La cartolina porta la data 29 giugno 1929 spedita da Genova a Roma ad un Nobil Uomo.
Il mio interesse per questa cartolina è emerso quando ho visto che ella parte posteriore vi era la foto del monumento funebre di Franceso Maria da Camporosso "Padre Santo", molto conosciuto a Genova, sopratutto nell'ambito del porto dove abitualmente si recava per la questua giornaliera.
Da tanti anni faccio parte dell'Ass. Per Staglieno, che si occupa della tutela del famoso cimitero di Genova, nel 1997 durante i mie giri all'interno nella grandiosa struttora mi sono trovato di fronte ad un basamento privo di busto del defunto, il basamento era completamente annerito dal fumo dei lumini che erano posati sul pavimento, una scena che mi ha sconcertato.
Mi sono avvicinato al basamento e con molta fatica sono riuscito a leggere il nome di colui a cui erano dedicati i lumini e quei pochi fiori, Padre Luigi Fiorito da Stella, mi chiesi chi sarà mai costui, tornando a casa cercai tra i miei libri su Genova, e trovai le informazioni sul frate.
Era compagno e confessore di Francesco Maria da Camporosso "Padre Santo", passarono insieme un periodo molto lungo della loro vita, Francesco morì nel 1866 di colera ( la leggenda vuole che morì dopo aver offerto la propria vita purchè cessasse l'epidemia a Genova), venne sepolto a Staglieno nel campo n° 3 risevato ai religiosi.
Trascorsi alcuni anni Francesco Montebruno, organizzò una raccolta di denaro tra il popolo genovese, che ha sempre dimostrato un forte attaccamento a Francesco, la raccalta chiamata della "PALANCA" riuscì in pieno, e Montebruno acquisto il posto dove riporre il corpo di Francesco, lo scultore Rubatto si occupò di fare il monumento, e quando tutto fù pronto venne trasferito il corpo nella nuava sede.
I genovesi per 50 anni si curarono di portare fiori e lumini, questa venerazione è descritta molto bene dalla scrittrice Flavia Steno.
Torniamo al nostro padre Luigi Fiorito da Stella, muore nel 1898, i suoi compagni decidono di sepellirlo a fianco all'amato fratello Francesco, anche per lui viene fatto un busto in marmo e collocato su di un basamento, e così per anni raccolgono la venerazione dei Genovesi.
Il 9 gennaio 1896 era cominciato il processo di beatificazione di Francesco, e il 30 giugno 1929 Papa Pio XI lo dichiara beato.
La cartolina di cui abbiamo parlato all'inizio è certamente legata a questo evento, i genovesi attendevano con ansia questo momento, anche la signora Giuseppina era tra questi, si curò di preparare questo documento con cura e lo spedì il giorno prima della proclamazione.
La storia di quel basamento non finisce quì, Francesco dopo la proclamazione viene portato nella Chiesa dei Cappuccini sopra a piazza Corvetto, anche il bel monumento donato dai genovesi segue la stessa sorte.
A Staglieno la nicchia dove era il monumento rimane vuota, all'ora qualcuno (probabilmente i frati) decidono di spostare il basamento con il busto di Padre Luigi in quel posto occupato per tanti anni da Francesco.
Passano circa 30 anni e un giorno qualcuno prova a rubare il busto di P.Luigi, ma essendo molto pesante cade e si rompe in vari pezzi. I custodi lo trovano e non sapendo cosa fare mettono i vari pezzi in una cesta e lo mettono in un magazzino dimenticandolo per anni.
La mia curiosità dopo aver letto quel nome sul nero basamento e dopo aver fatto le necessarie ricerche, mi sono dato da fare per restaurare il tutto, ho iniziato nel 1997 una raccolta di denaro con piccole offerte di 5 o 10 mila lire sono riuscito a raccogliere un milione e mezzo, la somma necessaria era di tre milioni, la differenza me la diede quel sant'uomo di Padre Cassiano da Langasco.
Nel 1998 nel giorno che ricorreva il centenario della morte di padre Luigi, il monumento restaurato era nuovamente al suo posto, quella mattina un certo numero di persone assistettero all'inaugurazione, il frate dei cappuccini di cui non ricordo il nome e venuto apposta ufficiò la S.Messa.
La cartolina trovata su Ebay mi è molto cara, mi riporta alla mente questi bei ricordi.
Saluti Eugenio


