La raccomandata in questione risulta eccezionale per l'affrancatura: ben sei francobolli al posto dei soliti due da c.30, di veloce applicazione e facile reperimento, che hanno dato vita ad un documento forse unico nel panorama storico-postale di LV.
Ma non solo! Risulta particolare il taglio dei francobolli: QUASI lilliput i cent.10, specialmente quello applicato per la tassa di porto in cui si nota una certa attenzione e cura nell'operazione, ordinario e tipico di una persona abituata all'operazione i due da cent.15 e extralarge, direi frettoloso da "liberiamoci in fretta di questa incombenza", in quelli da cent.5
Chissà quali casualità e quante motivazioni a monte della nascita di questa bella combinazione! Sarà stata la stessa mano a tagliare i francobolli?
Francesco
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
L'ho guardata bene e la cattiva sensazione che avevo avuto era erronea... La busta è buona e i due cinque facevano parte della prima striscia verticale (sono quindi bordo di foglio) Essi erano probabilmente uno sopra l'altro. Mi viene da pensare che siano stati ricavati da una strisciona verticale lunga tagliata larga a dx e rifilata poco a sx dal suo margine di foglio bianco.
+-x: Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
A prima occhiata non mi convinceva, l'insieme è troppo ..perfettino la firma di Diena non mi piace comunque......sarei curioso se nel loro archivio è certificata Riguadandola si nota che i francobolli sono di appartenenza ai soliti fogli, sembrano proprio uguali di colore come detto da Massimilino, il 5 cent sovrastava senz'altro l'atro valore da 5 sul bordo del foglio ma nonostante queste considerazioni........l'ististo mi dice che............... non sono convinto Sicuramente mi sbaglio
Personalmente non sono sicuro che i due da c.10 siano della stessa striscia verticale dato che i tagli non coincidono. Potrebbero comunque essere stati ulteriormente rifilati. Inoltre in quello usato per il diritto di raccomandazione mi sembra di vedere in alto a sinistra un frammento dell'esemplare superiore mentre in quello sul frontespizio forse c'è la S di CENTES. rotta. (???). Non so se questi particolari escludono o confermano la teoria del bordo di foglio e/o della striscia verticale.
Rimane comunque curiosa l'attenzione utilizzata nel taglio dei due c.10 rispetto a quella per i due da c.5
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
In effetti è strano il discorso relativo al taglio degli esemplari, tra l'altro vado a mente ma ricordo che molti francobolli della I emissione di LV con grossi bordi di foglio recano annullo di Padova. per cui diciamo che l'uffico era abbastanza splito creare dei.............maltagliati.
Rimane comunque curiosa l'attenzione utilizzata nel taglio dei due c.10 rispetto a quella per i due da c.5
E' una mia illazione,ma credo che regga ad un esame di buon senso:
I francobolli non venivano tagliati di volta in volta allo sportello,ma preparati prima (forse anche sovrapponendo più fogli per velocizzare il lavoro) alfin di agevolare il lavoro dello sportellista a contatto col pubblico.
Questo almeno per gli uffici grandi.
Sicuramente sono state due mani diverse a tagliare i 5 cent. e i 10 cent. di questa bellissima lettera.
In effetti è strano il discorso relativo al taglio degli esemplari, tra l'altro vado a mente ma ricordo che molti francobolli della I emissione di LV con grossi bordi di foglio recano annullo di Padova. per cui diciamo che l'uffico era abbastanza splito creare dei.............maltagliati.
Giusta l'osservazione di Massimo,più che altro a Padova non erano soliti Rifilare (o tosare) i fogli come in altri uffici ed effettivamente ci sono giunti numerosi bordi o angoli di floglio padovani:
img304.jpg
Benjamin
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi
"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."
Ho guardato i vari lotti di Padova in vendita su ebay. In genere si nota una certa cura nel taglio, mai lilliput ma anzi con una certa tendenza all'abbondante. Ne consegue, per logica, che alcuni francobolli devono essere risultati scarsi di margini e forse già cestinati in passato come II/III scelta.
