La serie "Italia al lavoro"

[Cinzia62&]

Ritengo che la serie italiana più bella della Repubblica sia "L'Italia al lavoro".
I primi bozzetti furono presentati da Corrado Mezzana già per il Concorso per
la serie democratica ma furono scartati perchè si temeva che essendo dedicati
alle singole regioni potessero generare contestazioni e attriti nei confrinti della
Repubblica nascente.
Fu l'onorevole Angelo Jervolino che riportò l'attenzione
sui bellissimi bozzetti e rilanciò l'idea di affidare a Mezzana il compito di illustrare
il lavoro nelle varie regioni d'Italia, e valorizzare la gente comune e le attività tipiche
del Bel Paese.
La serie è in diciannove valori monocromi con varie sfumature, ed è di grande effetto figurativo.
Un gruppo riguarda le attività artigianali, un secondo gruppo le attività marinare mentre il
terzo gruppo è dedicato alle attività agricole. Come sfondo dei soggetti c'è l'Italia e il suo ricco
patrimonio artistico e storico
E allora avanti postiamo questi piccoli capolavori ...
Chiedo a voi un aiuto, io tanti valori non li ho e mi piacerebbe vederli anche con annulli diversi.
Comincio con la mia regione, la Lombardia, ed ecco un capomastro alle prese con un arco,
sullo sfondo la Basilica di sant'Ambrogio e il Duomo di Milano

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Cinzia

[mikonap]

Questa serie è in assoluto quella che più amo

Da sola costituisce oltre il 25% dei miei accumuli, qualcosa l'ho cominciato ad approfondire (filigrane, posizioni di filigrane, errori di riporto, colori ecc.) ma penso che tantissimo ci sia ancora da scoprire . Nei prossimi giorni comincio a postare qualcosa, sperando che questo argomento raccolga l'interesse di molti.
michele

[Cinzia62&]

Mi fa molto piacere che questa splendida serie abbia un estimatore
del calibro di Michele. Michele facci sognare......



Cinzia

[marcadabollo]

Corrado Mezzana fu indibbiamente un disegnatore di grande efficacia e molti suoi francobolli sono di grande bellezza. La sua Italia al Lavoro aveva però due difetti: uno tecnico, l'altro ideologico (passatemi il termine). Tecnicamente era sbagliata perchè un francobollo ordinario di quel formato era scomodo e costoso (il doppio di uno della Democratica). Quello ideologico è che era una serie disegnata guardando indietro, non davanti. Un paese che si stava risollevando dal disastro della guerra e che ricostruiva il proprio futuro si presentava con attività svolte come nel secolo precedente, o addirittura nel millennio precedente: guardate in particolare la sequenza del 25, 30 e 35 lire in cui, forse non a caso, le donne svolgono attività in un modo così arcaico che potrebbero essere coeve a Castel del Monte o al tempio di Metaponto, invece che del 20° secolo. E sicuramente non a caso, appena tre anni dopo la sua emissione comparve la Siracusana.
Michele

[Vacallo]

Ho imparato a conoscerla meglio quando uno dei miei allievi di un corso giovanile di filatelia si era messo in testa di collezionare questa serie. Dopo un'anno aveva messo su una bella raccoltina che ha esposto ed ha continuato ad esporre fino all'età di 20 anni. Peccato che poi abbia smesso, la vita.....!

[Ellas]

E' la mia serie preferita, in assoluto. Non mi interessano filigrante o dentellature particolari. Mi piacciono proprio i bozzetti. Come pure gli annulli. Hanno il sapore di un'Italia che non c'è più, con un retrogusto a volte dolce a volte salato.
Ne ho parecchi, mi piace guardarli con la lente (o lo scanner) per cogliere le mille sfumature diverse da esemplare ad esemplare.
Quello "Pugliese" è un assoluto capolavoro, probabilmente il più bel francobollo mai emesso in Italia, dagli ASI ai giorni nostri.
Quello "Calabrese" è di una dolcezza "materna". Ritrae quello che quasi ogni ragazza faceva: si tesseva il corredo in attesa che un grande sogno diventasse realtà.

[Cinzia62&]

Sono d'accordo con Michele Caso, i soggetti rappresentano i mestieri tradizionali
e guardano ad un 'Italia "passata". Certo sembra strano che un Paese in una fase di
ricostruzione dopo le due grandi Guerre guardi al passato invece che alle imprese
industriali proiettate verso il futuro. Credo però che in questi casi spesso
la riaffermazione di un'identità nazionale condivisa passi anche attraverso la riscoperta
dei valori tradizionali e tipici. Si Walter, quanta sapienza in quelle mani che lavorano....e quanti sogni, quante speranze, legate a quel lavoro!! .
L'immagine della donna stride certamente moltissimo con i primi passi di "una rivoluzione" sociale che porterà a dei cambiamenti repentini e impensabili...
E'difficile immaginare la fatica di questa donna china con la schiena dolorante e il sole a picco
in una splendida e dorata Sicilia con lo sfondo del Monte Pellegrino...
e così per la raccoglitrice di olive o per la massaia che porta la minzana.....

