rjkard ha scritto:...
confesso la mia ignoranza, ma quando è che era applicata l'etichetta "Ufficio Italiano di uscita" ??
L'etichetta veniva impiegata sui bollettini pacchi diretti all'estero: credo che fosse in uso dal 1881. Comunque (sempre con il numero ''mod. 281'') figura gia' sugli elenchi ottocenteschi della modulistica postale pubblicati da
Franco Filanci su ''Storie di Posta''. Filanci e' uno dei pochi ad avere approfondito vari aspetti della modulistica: suo e' tra l'altro un favoloso articolo sui ''suggelli gommati'' (quelle etichette con il doppio cerchio con il centro bianco , un foglio delle quali apre l'intervento di Alex).
Direi che le etichette mostrate non presentano pero' difficolta' di lettura. Seguendo l'ordine della seconda serie di scansioni:
1) assicurata convenzionale (un'assicurata con valore di rimborso fisso introdotta per rendere sicuri determinati invii postali senza dover sottostare alle precauzioni obbligatorie delle vere assicurate, come - all'epoca - l'''ammagliatura'' e i sigilli in ceralacca)
2) suggello gommato (al centro va apposto il timbro dell'ufficio postale; serve per suggellare plichi, lettere aperte d'ufficio o lacerate per accidente e anche per altri scopi)
3) assegno: segnala che l'oggetto postale (lettera, cartolina, pacco) e' ''gravato'' di assegno cioe' che deve essere riscosso uno specifico importo dal destinario per girarlo poi al mittente;
4) ''fragile'', ottenuto con l'immagine del bicchiere; non l'avevo mai visto ma desumo che servisse per i pacchi (i pacchi postali prevedevano uno specifico aggravio tariffario per gli invii ''fragili'')
5) documento accompagnatorio (bollaaccompagnatoria): legato alla normativa fiscale sugli invi di merci;
6) dogana: etichetta per l'esazione dei diritti doganali;
7) ''encombrant'', cioe' ingombrante (due diversi tipi di etichette; sono in francese perche' e' una delle lingue dell'UPU); serviva sempre per i pacchi (c'era un aggravio tariffario per i pacchi ingombranti, che superavano determinate specifiche di forma e dimensione)
8) espresso (non necessita di spiegazioni): esiste anche in colore diverso, con dizione francese o bilingue
9) ''fragile'' (stessa dizione per italiano e francese): sempre destinata ai pacchi;
10) Per via aerea, bilingue (esiste anche con dicitura solo in italiano)
11) ufficio italiano di uscita (serviva per i pacchi diretti all'estero, vedi sopra): due tipi di etichette
12) urgente (bilingue): sempre per i pacchi
13) valore dichiarato: per plichi e soprattuto pacchi di cui il mittente ha indicato il valore
Volendo si potrebbero riempire volumi con l'analisi delle varie etichette (ce ne sono molte di piu' di quelle mostrate), della modulistica postale e anche dei vari timbri previsti dalle norme postali nazionali e internazionali....