La targhetta Mata Hari su documento
Moderatore: Alex
La targhetta Mata Hari su documento
Ciao a tutti,
quella che seguirà è la raccolta delle immagini di una delle targhette più affascinanti del Regno d'Italia viaggiate su documento.
Usata tra il 14 maggio ed il 10 giugno 1924 in quasi 50 uffici ( finora censiti ) è una delle targhette più ambite dai collezionisti per via della immensa difficoltà di trovare tutte le località in cui è stata utilizzata.
Ritengo sia la targhetta del Regno d'Italia con il maggior numero di uffici rari, soprattutto per il fatto che è circolata per pochissimi giorni in ciascuna località.
A questa ricerca potrebbe seguire uno studio tecnico o un approfondimento molto curato, ma ciò dipenderà da quanto materiale e da quanta casistica di usi postali riusciremo a raccogliere.
Colgo l'occasione per chiedere la partecipazione maggiore possibile.
Grazie a tutti.
Contributo di Rjkard
quella che seguirà è la raccolta delle immagini di una delle targhette più affascinanti del Regno d'Italia viaggiate su documento.
Usata tra il 14 maggio ed il 10 giugno 1924 in quasi 50 uffici ( finora censiti ) è una delle targhette più ambite dai collezionisti per via della immensa difficoltà di trovare tutte le località in cui è stata utilizzata.
Ritengo sia la targhetta del Regno d'Italia con il maggior numero di uffici rari, soprattutto per il fatto che è circolata per pochissimi giorni in ciascuna località.
A questa ricerca potrebbe seguire uno studio tecnico o un approfondimento molto curato, ma ciò dipenderà da quanto materiale e da quanta casistica di usi postali riusciremo a raccogliere.
Colgo l'occasione per chiedere la partecipazione maggiore possibile.
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Contributo di Rjkard
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Cordiali saluti.
Alessandro Zeni
STAFF
Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.
Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
Alessandro Zeni
STAFF
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Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
15 maggio
TORINO CENTRO - TARGHETTA CAPOVOLTA
arrivo di una lettera spedita da Milano il 15 maggio ........ se non sbaglio dovrebbe essere inedita.
TORINO CENTRO - TARGHETTA CAPOVOLTA
arrivo di una lettera spedita da Milano il 15 maggio ........ se non sbaglio dovrebbe essere inedita.
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S T A F F
Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
Grazie Alex, conosco lo studio, penso di Bertazzoli, che illustra tutte le targhette Mata Hari finora note, però, credo che le date, per esempio, possano essere aggiornate. E poi, non è detto che non possano esservi altre scoperte, Marco addirittura ha già mostrato un inedito.
Io metto Napoli ferrovia capovolta, non inedita e Bergamo centro che sposta di un giorno l'ultima data d'uso per quell'ufficio. Quest'ultima è in arrivo su una busta con francobollo annullato in partenza con targhetta gemella di Milano centro. Mi sembra che le targhette Mata Hari siano le più predisposte a gemellare.
Io metto Napoli ferrovia capovolta, non inedita e Bergamo centro che sposta di un giorno l'ultima data d'uso per quell'ufficio. Quest'ultima è in arrivo su una busta con francobollo annullato in partenza con targhetta gemella di Milano centro. Mi sembra che le targhette Mata Hari siano le più predisposte a gemellare.
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Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
Aggiungo Genova Ferrovia e Palermo centro
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Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
Grazie a tutti per i contributi.
Sono d'accordo con Maria che la Mata Hari, per via dei giorni d'uso molto simili fra i vari uffici, si può trovare sia in partenza che in arrivo sullo stesso documento postale.

Sono d'accordo con Maria che la Mata Hari, per via dei giorni d'uso molto simili fra i vari uffici, si può trovare sia in partenza che in arrivo sullo stesso documento postale.



