



Moderatore: fabiov
L'essiccazione
La conservazione delle piante avviene attraverso l’essiccamento sotto pressa.
I campioni sono accuratamente adagiati in mezzo a fogli di carta ad alta assorbenza (ottimi i fogli di quotidiano, non adatte le carte patinate o lucide).
Nel disporre la pianta sul foglio è necessario distendere e separare bene le foglie ed i fiori per evitare che essiccandosi restino piegati o attaccati l'un l'altro.
Se i frutti tendono a staccarsi o ad espellere i semi è buona regola staccarli, conservandoli in bustine da allegare al foglio d'erbario.
Le parti della pianta troppo voluminose (capolini, rizomi, ecc.) devono essere sezionati longitudinalmente a metà.
Le piante disposte fra i fogli di giornale vengono raccolte in faldoni stretti fra le assicelle di legno della pressa con delle robuste cinghie e sistemati dentro un essiccatore; in mancanza di questo, il miglior essiccatore è il Sole!
Occorre però sempre aver cura di sostituire frequentemente i fogli di giornale per evitare la formazione di indesiderate muffe.
Alcune piante però potrebbero presentare particolari problemi di essiccazione. Per esempio: le piante provviste di foglie aghiformi quali Conifere ed Ericacee per evitare che le perdano devono essere immerse, ancora fresche, in glicerina per 1-2 giorni, oppure fissate con lacca durante l’essicazione direttamente sul foglio d’erbario.
Le Orchidee perdono completamente il colore originario, diventando nerastre. Per conservarne il colore, potranno essere brevemente vaporizzate con vapori di zolfo.
Le piante succulente, così come i bulbi, impiegano molto tempo ad essiccare, per accelerare il processo si possono immergerle in acqua bollente per alcuni minuti, oppure sottoporle a "stiratura" con un ferro da stiro ben caldo, dopo averle inserite tra due fogli di carta assorbente.