Il 28 Ottobre 1918 a Praga fu proclamata ufficialmente l’indipendenza della Boemia-Moravia dall’Austria; pochi giorni dopo, il 30 Ottobre, nella città di Martin, l’assemblea nazionale slovacca decideva la secessione della Slovacchia dall’Ungheria e proclamava l’adesione ad un nuovo Stato: la Cecoslovacchia.
Le nuove autorità politiche rivolsero una particola attenzione ai francobolli (ed in genere alle carte valori): la sostituzione dei francobolli austriaci in corso in Boemia-Moravia e di quelli ungheresi della Slovacchia con altri del nuovo Stato era vista come una prova della credibilità interna ed internazionale delle istituzioni. Furono immediatamente avviati contatti con Alfons Mucha, il genio boemo noto internazionalmente, che in pochi giorni preparò il disegno di quelli che sarebbero diventati i primi francobolli cecoslovacchi, centrati sul profilo del castello di Hradčany.
Il 18 Dicembre i primi francobolli del nuovo Stato giunsero agli sportelli postali. Quasi un record.
Restava un problema: che fare delle cospicue scorte di francobolli austriaci ed ungheresi? Intanto, mentre si formavano le scorte dei francobolli nazionali, la validità di quelli dei regimi precedenti fu prorogata al 28 Febbraio 1919. Poi, non ci se la sentì di mandarli al macero dopo questa data: tale soluzione venne considerata assurda in un momento come quello postbellico in cui mancava tutto, compresa la carta. Si avviò allora un’”ingegnosa” operazione tesa a fare utile da quanto non appariva più conveniente vedere appiccicato su buste e cartoline: la sovrastampa. Tutti i francobolli della duplice monarchia (per un ammontare di circa sette milioni e mezzo di corone - francobolli d’Austria - e un milione di Corone - francobolli ungheresi -) furono concentrati a Praga dove quasi tutti furono sovrastampati con la dicitura “Pošta československá 1919” e venduti allo sportello per filatelici dell’ufficio centrale delle Poste. A tutti questi valori fu applicato un sovrapprezzo, non espresso, pari alla metà del valore facciale: una “tassa” destinata ad essere pagata dai soli collezionisti, dunque. Inoltre va detto che non è ancora ben chiaro a vantaggio di chi sia stato devoluto il sovrapprezzo.
I francobolli ebbero tuttavia valore di affrancatura, ma solo per l’interno del Paese, per un limitato periodo di tempo: dal 12 Dicembre 1919 al 31 Gennaio 1920. Ovviamente gli unici ad affrancare la posta con carte valori siffatte, gravate pure di un sovrapprezzo, furono i collezionisti.
Furono sovrastampati francobolli di posta ordinaria, aerea, per giornali, segnatasse: tutti furono considerati, dopo la “trasformazione”, di posta ordinaria.
Si contano sei tipi di sovrastampa, diversi per dimensione e tipologia a seconda del formato dei francobolli. Il catalogo POFIS le contraddistingue con le lettere maiuscole dell’alfabeto da A a G. Numerosi i sottotipi.
Alcuni valori, i più rari, ebbero tirature bassissime, alcuni di poche unità. La distribuzione di questi ultimi non fu affatto chiara: alcuni furono dati a chi avesse acquistato ingenti quantitativi dei valori più comuni, altri furono donati ad autorità.
Che nell’operazione abbia giocato un ruolo l’intento speculativo lo si comprende bene se si fa caso al fatto che alcuni valori austriaci sovrastampati non avevano avuto mai corso nelle terre ceche e quindi furono procurati appositamente nella vicina Austria per creare rarità dopo averli sovrastampati.
La difficoltà nella raccolta di questi francobolli deriva, specialmente per i più rari, da numerose falsificazioni agevolate anche dalla facilità di reperimento dei valori per così dire “base” cioè non sovrastampati.
Veniamo dunque alla prima “tranche” di quest’emissione, effettuata su francobolli austriaci, caratterizzata dalla sovrastampa detta “A”.
Ecco un’immagine dei primi quindici valori:
Le tirature:
In questa serie si distinguono, per tutti i valori, due tipi e due sottotipi di sovrastampa, presenti nella stessa composizione tipografica di 100:
Come si vede nell’immagine, nel primo tipo (I) l’accento (háček) sopra la S di Pošta è attaccato alla lettera, nel tipo II l’háček stesso è staccato ed ha la forma di una specie di piccola corona; nel sottotipo del primo tipo (Ia) la “gamba” del 9 di 1919 è completa e non “limata” in basso, idem per il sottotipo del secondo tipo (IIb).
Fin qui coi primi quindici valori, prossimamente e gradualmente le altre “tranches”.
I francobolli sovrastampati “Pošta československá 1919”
- Giuseppe Ghetti
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I francobolli sovrastampati “Pošta československá 1919”
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Giuseppe Ghetti - Via Sgarzeria 30 - 41121 Modena - Francobolli di Cecoslovacchia ed area.