Difficile però trovare una regola per tutti i casi.
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Procediamo con la fantafilatelia.... L'ufficio di Padova il 9 agosto 1857 rimane senza francobolli da 30 centesimi! Malgrado la richiesta di un riassortimento alla direzione di Verona fosse partita da qualche giorno anche Domenica 9 (..e forse proprio per quello !) all'arrivo del treno da Verona di francobolli da 30 centesimi neppure l'ombra! Il Direttore ordina pertanto nell'afoso pomeriggio, visto il poco traffico postale a quell'ora, di preparare gia' tagliati un po' di 10 centesimi per ovviare le affrancature con tre pezzi da 10! La mattina di Lunedi' 10 di francobolli da 30 centesimi neppure l'ombra! (si vocifera che siano in ritardo le consegne addirittura da Vienna!) Nel frattempo alle ore 11 ci si accorge che la scorta dei 10 centesimi sta oramai scarseggiando! Il Direttore non perde tempo e dispone di affrancare con un 15 un 10 e un 5! Anzi per non perder tempo dispone una piccola catena di montaggio: Le affrancature per 30 centesimi vanno su un apposito tavolo dove sistematicamente si devono usare prima un 10, poi un 15 e infine un 5 che viene preparato di tutta fretta da un garzone....
Fantafilatelia!
+-x: Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
Difficile pensare ad una mancanza di francobolli a inizio mese. Sono certo che questo capitava verso la fine del mese negli uffici appaltati dato che i bollini andavano pagati comunque in anticipo da parte dei commessi: tra l'altro la direzione, in quanto tale, era a conduzione erariale e non aveva questi problemi.
A meno che l'affrancatura sia frutto di un mix di francobolli in parte già in mano al mittente e in parte acquistati dai rivenditori in giro per la città.
Stabilire quali tagli è poi impossibile. Magari, ma giusto per dirne una, i c.10 erano in mano al mittente che ha avuto tempo per rifilarli costringendo il rivenditore a completare l'affrancatura con tagli da c.15 di smercio quotidiano e c.5 di cui era provvisto da tempo e non si è dilungato a tagliarli con cura.
Essendo una raccomandata il passaggio presso la direzione era comunque obbligatorio
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
francesco luraschi ha scritto:Difficile pensare ad una mancanza di francobolli a inizio mese. Sono certo che questo capitava verso la fine del mese negli uffici appaltati dato che i bollini andavano pagati comunque in anticipo da parte dei commessi: tra l'altro la direzione, in quanto tale, era a conduzione erariale e non aveva questi problemi. ...omissis...
Probabilmente questa osservazione nasce dai tuoi interessantissimi ritrovamenti fra i documenti d'archivio, ma non ha riscontro pratico. Infatti posseggo una decina di strisce e buste affrancate per 30 centesimi con 3 francobolli da 10 centesimi.... Ebbene una sola è stata usata a fine mese (28 dicembre), tutte le altre sono usate fra il 2 e il 15 del mese.
La mia comunque era solo fantafilatelia....
+-x: Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
è vero. La mia affermazione è supportata da riscontri coevi conservati negli archivi. Non è detto, ovviamente, che una affrancatura da c.10x3 a inizio mese (o in altri periodi) sottointenda con certezza la carenza di determinati tagli di francobolli ma non lo si può neppure escludere. Così come combinazioni particolari "d'emergenza" a fine mese. La casualità della composizione della tariffa è un fattore importante.
Ti assicuro comunque il "riscontro pratico" esiste: sono infatti sopravvissute al tempo delle rarissime lettere del periodo filatelico PER L'INTERNO in cui è palese che la spedizione avvenne nonostante l'ufficio fosse rimasto a secco di francobolli. E non vennero tassate!
Se ne parla in un lungo articolo che apparirà nel prossimo numero di Storie di Posta riguardo i metodi di pagamento accettati dalle poste asburgiche: francobolli, contante, marche da bollo.
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.