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Cinzia

[AngeloR.]

Non potevo non partecipare a questo post sono innamorato di questa serie e un pò tutti lo sono...
quoto in pieno ciò che dice Michele alias Marcadabollo, riguardo le prime perplessità avute con questa serie per le sue dimensioni non di certo inosservate, più facile risultò, appunto, l'uso della Siracusana per il formato ella vignetta più piccolo e per i colori che ne distinguevano senza difficoltà il valore nominale.

Aggiungo che tutti i francobolli di questa serie, ad esclusione del 100 L. e del 200 L., sono stampati in rotocalco. I due alti valori sono calcografici ed è estremamente difficile riuscirli a reperire di ottima centratura.

Da sottolineare che nel 1955 alcuni valori, esattamente 7, furono ristampati con filigrana stelle, questa volta il pezzo chiave è il 30 lire.

[remo]

Brava Cinzia che ha scelto un tema caro, a quanto pare, a molta gente . Ebbene sì anche per me "Italia al Lavoro" (assieme alle altre definitive, ma un tantino avanti) è la preferita della Repubblica. E' vero sembra un piatto preparato dalla nonna, dal sapore antico che fa nostalgia ed è inimitabile, che ricorda (per lo meno al sottoscritto) l'Italia che non c'è più, quella dei nostri padri e appunto nonni.
Il valore da 1 lira con l'operaio/meccanico con il berretto al banco da lavoro e di taglio l'auto o forse il furgone da riparare (come sono lontane le officine d'auto di oggi). Il valore da 2 lire mi ha sempre incuriosito col muratore (bergamasco calato a Milano?) che da bambino mi sembrava reggesse la volta/finestra. E quello da 6 lire con ancora la dicitura "Abruzzi e Molise" prima che le regioni fossero separate.
Corretto anche il paragone fatto con le altre serie definitive. Accanto alla siracusana , il 50 lire (ma anche gli altri naturalmente) sembra un fb del secolo precedente, ed anche vicino alla democratica sembra assai più vecchio.
Remo

[eugenioterzo]

Cara Cinzia, bellissimo argomento.
Ti posto alcune buste spero che siano di tuo gradimento, alcune hanno tariffe particolari.
Eugenio

[byebye]

Una serie completa nuova, senza eccessive pretese di centratura, a che cifra si può trovare?
Non mi dispiacerebbe prenderne una per guardarmela con calma...

[cirneco giuseppe]

E' una serie davvero bella.
Io non ho le magnifiche buste che avete mostrato,
ma ....

cerco di difendermi come posso

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Il meno comune è il 15 lire con soprastampa viola

[andrea di lena]

Pino, il nostro grande SAGGIO
Andrea.

P.S. Sono pienamente d'accordo, la più bella serie ordinaria della Repubblica.

[AngeloR.]

Una serie completa nuova, senza eccessive pretese di centratura, a che cifra si può trovare?
Non mi dispiacerebbe prenderne una per guardarmela con calma...

Credo intorno le 100 euro, più o meno. Se ovviamente si hanno pretese di centratura e di freschezza il prezzo inevitabilmente sale.

Il meno comune è il 15 lire con soprastampa viola

Non conoscevo questo tipo di sovrastampa, in base a cosa venne effettuata??? E perchè???

[vitarx]

Ciao Cinzia.
Ti allego un link ove potrai vedere qualche gemello con democratica:
http://www.ilpostalista.it/sommario_69.htm
In più un gemello assurdo ma che sono riuscito a trovare per caso.
1 novembre 1953 VI periodo tariffario estero – Cartolina illustrata con oltre cinque parole di convenevoli da Alghero – Sassari a Basilea – Svizzera (tariffa 35 lire) affrancata con 10 lire ardesia + 10 e 15 lire Italia al Lavoro.
Il francobollo di Democratica fuori validità dall'1.5.1948 fu correttamente cerchiato con lapis blu dal verificatore che appose la “T” di tassazione. In arrivo in Svizzera applicato correttamente Segnatasse.
Inconsueto utilizzo del 10 lire ardesia così lontano dalla sua validità postale con creazione quindi di una “coppia di gemelli impossibile”.
Gianni

[marcadabollo]

Il meno comune è il 15 lire con soprastampa viola

Brrrr....
Michele

[cirneco giuseppe]

Il meno comune è il 15 lire con soprastampa viola

Brrrr....
Michele

Eh lo so!
E' orrendo ed anche io avevo dei dubbi.
Avevo.

[marcadabollo]

anche io avevo dei dubbi.
Avevo.

Chi/cosa te li ha tolti?
Michele

[cirneco giuseppe]

Una visita a Milano da un noto perito e la lettura di un catalogo specializzato.

[marcadabollo]

Una visita a Milano da un noto perito e la lettura di un catalogo specializzato.

Pino, tocca tirarti fuori le parole con le pinze: per il perito potrei forse capire che non vuoi dircene il nome (ma in realtà non ne capisco la ragione), ma non dirci quale catalogo! E dai, spiffera!
Michele