Caro Antonello
Intanto grazie di avermi dato la tua valutazione circa la posizione della Croce, cosa che mi permette di avere un punto di partenza.
Se si parla di posizione 82, allora tutto il pezzo è completamente falso. E’ assurdo ipotizzare che un falsario abbia trovato una Croce originale di buon aspetto a sinistra e con ampio margine completamente decolorato a destra, o peggio che si sia messo a cancellare la Croce 83 a fianco, anche se difettosa, e quindi azzerando una rarità unica ( a tutt’oggi non esistono coppie 82-83). Per poi far che? Tutto per ottenere una Croce margine di foglio, ed a questo punto non imita una delle 10 posizioni possibili, ma una a caso, la 82? Il fatto che sia calcografica non significa nulla perché a me questo pezzo, a video, mi da l’impressione di un mezzo grano, calcografico e con filigrana, neanche II ma forse prima tavola, che è stato parzialmente decolorato e ridipinto.
Anche le macchie su DELLA e sulle rullette non assomigliano minimamente alle macchie parassite calcografiche, ne tanto meno a quelle delle Trinacrie e Crocette, e ancora meno alla posizione 82. Questa posizione è poi imitata, ma non corrisponde in nessun modo. Guarda per esempio la T di tornese, che è stata imitata da una 82, ma tutta più in basso dell’originale.
Sinceramente non capisco neanche il certificato di Bottacchi. A parte la dizione “difettosa”, è possibile che veda una Croce bordo di foglio e con un decalco al verso e non lo descrive minimamente neanche per dire che è falso. E se lo ha interpretato come trasparenza possibile che non abbia controllato la corrispondenza? Inoltre se uno, da perito, si mette ad esaminare una Croce, non si pone il problema del plattaggio che ti da una fonte inesauribile di informazioni?
A Te, Antonello, non ho bisogno di ricordare che quando Luigi Raybaudi esaminò un raro 1,75 G.N.R. di Brescia che sembrava autentico, per essere sicuro cercò di plattarlo con l’aiuto di un foglio intero doppio di un piccolo valore “verticale”, che ha la stessa sovrastampa. Disponendo solo di tre lettere e tre punti lo dichiarò falso perchè non corrispondeva a nessuno dei duecento esemplari. Il plattaggio della croce è infinitamente più facile.
E’ chiaro che mi risponderai che a questo punto solo l’esame diretto è dirimente, ma fatto da chi? Bottacci, mi dispiace, non è stato all’altezza, e Scodello, con molta onestà intellettuale, ha riferito osservazioni che confermano quanto ho scritto.
Voglio concludere facendo per l’ennesima volta i miei complimenti a Pasfil. Molte delle mie argomentazioni sono state gia brillantemente esposte da Lui, che di Napoli è un profondo ed insuperabile conoscitore.

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