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Alessandro Zeni
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- francyphil
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- Iscritto il: 14 luglio 2007, 17:08
- Località: Parma
Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento







Quale magnificenza dopo 48 ore di lavoro in 4 giorni







Non posso che incasellare e preparavi un file nello stile degli altri sempre che siate tutti d'accordo.
Le mie poche matta hari le ha distrutte Alex


Francesco
--------------------
Colleziono:
Marcofilia Parma e provincia pre 1946 - Annulli meccanici del Regno e Repubblica - Annulli speciali italiani pre 1946 - Annulli Duplex - Annulli alberghieri italiani - Francobolli-Moneta italiani - Erinnofili antitubercolari del Regno - Annulli meccanici Tedeschi pre 1946 - Tematica Rugby ... e raccolgo quello che mi piace
FF since 02 Gen 2005
--------------------
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Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
Io guardo con simpatia e attenzione questo argomento seppur lontano dai miei interessi...
E sono sorpreso per le notevoli differenze nel disegno della donna!
Come mai?
Da chi era stata disegnata?
Come mai tali notevoli differenze?
Come e chi aveva preparato i timbri?
Alla prima occhiata ne avrei decretate false almeno la meta'!!!
A dimostrazione che a parte la curiosita' non so nulla...

E sono sorpreso per le notevoli differenze nel disegno della donna!
Come mai?
Da chi era stata disegnata?
Come mai tali notevoli differenze?
Come e chi aveva preparato i timbri?
Alla prima occhiata ne avrei decretate false almeno la meta'!!!
A dimostrazione che a parte la curiosita' non so nulla...






+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao



Fildoc
Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
Il bozzetto presumo sia stato oggetto da parte delle Direzioni Provinciali di una interpretazione soggettiva per ognuna delle ciascune sedi, molto probabilmente nel e dal contratto di fornitura compariva una indicazione di massima con la raffigurazione femminile, la quale è stata oggetto di numerose interpretazioni grafiche, qui puoi vedere le molteplici variazioni o varianti del viso ed anche della stessa composizione grafica della TLM, il link è : http://www.perfin.it/Home.htm cliccare su marcofilia a sinistra ed entrare nella catalogazione della Mata Hari.
A tal proposito continuo con il contributo postando quello che fino ad ora risulterebbe l'ufficio (forse) più raro essendo non conosciuto e menzionato nel link sopracitato, e a sentire anche altre fonti, risulta non conosciuto ovvero l'ufficio di SALERNO.
A tal proposito continuo con il contributo postando quello che fino ad ora risulterebbe l'ufficio (forse) più raro essendo non conosciuto e menzionato nel link sopracitato, e a sentire anche altre fonti, risulta non conosciuto ovvero l'ufficio di SALERNO.

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Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
trovo sorprendente una variabilita' grafica cosi' notevole...
Ma la targhetta in che materiale era?
Gomma?
Ma la targhetta in che materiale era?
Gomma?
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao



Fildoc
Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
Ciao Massimiliano,
sicuramente le targhette erano in metallo, forse in acciaio, di certo non in gomma.
Tieni conto che se subivano un danno durante una battuta questo restava permanente sulla targhetta.

sicuramente le targhette erano in metallo, forse in acciaio, di certo non in gomma.
Tieni conto che se subivano un danno durante una battuta questo restava permanente sulla targhetta.


Cordiali saluti.
Alessandro Zeni
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Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
Grazie a tutti quelli che hanno postato le immagini e i link.
Lavoro prezioso.
Remo