Cerco sempre francobolli di Austria e Ungheria usati in Cecoslovacchia prima del 1918, nei quali la località d'uso sia chiaramente individuabile.
Cerco sempre francobolli di Austria e Ungheria usati in Cecoslovacchia prima del 1918, nei quali la località d'uso sia chiaramente individuabile.
Re: “Pošta československá 1919”
Bellissimi !
Aspettiamo la seconda "tranche"
Colleziono francobolli USATI di tutto il mondo, ma principalmente Cecoslovacchia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Germania BUND, Reich, occupazioni tedesche, Berlino, DDR, Francia, Gran Bretagna, Australia, USA , Egitto, paesi scandinavi.
il mio BLOG sui francobolli Cecoslovacchi: http://simonag69.blogspot.com
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Disponibile a scambiare utilizzando il sito "colnect", mediante il quale si posso specificare i propri doppi e i propri mancanti, senza dover ricorrere esclusivamente a sterili numeri di catalogo.. io mi trovo molto bene, se volete provare questo è il mio profilo http://colnect.com/aff/simonag69/it/col ... /simonag69
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Re: “Pošta československá 1919”
Ti leggo sempre con molto interesse .
Grazie Giuseppe
Cinzia
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P. Neruda
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Re: “Pošta československá 1919”
Grazie Giuseppe. Molto interessante.
Remo
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Il Lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta....(Fosco Maraini)
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- Giuseppe Ghetti
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Re: “Pošta československá 1919”
Dopo i primi quindici valori caratterizzati dalla sovrastampa di tipo "A", con la medesima sovrastampa questi gli "alti" valori della stessa sequenza di francobolli austriaci:
Fra questi francobolli la massima rarità della filatelia cecoslovacca: il n° 50 b II. Le tirature ci dicono che questa e le altre rarità di “Pošta československá 1919” furono preparate a tavolino e mai vendute alla Posta.
Ancora più raro, anzi unico, è lo stesso francobollo da 4 Corone su carta con fili di seta nell'impasto e con sovrastampa rovesciata:
Vale la pena raccontare qualcosa di questo francobollo; esso rimase in possesso di un collezionista cecoslovacco fino al 1959, anno in cui egli fu obbligato a cederlo allo Stato, dopodiché esso fu assegnato al Museo Postale di Praga. Qui rimase, senza che fosse valorizzato, quindi non esposto o a disposizione del pubblico, fino alla fine del regime comunista, quando, in base alla legge che prevedeva la restituzione ai legittimi proprietari dei beni arbitrariamente confiscati, il francobollo tornò all’antico possessore. Questi decise poi di venderlo per una congrua cifra, ed a condizione che non venisse mostrato in pubblico per dieci anni dal momento della vendita. Il possessore attuale, un collezionista ceco di nome Ludvík Pytlíček, lo ha esposto alla manifestazione organizzata nel Principato di Monaco nel 2006. Ha assicurato il suo esemplare per 450.000 Dollari USA.
Fra questi francobolli la massima rarità della filatelia cecoslovacca: il n° 50 b II. Le tirature ci dicono che questa e le altre rarità di “Pošta československá 1919” furono preparate a tavolino e mai vendute alla Posta.
Ancora più raro, anzi unico, è lo stesso francobollo da 4 Corone su carta con fili di seta nell'impasto e con sovrastampa rovesciata:
Vale la pena raccontare qualcosa di questo francobollo; esso rimase in possesso di un collezionista cecoslovacco fino al 1959, anno in cui egli fu obbligato a cederlo allo Stato, dopodiché esso fu assegnato al Museo Postale di Praga. Qui rimase, senza che fosse valorizzato, quindi non esposto o a disposizione del pubblico, fino alla fine del regime comunista, quando, in base alla legge che prevedeva la restituzione ai legittimi proprietari dei beni arbitrariamente confiscati, il francobollo tornò all’antico possessore. Questi decise poi di venderlo per una congrua cifra, ed a condizione che non venisse mostrato in pubblico per dieci anni dal momento della vendita. Il possessore attuale, un collezionista ceco di nome Ludvík Pytlíček, lo ha esposto alla manifestazione organizzata nel Principato di Monaco nel 2006. Ha assicurato il suo esemplare per 450.000 Dollari USA.
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Re: “Pošta československá 1919”
Wow!
Fantastico il valore "unico" con sovrastampa rovesciata
Fantastico il valore "unico" con sovrastampa rovesciata
Colleziono francobolli USATI di tutto il mondo, ma principalmente Cecoslovacchia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Germania BUND, Reich, occupazioni tedesche, Berlino, DDR, Francia, Gran Bretagna, Australia, USA , Egitto, paesi scandinavi.
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Re: “Pošta československá 1919”
Aggiungo un po' di immagini di questi soprastampati che ho visto all'asta Feldman che si svolgera' nei prossimi giorni a Ginevra (sono presenti un po' di alti valori e di varieta'):
Revised by Lucky Boldrini - January 2013
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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