Salve a tutti
Scusate la risposta darda ma sono stato molto impegnato oggi.
L'argomento non è molto semplice per chi è a digiuno di struttura della materia e fisica teorica, comunque cerchiamo di essere più semplici possibili e cercare di ricordare bene quello studiato troppi anni fa ormai!
Innanzi tutto dobbiamo pensare che gli effetti di fotoluminescenza che stiamo trattando dipendono da molecole nella carta o / e negli inchiostri che reagiscono a delle radiazioni incidenti e rilasciano l'energia ricevuta in molti modi tra cui irragiamento.
Ogni sotastanza ha delle bande di assorbimento (ossia determinate frequenze radiative sono assorbite sotto forma di energia dal materiale) detto in parole povere.
Una molecola riceve energia e la riemette per tornare allo stato fondamentale anche sotto forma di radiazione che può essere di varie forme: ultravioletta - visibile - infrarossa.
Il suo stato fondamentale S0 verrà eccitato (l'atomo "salta di livello"..... si eccita

) e raggiungerà, se l'energia è sufficiente, uno stadio S1 di enrgia superiore o lo stadio superiore S2 e così via.
Quando cessa l'azione della radiazione incidente l'energia emessa potrà, o decadere rapidamente, oppure no a seconda vari processi fisici in cui interviene lo spin dell'elettrone (stadi di tripletto e singoletto molto complessi e pallosi!).
Essendo l'energia "E" proporzionale alla frequenza ed indirettamente alla lunghezza d'onda, se irragiamo una sostanza con una radiazione a 380nm la radiazione riemessa sarà sempre maggiore e quindi andrà nel visibile o nel infrarosso, se invece irragiamo con una lunghezza d'onda a 280nm la radiazione riemessa potrà essere sia nell'infrarosso, sia nel visibile che ne ultravioletto essendo lo spettro della luce visibile compreso da circa 380nm a 760nm.
Nel link che allego viene preso ad esame un campione di un idrocarburo aromatico che come potete leggere ha 2 bande di assorbimento e riemette sia fosforescenza (ben 3 bande nel visibile) che fluorescenza (1 banda nel visibile) a seconda la frequenza.
Se fossimo ad occhio nudo potremmo solo apprezzare una riemissione nel visibile di fosforescenza (durando questo processo molto di più di quello di fluorescenza) e non vedremmo il fenomeno di fluorescenza ma solo la più lunga fosforescenza:
http://www.emattei-urbino.it/chimica/docs/2218.pdfQuindi in parole povere a seconda la radiazione incidente ed a seconda il tipo di sostanza che è negli inchiostri o nelle carte si potrebbero presentare nello spettro visibile: nessun fenomeno, uno od entrambi e noi non lo sapremmo mai a meno d'impiegare tecniche particolari.
Quindi tornando a bomba e finalmente

al discorso filatelico la questione non è così banale come potrebbe sembrare.
Io per mio conto ho deciso che "accorpo" entrambe i fenomeni se vedo una reazione luminosa in quanto magari il francobolo che è fosforescente è anche fluorescente e non lo saprò mai oppure un francobollo è fosforescente nell'ultravioletto e non lo vedrò mai ecc ecc ecc.
Comunque interessante trovarne che sono fosforescenti nel visibile, per ora io non li ho mai visti.
Spero di essere stato d'aiuto
valerio
Revised by Lucky Boldrini - May 2013