Lavoro prezioso.
Remo

remo Sostenitore del Forum dal 2011
Il Lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta....(Fosco Maraini)
Il Lonfo non vaterca nè gluisce
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Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
Non ho nessun dubbio su quanto scritto da Alex:
Pero' allora mi domando :
In ben 50 citta' diverse , 50 incisori diversi erano stati incaricati di preparare 50 targhette diverse?
Le poste pagavano a pie' di lista le targhette predisposte dalle varie amministrazioni?
Mi sembra che la prassi e i costi siano stati antieconomici.....
Trovo la cosa strana....
sicuramente le targhette erano in metallo, forse in acciaio, di certo non in gomma.
Tieni conto che se subivano un danno durante una battuta questo restava permanente sulla targhetta.
Pero' allora mi domando :
In ben 50 citta' diverse , 50 incisori diversi erano stati incaricati di preparare 50 targhette diverse?
Le poste pagavano a pie' di lista le targhette predisposte dalle varie amministrazioni?
Mi sembra che la prassi e i costi siano stati antieconomici.....
Trovo la cosa strana....
+-x:
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ciao
Fildoc
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Fildoc
Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
Ciao Max,
le targhette di questo periodo erano una pubblicità privata, l'amministrazione delle poste dava il benestare.
Si trattava di contratti che riguardavano le Poste e ditte private. Erano i privati che pagavano la pubblicità.
Credo che il discorso fosse più o meno questo :
A Roma, in via Uffici del Vicario 35 vi era il concessionario della pubblicità postale.
Questo riceveva le richieste e dava le autorizzazioni.
Non so però se la Direzione Provinciale delle Poste era lei stessa a fare la richiesta a Roma oppure se la faceva direttamente il privato e poi aspettava il benestare dalla Direzione Provinciale stessa.
Auspico un intervento chiarificatore da parte di Paolo Guglielminetti, che sicuramente su questo aspetto burocratico ne sa molto più di me.
Resta il fatto che i costi delle targhette erano a carico dei privati che le richiedevano.
Presumo che i contratti prevedessero un certo numero di pezzi battuti e le targhette più rare probabilmente ne prevedevano pochi.
Ritengo che il numero di pezzi battuti poteva essere diverso a seconda degli uffici.
Sotto questo punto di vista la nostra Mata Hari fa scuola.

le targhette di questo periodo erano una pubblicità privata, l'amministrazione delle poste dava il benestare.
Si trattava di contratti che riguardavano le Poste e ditte private. Erano i privati che pagavano la pubblicità.
Credo che il discorso fosse più o meno questo :
A Roma, in via Uffici del Vicario 35 vi era il concessionario della pubblicità postale.
Questo riceveva le richieste e dava le autorizzazioni.
Non so però se la Direzione Provinciale delle Poste era lei stessa a fare la richiesta a Roma oppure se la faceva direttamente il privato e poi aspettava il benestare dalla Direzione Provinciale stessa.
Auspico un intervento chiarificatore da parte di Paolo Guglielminetti, che sicuramente su questo aspetto burocratico ne sa molto più di me.
Resta il fatto che i costi delle targhette erano a carico dei privati che le richiedevano.
Presumo che i contratti prevedessero un certo numero di pezzi battuti e le targhette più rare probabilmente ne prevedevano pochi.
Ritengo che il numero di pezzi battuti poteva essere diverso a seconda degli uffici.
Sotto questo punto di vista la nostra Mata Hari fa scuola.



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Alessandro Zeni
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Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
Alessandro Zeni
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Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.
Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
fildoc ha scritto:Trovo la cosa strana....
mah, francamente io di strano non vedo nulla in quello che in realtà e un banalissimo contratto commerciale fra due parti, a cui sicuramente l'offerente avrà fatto un preventivo al beneficiario nella quale vi sarà stata anche la proposta di una copertura provinciale globale (o meglio di quelle province attrezzate con impianti meccanici disponibili).
C'è da tenere presente che all'epoca TV e mass media non erano certo preponderanti come oggi, e le leve pubblicitarie a cui si faceva affidamento erano i Giornali o Riviste, e la letteratura, anche se romanzata, aveva un notevolissimo strascico.
Questo nuovo modo di pubblicizzare un prodotto (ovvero tramite le poste con le TLM) deve avere fatto infuriare all'epoca qualcuno, visto e considerato che non molto più tardi, un decreto proibiva di fatto qualsiasi pubblicità di natura privata, emarginando le TLM solo a Propaganda o Eventi e Manifestazioni, per certi versi ed in egual misura è lo stesso discorso dei francobolli con appendice pubblicitaria.
Strana la cosa sarebbe se, una così variegata grafica e composizione, la si trovasse su di una TLM non di fattura privata.


Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
La targhetta aveva certamente un costo non piccolo...
In genere i timbri metallici sono sempre costati tanto, questo poi con un disegno artistico....
Inoltre certamente l'azienda doveva pagare un onere alle poste.
Era un costo unico per il territorio nazionale o per ogni direzione provinciale?
Se vi era un costo per ogni singola citta' che senso aveva spendere molto per una targhetta come quella di Salerno
di cui certamente ne furono stampate molto poche e per pochi giorni?
E poi se bisognava approntare le targhette da vari artigiani, non era piu' conveniente per l'azienda darne da fare una poi da replicare e mandare alle varie amministrazioni?
Si sarebbe risparmiata la spesa dell'incisione!
Io tuttora non capisco ancora molto il senso economico di un'iniziativa pubblicitaria come quella del romanzo in questione!
Peraltro se è stata fatta ... vi sara' stato un motivo: è quello che cerco di capire!
Anche se commercialmente con questi presupposti credo alla fine sia stato un flop!!!
In genere i timbri metallici sono sempre costati tanto, questo poi con un disegno artistico....

Inoltre certamente l'azienda doveva pagare un onere alle poste.
Era un costo unico per il territorio nazionale o per ogni direzione provinciale?
Se vi era un costo per ogni singola citta' che senso aveva spendere molto per una targhetta come quella di Salerno
di cui certamente ne furono stampate molto poche e per pochi giorni?
E poi se bisognava approntare le targhette da vari artigiani, non era piu' conveniente per l'azienda darne da fare una poi da replicare e mandare alle varie amministrazioni?
Si sarebbe risparmiata la spesa dell'incisione!
Io tuttora non capisco ancora molto il senso economico di un'iniziativa pubblicitaria come quella del romanzo in questione!

Peraltro se è stata fatta ... vi sara' stato un motivo: è quello che cerco di capire!
Anche se commercialmente con questi presupposti credo alla fine sia stato un flop!!!
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ciao
Fildoc
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao



Fildoc
Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
Ciao Max,
mi è difficoltoso darti una risposta precisa su questo aspetto : ci avranno guadagnato o no ?
Io credo che l'iniziativa degli annulli pubblicitari se fosse stata un flop non avrebbe avuto decine di attività che si sono interessate per fare una targhetta.
Il problema vero sta nel fatto che non conosciamo ( almeno io non conosco ) come funzionavano i contratti.
Comunque il caso del Corriere Italiano che pubblica Mata Hari, così come il concessionario auto Barison a Livorno, il ristorante Arena Nuova a Milano, il negozio di giocattoli Bianchelli a Roma o i negozi della bottega della gomma di Torino, Milano e Roma sono i soli casi di piccole attività.
La Rinascente era una grande azienda, l'Ansaldo anche, la Veglia pure, la ditta Stanzieri era forse la più importante fabbrica di casseforti d'Italia, le scuole Berlitz erano di fama internazionale con sedi in tutta Europa.
Mi incuriosisce di più capire come ha fatto il partito fascista a diffondere in modo capillare la nota 'votate la lista nazionale' durata per diversi giorni in decine di uffici, siamo sui livelli della Mata Hari.
Così come non ho ancora capito chi può aver pagato tutte le targhette di Salsomaggiore del 1924 ( oltre una decina di tipi ).
Misteri che sveleremo se un giorno si riuscirà a leggere i contratti che regolamentavano la pubblicità.
Magari in qualche archivio ci sono ancora ..... spero !

