti sul sito storiediposta.it
http://www.storiediposta.it/index.php?P ... php&ID=167Sono andato a rileggere il pezzo firmato ff e spero sia chiaro a tutti che era la recensione di un libro. A chi non legge la rivista ciò potrebbe essere sfuggito perché queste schede sono corpose, illustrate, briose, ma anche, e qui è il punto dolente (in ambito filatelico) puntuali. Fin dal nome di ”Club dell'occhio attento” è evidente un certo stile scanzonato, coi titoletti sul gridato. La rubrica non intende compiacere autori, o editori, ma i lettori, che caparbiamente immagina dotati di testa pensante e si sforza di offrire loro chiavi di lettura non strettamente filateliche. E' un'idea di cultura postale nuova, oltretutto disinteressata, e c'è della lucida pazzia in ciò.
Le pubblicazioni a stampa, ed eccoci al nocciolo, hanno le loro regole. Un libro, in particolare, non può svilupparsi come una discussione al circolo, o uno scambio epistolare o magari in rete in cui le parole possono spingersi avanti e poi retrocedere. Chi stampa non ha questo paracadute. Una volta asciugato, lo scritto resta in eterno. Per non fare brutta figura bisogna “prima” leggere, studiare, informarsi, approfondire, e sempre argomentare con prudenza. Indicando dove si sono ricavati i dati, discutendo le fonti, la teoria storiografica di riferimento. E' già un risultato non trascinarsi dietro errori di altri.
Tornando alla recensione, a me pare ampia, motivata, ricca di spunti. Loda senza riserve cinque dei saggi contenuti, oltre a giudicare molto positiva la novità del Cd , e riscontra debolezze in due. Mi ha dunque sorpreso la direzione non pacata presa dalla discussione nella quale a farsi sentire sono stati solo i due autori piccati. E gli altri cinque in religioso silenzio.
Teniamo conto del fatto che le recensione sono un genere impegnativo. Poche riviste collezionistiche lo praticano perché richiede competenze ampie. In ogni caso osservazioni critiche, non malevoli, sono di grande aiuto per chi scrive. Potrebbe capitare di ricevere una recensione in mala fede ma questa va contestata sulla rivista stessa, argomentando.
Non confondiamo comunque i piani. Fa sorridere sentire bocciate le osservazioni perché frutto di sindrome da primo della classe. Per rimanere alla metafora scolastica, a me sembra che a parlare sia stato il professore. Appunto. Filanci approfondisce questi temi da 40 anni (io ero un ragazzo è lui già scriveva), ha pubblicato opere innovative, libri, cataloghi, riviste. E maestro di storia postale lo è anche il Gallenga, così distrattamente citato. “Storie di posta” ora gli dedica un saggio in cui è detto che la storia postale chiama i cultori all'approfondimento, a nuove ricerche in archivio, perché i pionieri non possono aver visto tutto e le conoscenze evolvono.
“Filatelica” è un'esperienza culturale nuova, da sostenere, espressione di una comunità legata dai fili della posta elettronica. E la recensione, indirettamente, lo segnala, Certo, l'etichetta “Congressi filatelici” la posiziona in una dimensione di lungo periodo che qualche scheletro nell'armadio ce l'ha. E anche questo la recensione, con delicatezza, lo ricorda.
Tornando al firmatario, oltre che grande conoscitore e scrittore piacevole è un artista del francobollo e un grafico geniale. Non so ipotizzare quale possa essere la sua risposta, visti gli impegni, ma perché non lo contattate? Se ambite a confrontarvi con una persona che non vende, non firma certificati, e neppure vi chiede il voto, ma si batte da sempre per una filatelia non ingessata è la persona giusta.
A tutti il mio più cordiale saluto
Clemente Fedele "