mi è difficoltoso darti una risposta precisa su questo aspetto : ci avranno guadagnato o no ?
Io credo che l'iniziativa degli annulli pubblicitari se fosse stata un flop non avrebbe avuto decine di attività che si sono interessate per fare una targhetta.
Il problema vero sta nel fatto che non conosciamo ( almeno io non conosco ) come funzionavano i contratti.
Comunque il caso del Corriere Italiano che pubblica Mata Hari, così come il concessionario auto Barison a Livorno, il ristorante Arena Nuova a Milano, il negozio di giocattoli Bianchelli a Roma o i negozi della bottega della gomma di Torino, Milano e Roma sono i soli casi di piccole attività.
La Rinascente era una grande azienda, l'Ansaldo anche, la Veglia pure, la ditta Stanzieri era forse la più importante fabbrica di casseforti d'Italia, le scuole Berlitz erano di fama internazionale con sedi in tutta Europa.
Mi incuriosisce di più capire come ha fatto il partito fascista a diffondere in modo capillare la nota 'votate la lista nazionale' durata per diversi giorni in decine di uffici, siamo sui livelli della Mata Hari.
Così come non ho ancora capito chi può aver pagato tutte le targhette di Salsomaggiore del 1924 ( oltre una decina di tipi ).
Misteri che sveleremo se un giorno si riuscirà a leggere i contratti che regolamentavano la pubblicità.
Magari in qualche archivio ci sono ancora ..... spero !



Cordiali saluti.
Alessandro Zeni
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Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
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Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
Re: Ricerca : la targhetta Mata Hari su documento
fildoc ha scritto:Se vi era un costo per ogni singola citta' che senso aveva spendere molto per una targhetta come quella di Salerno
di cui certamente ne furono stampate molto poche e per pochi giorni?
Allora, le Mata hari hanno avuto TUTTE pochi giorni di utilizzo, (più o meno un mese in base alle date di ritrovamento Ornaghi, ovviamente per ogni città esiste una diversificazione). Nel caso di Salerno, Cuneo o qualsivoglia piccola provincia di allora che utilizzasse questa TLM, in tutta sincerità non riesco ad entrare nella logica di ragionamento fin qui espressa, quasi come nelle sopracitate piccole città di provincia si verificasse un evento anticipatore tipo Fahrenheit 451.
Le librerie esistevano eccome, e come in qualsiasi evento pubblicitario, il probabile budget affidato al prodotto, prevedeva una capillare informazione di uscita dello stesso, un pò come oggi per i trailers dei film prima dell'uscita, dopo non avrebbe senso.
fildoc ha scritto:E poi se bisognava approntare le targhette da vari artigiani, non era piu' conveniente per l'azienda darne da fare una poi da replicare e mandare alle varie amministrazioni?
Si sarebbe risparmiata la spesa dell'incisione
Peraltro da sempre seguo la raccolta di Alex di cui ammiro competenza e perseveranza.
Le mie sono osservazioni come dire ... "esterne".
Quando ho visto tante Mata Hari diverse mi subito balzato evidente che incaricare 50 artigiani diversi di fare la stessa targhetta in metallo era veramente uno spreco incredibile!!!
Ancor piu' strano mi è parso che tale incarico fosse delegato alle aministrazioni periferiche.
Probabilmente non sono riuscito ad esprimere il mio pensiero perche' molti mi hanno dato risposte "a latere"...
Da qualcuna delle risposte pare dunque che le poste avessero dato la gestione delle pubblicita' tramite le targhette alla croce rossa (quindi un'iniziativa benefica senza lucro, anzi un sorta di beneficenza di Poste Italiane nei confronti di croce Rossa.)
A questo punto la Croce Rossa, incassati i denari da chi era interessato a questo tipo di pubblicita', non esercitava nessun coordinamento centralizzato, anzi lasciava alle aziende la massima liberta' operativa.
E' peraltro intuitivo che una targhetta usata a Roma dovesse costare molto di piu' di quella di Livorno!
E' evidente anche che erano le aziende che gestivano le modalita' di preparazione delle targhette e che decidevano dove utilizzarle.
Comincio a capire qualcosa?

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ciao
Fildoc
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Fildoc